Che seccatura.
Dovevo iniziare i corsi estivi e questo non mi esaltava per nulla. La lezione era da poco cominciata e io ero intento a guardare fuori dalla finestra con aria annoiata. Ero talmente perso nel nulla che non mi accorsi della confusione che c’era intorno a me fin quando diverse palline di carta mi colpirono il viso.
Mi girai e una folla imbestialita era intenta a lanciarsi palline di carta e urlare come pazzi.

Solo un ragazzo, era seduto e li guardava divertito. Quando l’ennesima pallina di carta colpì il mio viso, decisi che era l’ora di rispedirla al mittente. Peccato che… ho una pessima mira e la pallina di carta lanciata dalle mie sottili mani colpirono dritto in faccia quel ragazzo che sorrideva alla scena. La cosa  non deve essergli piaciuta molto perché ha iniziato a lanciarmi palline di carta anche e lui, e senza sosta.

Dopo vari minuti la guerra delle palline di carta venne interrotta dalla professoressa che era ritornata da poco per spiegarci i nuovi esercizi di algebra.  Posai un ultimo sguardo sul quel viso, su quel sorriso divertito, su quei occhi grandi, grandi come il mare e tornai a seguire la lezione. Non durò molto, almeno a me è sembrato così forse perché di tanto in tanto sentivo i suoi occhi appoggiati su di me e io sorridevo a questa consapevolezza, non so come mi sentivo… ma mi sentivo! Anche se a volte era proprio fastidioso….

In effetti non mi attirava, non che non fosse un bel ragazzo ma… non mi trasmetteva niente, o almeno così credevo. 

Usciti da scuola mi diressi nel bar dall’altra parte della strada dove mi aspettava il mio migliore amico… Kim Kibum. Appena mi vide si alzò e corse verso me per salutarmi ma, ad un passo da me si fermo e mi chiese divertito: ‘’e lui chi è?’’   mi girai e dietro di me c’era quel ragazzo che mi guardava con un aria da ebete stampato sul viso.
‘’ Choi Minho, piacere.’’ Disse guardando Kibum.
‘’ Ah. Sei un amico di Taemin? Non mi ha mai parlato di te’’ disse kibum con aria interrogativa ma Minho sembrava non ascoltarlo e  posò quei suoi grandi occhi su di me
‘’ Taemin, mh bel nome, mi piace’’.

Chi è? Cosa vuole? Perché mi fissa con quell’espressione tremendamente stupida?

‘’ Si. Mi chiamo Taemin’’lo guardai con aria disprezzata e interrogativa, e in quel momento il silenzio venne a farci visita. A interromperlo fu kibum che non ci capiva una mazza di quello che stava succedendo.
‘’Ok… Ma scusa tu e tae..’’ non gli feci finire la domanda che stava ponendo a quello strano individuo che mi aveva fissato per tutto il tempo della lezione che afferrai per un braccio Kibum e lo strascinai via borbottando un semplice ‘’ scusa, noi andiamo’’.
Mi trascinai Kibum fino ad una strada vicino al bar e solo lì mi fermai.
Kibum mi guardava spiazzato e non capiva il perché del mio comportamento.
‘’Taemin, mi spieghi cos’hai? E soprattutto chi è quello?’’
‘’ ma niente Kibum, è solo un ragazzo che frequenta il corso estivo con me’’
‘’ e perché ti seguiva e ti guardava imbambolato? E perché sei scappato in quel modo trascinandomi con te?’’
‘’ Beh… ecco… io non lo so ma lo trovo… lo trovo decisamente insopportabile!’’
‘’ cosa ti ha fatto di così grave? Sentiamo!’’
‘’ Per tutto il tempo della lezione non ha fatto altro che fissarmi e questo mi ha dato enormemente fastidio.’’
Dissi prontamente voltando il volte, senza degnare Kibum di uno sguardo.
Stava per dire qualcosa quando lo bloccai, sbottando:
‘’Discussione chiusa, andiamo via Kibum.’’