Chiedo scusa a chi ha letto Namida no ame e aspetta l’aggiornamento, ma il capitolo dodicesimo proprio non riesco a scriverlo. Intanto, non ho saputo resistere: l’ispirazione mi ha letteralmente fulminato ed eccomi qui con questa drabble.
Perché si sa…- capitolo unico
“Tu inventi qualcosa per rendere infelice me e
io invento qualcosa per rendere infelice te,
ma io ho un vantaggio, House:
tu sei già
infelice”
Eppure House aveva trovato un equilibrio.
Un equilibrio distorto, ma pur sempre tale.
Vicodin, sarcasmo, Cuddy.
Quei battibecchi indispensabili. Lisa, arrabbiata, era…stimolante.
“I want your
ass…
In my office!”
Insopportabile a volte, autoritaria,
ma una delle poche persone che non detestava.
E, a volte, persino indispensabile.
Perché si sa… a volte, un raggio di sole può anche abbagliare.
Breve, decisamente stupida, forse banale e un tantino incomprensibile, ma stavolta non ho resistito alla tentazione. Grazie per esservi dati la pena di leggere!
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