Capitoli I

Amo leggere.

Cosa c'è? E' così strano?

Forse coni tempi che corrono si.

I libri sono il mio rifugio, è come se entrassi un una nuova storia ogni volta che passo oltre le diverse copertine. La biblioteca è il posto ideale per affrontare avventure, la tranquillità che c'è non ti fa salire l'ansia, anche se lo scopo di ogni libro è quello di spararti nel cervello curiosità e adrenalina.

Alle volte mi chiedo se sono normale, insomma passo le mie giornate tra scuola, casa e biblioteca. In fondo ho solo 16 anni, non sono neanche male fisicamente, e dato che già la mia mattinata è occupata dalla scuola il pomeriggio dovrei uscire con gli amici, ma non ne ho nessuno, perciò preferisco spendere il mio tempo leggendo invece di stare con le mani in mano.

La biblioteca della mia città è suddivisa in tre aree:

• Area bambini, fino a 10 anni.

• Area ragazzi, dai 10 ai 16 anni.

• Area adulti, da 16 anni in poi.

Lo 'spazio-adulti' nel periodo primaverile è pieno, ma non di appassionati, bensì di studenti in preda al panico alla vista degli esami.

Qualche bambino occupa la sala per i minori ma solo per i giochi o i libri che suonano.

La zona ragazzi è sempre vuota e se c'è qualcun altro, o è il bibliotecario o qualcuno in cerca di un libro, ma mai nessuno che si fermi a leggere a parte me. Questo è triste, mi rendo conto di come siano cambiati i tempi, mia madre me lo ricorda sempre raccontandomi della sua infanzia e di quante pagine abbiano sfogliato quelle sue mani curate.

Oggi è venerdì, non so che fare, la scuola il sabato è chiusa, i compiti posso farli un altro giorno perciò mi dirigo verso il mio rifugio. Entro, ormai saluta la bibliotecaria, Suzette, come fossimo parenti. Attraverso la porta d'ingresso dell'area ragazzi ed intravedo una folta chioma mora seduta e immersa nella lettura di un libro. Mi chiedo chi sia, non l'ho mai vista, ma mi è già simpatica solamente perché legge, segno che non è una di quelle cretine che si trovano fuori. Vorrei parlarle ma sono stato così impegnato a leggere che non ho avuto il tempo di rimorchiare ragazze. Così mi siedo ad un tavolo non molto vicino al suo. Lei, sentendo il rumore della sedia, alza lo sguardo, era talmente attenta a leggere che non aveva sentito nemmeno i miei passi avvicinarsi, mi guarda e poi torna a leggere. L'indomani mi sveglio felice, mi sono reso conto di non essere l'unico, in questa città, che occupa la biblioteca, ma non è così. Il pomeriggio mi presento di nuovo lì, armato di libro, mentre entro già mi aspetto di intravedere i suoi capelli lucenti. Ma no, non è così. Forse la mente mi ha giocato un brutto scherzo ieri, per non farmi sentire solo mi ha fatto avere un'allucinazione. Mi butto sulla sedia stanco di tutto, mi è passata addirittura la voglia di leggere.

Note dell'autrice!

Questa originale mi è venuta in mente proprio adesso, sarà il fatto che passando l'estate in città non ho niente da farmi perciò la mente vaga senza meta fin dove non trova ispirazione. Uao profonda stasera è! Ahah Spero vi piaccia e vorrei qualche recensione, almeno per convincermi che non scrivo male ma quanto meno mediocre! Grazie mille per l'attenzione!
Vorrei inoltre ringraziare una mia amica, di cui non faccio nome, qui la chiamerò ExtraOrdinary Girl.
Ti voglio bene!

Bacioni da MoonSilver!