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Autore: elasticheart    31/07/2012    7 recensioni
Avrebbe voluto piangere. Abbracciarlo, sentire i loro cuori battere all’unisono, ma più di tutto, avrebbe voluto piangere. Perché lei non voleva solo abbracciarlo. Voleva baciarlo, sentire le sue labbra, assaporare la sua bocca.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Breath of life.

Mezzanotte. I fiori erano appena sbocciati. Clary ripensò al suo sedicesimo compleanno, quando Jace l’aveva portata nella serra, e le aveva mostrato i Fiori di Mezzanotte.
Erano passati sei mesi da quella sera, e le cose erano cambiate moltissimo.
Clary soffriva, ma non voleva ammettere perché. Era qualcosa di orribile. Sporco. Incestuoso: lei amava suo fratello; non quell’amore fraterno che tutti possiedono, no. Era qualcosa che andava oltre alla fratellanza dei due. Era qualcosa di sporco. Si sentiva inadatta.
Sentì dei passi dietro di se, e accennando un ultimo sguardo ai Fiori, si girò, e la visione di lui la colpì, togliendole il fiato.
-Jace.- sussurrò.
Avrebbe voluto piangere. Abbracciarlo, sentire i loro cuori battere all’unisono, ma più di tutto, avrebbe voluto piangere. Perché lei non voleva solo abbracciarlo. Voleva baciarlo, sentire le sue labbra, assaporare la sua bocca.
Voleva sentire le sue mani sulla sua vita, voleva che lui la circondasse, che l’amasse.
Voleva solo poterlo sentire suo per un po’.
-Sorellina.- rispose lui, beffardo.
Lei sbuffò. Odiava sentirsi chiamare ‘sorellina’, ma d’altronde da lui non avrebbe ricevuto altri soprannomi.
-Che combini quassù?- chiese lui, avvicinandosi a lei.
Quegli occhi.. Quella bocca..
Clary si riscosse: -A niente e a tutto.-
Lui rise, accarezzandole la testa, e guardandola dritto negli occhi.
Non farlo, supplicò in silenzio lei. Non guardarmi così. Non toccarmi. Ti prego.
Come se lui potesse sentire le sue preghiere silenziose, continuava a implorarlo. Ma lui continuava ad accarezzarla, a giocare con i suoi capelli.
Le passò un dito sulle labbra, sfiorandogliele.
Clary si staccò da lui. Jace la guardò, rude e freddo. -Scusami.-
Lei scosse la testa, e si girò verso le piante, con le lacrime che le stuzzicavano gli occhi.
Non avrebbe pianto.
Sentì Jace sbuffare, e subito dopo sospirare. Sentì i suoi passi mentre si allontanava da lei.
No.
Istintivamente, senza pensare, gli corse dietro, afferrandolo per il polso. Lui si girò, stupito, guardandola.
Alzò un sopracciglio, in attesa che lei dicesse qualcosa.
Ma lei rimase in silenzio, mentre un singhiozzo le sfuggiva dalle labbra. L’espressione di Jace cambiò. I suoi occhi si rattristarono, guardandola.
Sospirò un’ultima volta, e girandosi fece per andarsene, quando Clary gridò: -Jace!-
Lui si voltò di scatto, guardandola, mentre lei sussurrava: -Baciami.-
Jace la fissò, mentre dentro di lui si scatenava una lotta interiore:  baciarla sarebbe stato il suo desiderio, ma sarebbe stato giusto farlo?
La guardò ancora, mentre una lacrima le rigava la guancia. Azzerrò la distanza tra loro, prendendole il viso tra le mani. Le sue labbra sfiorarono quelle di Clary prima delicatamente, poi con più forza e convinzione.
Una volta toccate le labbra di lei, non riuscì più a smettere. L’avvolse completamente, mentre le mani di lei gli accarezzavano il collo, solleticandogli il pomo d’Adamo.
Quando si staccarono per riprendere fiato, lei lo guardò, sorridendo appena. Era questo ciò che le serviva.
Lui si chinò su di lei, lentamente, senza fretta, e le leccò dolcemente il labbro inferiore.
Clary chiuse gli occhi a quel tocco, desiderando non finisse mai.
-Jace..- disse, come per assaporare il suo nome. Avevano sbagliato. Avevano peccato.
-Shh, Clary. Shh. Va tutto bene.- disse lui, cullandola tra le braccia e baciandole la testa, come farebbe un fratello. Il loro bacio era stato come respirare un attimo la vera vita. Si sentiva in colpa, ma sapeva che era innamorato di lei. Gli stessi pensieri ruotavano anche nella testa di Clary.
Era come se avessero assaporato la vita vera, quella che avrebbe voluto vivere davvero.
Ma era stato solo un respiro.

Angolo Autrice
Li amo, li adoro, li shippo. Grazie a chi leggerà, e a che recensirà.
P.s.: il titolo, ‘Breath of life’, è una canzone dei Florence and the Machine, ed è da lì che ho preso l’ispirazione per la storia. (:



  
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