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Autore: Medea00    31/07/2012    15 recensioni
Perchè il sesso sotto la doccia è una COSTANTE nelle fanfiction, è bellissimo, è eccitante e i nostri Kurt e Blaine lo sanno fare molto bene.
Ma cosa accadrebbe a Kurt e Blaine... se invece non fosse così facile come sembra?
(Non vuole essere una critica alle fanfiction rosse, ma solo un modo comico per vedere il sesso, da un'altra prospettiva!)
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Facciamo una doccia?
Perchè non bisogna mai sottovalutare la bastardaggine di una caldaia.


 



Kurt era seduto davanti a quel computer da tre ore.
Tre ore nelle quali il suo sguardo era rimasto fermo, le sue mani intrecciate, la sua gamba ballettante per tutto il tempo fino a quando non si era fermata pervasa dai brividi.
Sono cose che capitano, quando ti ritrovi a leggere una sorta di porno come racconto di una ragazza su un forum di sciarpe di lana. Stava cercando molto tranquillamente il metodo per fare un paio di guanti con l’uncinetto a maglia bassa, quando una ragazza aveva cominciato a parlare di lei e di questo splendido pomeriggio passato con il suo ragazzo. E aveva scritto dei dettagli, delle sensazioni, di quanto fosse stato bello farlo nella doccia e così Kurt si era deciso: l’avrebbe fatto pure lui. Non da solo, ovviamente, e qui stava la prima parte del piano: come chiederlo a Blaine?
Quasi meschinamente il suo ragazzo entrò in casa un paio di minuti dopo, con il volto arrossato, il fiato corto e un paio di caffè in mano. Salutò veloce, un “ehi” nemmeno troppo emozionato che fece scemare del tutto l’aspettativa di Kurt: nel racconto della ragazza lui era entrato di scatto prendendola per un braccio e baciandola con passione, certo che poi lei aveva avuto il coraggio di chiedergli della doccia. Adesso, invece, doveva intavolare il discorso in modo che non sembrasse troppo stupido e, soprattutto, perverso. Era solo un’idea come un’altra, no? Era sempre sesso. Sì, gli avrebbe detto questo.
“Com’è andata l’università?”
Blaine si voltò piano verso Kurt, sorseggiando un bicchiere di latte: latte, metabolizzò Kurt con un moto di depressione, mentre ascoltava placidamente le parole del suo ragazzo.
“Bene. Il professore oggi aveva la luna storta, ma alla fine non si è lamentato più di tanto. Sono un po’ stanco però.”
“Ottimo”, mormorò, con un certo sarcasmo.
“Ma ehi –esclamò lui, con un gran sorriso- niente e nessuno potrà impedire la nostra maratona di Once Upon a Time!”
“Giusto, Once Upon a Time.”
Un telefilm fatto di storie d’amore e favolette.
Erano la coppia più anti-sesso della storia. Notando la sua espressione, Blaine inarcò il sopracciglio guardandolo confuso.
“Kurt, va tutto bene? Mi sembri...strano.”
“Strano? No, non sono strano. E’ che...”
“E’ che?” Incalzò lui quasi preoccupato, facendosi più vicino e lasciando il bicchiere vuoto di latte sul piano della cucina.
“...Ho letto una cosa, oggi. Non pesare male, ero sul forum di sciarpe e maglioni ed è capitato per caso!”
“Non stavo pensando male”, gli fece notare lui, come per fargli intendere tra le righe che Kurt stesse facendo tutto da solo. Tuttavia, prese il coraggio a due mani, e alla fine glielo disse.
“Vorrei... vorrei fare la doccia, Blaine.”
Gli occhi perplessi del suo ragazzo bastarono a demolirlo del tutto.
“Ehm, ok, certo. Penso che tu sappia dov’è” scherzò piano, come se non ne fosse del tutto convinto: Kurt però chiuse gli occhi come per aiutarsi a prendere fiato, e poi, cominciò a parlare scandendo ogni sillaba.
“Vorrei... vorrei fare la doccia. Con te.”
“...Oh.”
Ecco, almeno adesso Blaine piuttosto che perplesso sembrava incredulo: era un miglioramento.
“Intendi... intendi insieme?”
“Quali altri modi potrei intendere?”
“No è che... non me l’aspettavo.”
Nemmeno lui si aspettava questa reazione fredda, tanto che improvvisamente si sentì un vero stupido.
“No, Kurt, non fraintendermi” mormorò subito Blaine afferrandolo delicatamente per le spalle, “va bene. Facciamolo.”
“Sul serio?”
“Sì. Certo, un letto sarebbe più comodo,  ma... proviamo.”
“...Ok.”
“Ok.”
Sembrava che stessero parlando di farlo per la prima volta; erano un po’ ridicoli. Eppure, con timidezza e precisione, cominciarono a togliersi gli indumenti più superficiali – la giacca di Blaine, il cardigan di Kurt – e poi lentamente si diressero verso il bagno, tenendosi per mano. Per un attimo Kurt ebbe paura di essersi dimenticato davvero di dove fosse il bagno, ma poi quando vide le mattonelle verde scuro e la cabina doccia posta all’angolo della stanza, trattenne il respiro. Quella non era certo come la doccia della ragazza, grande e accogliente, con mattonelle di un caldo color crema: in realtà, quel metro quadro di ante di plastica su cui stavano grucce e accappatoi aveva più l’aspetto di una camera anti-panico, o di una macchina per i suicidi. Non che esistessero, ma insomma, in quel momento si immaginò che se fosse esistita sarebbe stata esattamente così, solo, senza grucce.
Era tutto molto più teso nel fare cose quotidiane quali accendere l’acqua, spogliarsi, controllare le lozioni per il bagno, quando accanto a lui c’era Blaine che stava facendo la stessa cosa. Poi, finalmente, si guardarono. Blaine fece un piccolo sorriso e Kurt ricambiò senza esitazioni.
“Sei bellissimo lo sai?”
“Anche tu.”
“Non dobbiamo farlo per forza – mormorò Kurt, in un momento di debolezza – voglio dire, il letto è nella stanza accanto.”
Blaine rise appena baciandolo dolcemente su uno zigomo, poco sotto l’occhio sinistro.
“Ehi, siamo giovani, e intraprendenti. Facciamo i trasgressivi per una volta.”
Giusto. Amava questo lato del suo ragazzo che riusciva sempre a tirarlo su di morale: giusto, loro erano Kurt e Blaine. Potevano farsi una bellissima doccia calda e sexy da fare invidia a tutti i film e i racconti porno.
Sentì Blaine prenderlo per un braccio e trascinarlo velocemente dentro la cabina doccia, ma giusto un attimo prima di entrare Kurt fece un grosso strattone rischiando di farlo scivolare a terra, provocando anche un miliardo di schizzi d’acqua per tutta la stanza.
“Oh Dio Blaine scusami! E’ che non abbiamo preso il tappetino, e il balsamo...”
Blaine annuì piano massaggiandosi un ginocchio, mentre Kurt correva verso il termosifone e prendeva le ultime cose necessarie. Controllò la crema per lo scrub, il bagnoschiuma esfolliante e il guanto di crine appeso ad un gancio accanto la porta vetri, e poi sorrise soddisfatto della sua preparazione. Tutto il contrario di Blaine che, invece, lo stava fissando da un paio di minuti ormai, non troppo convinto.
“Kurt?”
Stava ancora ammirando la sua costosissima e preziosissima lozione per la pelle, quando mugolò un: “Sì?”
“Vuoi ancora fare sesso, vero?”
Si voltò verso di lui, il volto un po’ arrossato e il suo tono di voce sovrastato dallo scroscìo dell’acqua.
“...Certo. Cioè, sì.”
“Ah ecco. No perchè lo sai che non possiamo metterci tre ore, vero?”
Oh.
Quindi, niente trattamento di bellezza? In effetti aveva un senso: Blaine non poteva certo rimanere venti minuti dentro la doccia con lui a fissarlo mentre si passava lo scrub sulla pelle.
“Sì, sì, certo lo so. Andiamo.”
Ma nel momento in cui entrò nella doccia con una fretta dovuta all’imbarazzo, il suo corpo si irrigidì di colpo e dalle sue labbra scappò un sottospecie di grido smorzato, perchè l’acqua era gelida, e Blaine balbettò qualche scusa cominciando ad aggiustare la temperatura. All’inizio diventò ancora più fredda, ma poi, alla fine, la pelle d’oca su entrambi svanì e con essa la confusione del momento.
Blaine guardò Kurt come un cucciolo bastonato e mormorò sconsolato: “...Scusa. Non l’avevo ancora sentita.”
“Fa niente”, rispose lui, cominciando a vagare con lo sguardo verso la cabina doccia e i loro corpi a distanza ravvicinata. Cominciò seriamente a chiedersi come avrebbero fatto, visto che a malapena riusciva a muoversi.
Ma poi, Blaine cominciò a baciare il suo collo, poi le spalle, e lui si convinse che, in qualche modo, ci sarebbero riusciti. Si beò delle morbide labbra del suo ragazzo fino a quando a quando non gli venne la pessima idea di alzare le braccia per incrociarle dietro al suo collo: così facendo, rimase quasi incastrato tra le pareti della strettissima cabina e Blaine riuscì ad armeggiare in qualche modo con il suo corpo spostandosi centimetro per centimetro, fino a quando non ottennero la posizione tanto ambita.
Sospirarono quasi contemporaneamente, come se avessero appena superato uno step particolarmente difficile del twister: e si erano solo abbracciati.
“Ok, adesso potrei, ehm, che dici? Noi due potremmo-“
“Sì, okay, mettiamoci così, no aspetta Blaine, il ginocchio, ecco, ci stai? No forse se ci mettiamo in questo modo, ahia- aspetta...”
La testa di Blaine urtò contro la cornetta dell’acqua, facendola cadere a terra e riempiendo i due ragazzi di schizzi che volarono fino al soffitto. Inutile dire che passarono metà del tempo a ridere e l’altra metà a tentare di raccoglierla, con il solo problema che non riuscivano fisicamente a piegarsi: altro che saponetta nella doccia. Kurt avrebbe esultato se solo fosse riuscito ad arrivare con la mano verso terra.
Alla fine l’azione più efficace fu compiuta da Blaine, che scoppiò di nuovo a ridere, uscì dalla doccia e raccolse la cornetta da fuori per poi mettela a posto e rientrare dentro; colto da dei brividi improvvisi dalla brevissima esposizione all’aria fresca, cercò di mettersi sotto il getto d’acqua calda ma, purtroppo, la piccola caldaia di casa loro aveva una resistenza molto limitata e lui avvertì con terrore una temperatura quasi tiepida.
Kurt stava quasi per mettersi a piangere: altro che caldo e sexy; avevano l’eleganza di un paio di tartarughe sdraiate sul guscio.
Nonostante tutto cercarono di approfittare degli ultimi minuti rimasti per scambiarsi qualche bacio e qualche piccola coccola, con carezze leggere, sorrisi gentili che fecero dimenticare ad entrambi tutta quella assurda situazione; in fondo, fare la doccia in due non era poi così male. Blaine cosparso da gocce d’acqua era particolarmente bello e la pelle diafana di Kurt veniva esaltata dall’acqua e la luce dei faretti sopra di loro.
Perchè continuavano ad accarezzarsi, anche se non erano in grado di fare scene da film a luci rosse degne di un oscar; perchè in quel momento le loro labbra umide e arrossate erano unite, e quando Blaine spinse Kurt verso una parete sobbalzarono entrambi per il contatto gelido, e poi, scoppiarono di nuovo a ridere. Ma continuarono così, un po’ scomodi, un po’ innamorati,  e tutto il resto non importava.
Certo, tutto, tranne la crema per la pelle di Dior.
Quando Kurt fu spinto di nuovo contro la parete urtò inevitabilmente il porta lozioni che si trovava di fianco, facendo rovesciare tutti i flaconi, un po’ a terra, un po’ sui loro piedi.
Metà di loro si unirono all’acqua che scivolava giù nello scarico, l’altra metà era volata via dopo che entrambi avevano tolto i loro piedi che cominciavano a riempirsi di lividi.
Quello, fu il momento in cui la caldaia cedette del tutto e furono assaliti da un’ondata di acqua marmata.
Quello fu il momento in cui decisero che non avrebbero mai più parlato di quella giornata.
 





 
***
Angolo di Fra
Probabilmente non leggerete mai più le ff rosse nella stessa maniera. Ahahahahah!
No dai, a parte tutto: il sesso sotto la doccia può essere anche molto bello. O almeno, così narra la leggenda, ahahah!
Dal canto mio vi posso assicurare che 80 euro di shampoo versato a terra sono tutto fuorchè eccitanti.
Cosa? Coff coff. Ma io non l’ho mai fatto, ragazzi! Questa ff è nata solo ed unicamente dalla mia immaginazione. Ogni riferimento a fatti di vita vissuta è FALSO!
Bene adesso vi lascio leggere qualche ff smuttosa fatta bene xD ciaooo!
   
 
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