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Autore: MiaBlack    01/08/2012    3 recensioni
Il nostro vampiro preferito se ne va dalla noiosa America e arriva in Italia, il suo intento, trovare qualcosa di più divertente che tormentare il fratello,
E il suo nuovo gioco si scontra con lui non appena arrivato. un gioco come non se ne vedono tanti a giro, un gioco che sarà felice di essere un gioco!
Okay spero che come trama sia interessante se non lo fosse! Ve lo dico io! leggete ugualmente vi prego! è una storia leggera e veloce non è particolarmente impegnativa.
Vi prego Commentate per favore!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti questa è una piccola storia scritta appositamente per una persona, ma non voglio toglierle la sorpresa così leggete e commentate spero che vi piaccia.

 

Italia terra di incontri interessanti

 

 

Caldo e sole, quel giorno di metà agosto era davvero asfissiante, ma non in tutto il mondo.

Damon, il bellissimo Damon Salvatore aveva deciso di allontanarsi dall'America per andare in Italia a godersi la bellezza di quel paese, quello era il paese dove era nato e quello era il paese migliore dove trovare belle ragazze con cui spassarsela.

Si era diretto al mare quale posto migliore dove fare incontri interessanti. Con il suo secolo e mezzo di esperienza aveva ormai capito che il posto migliore dove passare le vacanze era la Sardegna un isola bellissima con spiagge fantastiche e un mare cristallino.

Così armato di costume (costume a pantaloni così detti bermuda ), camici di lino bianca, infradito e un sexy cappello, il giovane era sceso in spiaggia.

- Scusa! - una ragazza si era appena scontrata contro il nuovo arrivato, che immobile fissava il mare.

- Stai attenta... - sibilò brusco, quella abbassò la testa imbarazzata e proseguì. Era stata una tecnica per cercare di attaccar botto con quel bel ragazzo, l'aveva visto arrivare mentre era stesa sulla sdraio a prendere il sole e ne era rimasta affascinata, ragazzi così dalle sue parti se ne vedevano pochi, così si era alzata e si era avviata verso il nuovo arrivato, nessun uomo fino a quel momento era stato capace di resistere al suo fascino, ma quel ragazzo non era un ragazzo normale.

Damon seguì con lo sguardo la giovane che si era appena scontrata con lui, li per li non le aveva prestato molto attenzione, anzi gli aveva addirittura risposto male ora però si sentiva un idiota per averlo fatto, era andato fin li per trovare qualcosa che lo distraesse dal pensiero di suo fratello, si perchè dopo aver promesso a suo fratello un eternità di sofferenze e tormenti si era annoiato e quindi se ne era andato il più lontano possibile. Aveva visto il fratello trasformarsi nello squartatore, in quel periodo era anche lui a Chicago e aveva assistito al suo sanguinoso comportamento e ne aveva riso, poi era arrivata Lexi e l'aveva riportato alla ragione, ora viveva di conigli e bambi questa sua alimentazione l'aveva reso debole e tutto questo rendeva il tormentarlo un passatempo mortalmente noioso. Così se ne era andato in un altro continente per essere sicuro di non doverlo incontrare. E magari trovare qualcosa di più eccitante e divertente da fare, e quel qualcosa gli era appena passato davanti, la giovane non era altissima, ma non poteva essere considerata nemmeno bassa era un altezza giusta, il sole aveva reso la sua pelle un delizioso color cioccolato chiaro, portava un costume bianco e alla vita un pareo nero, i capelli erano lasciati sciolti lunghi riccioli biondi ricadevano lungo la schiena, li aveva visti solo per un secondo ma era sicuro che gli occhi fossero di un favoloso verde smeraldo, era davvero uno schianto di ragazza.

La vide arrivare al bar che era sulla spiaggia e dire qualcosa al barista che rise.

 

Intanto al bar la giovane parlava allegramente con il barista che conosceva, era arrivata in Sardegna tre mesi prima e quella era la sua spiaggia preferita, aveva avuto diversi ragazzi che le giravano attorno, ma nessuno avrebbe potuto reggere il confronto con quello che era appena diventato la sua prossima preda, quando si era avvicinata al bancone, Marco, il barista, le aveva praticamente riso in faccia, ma questo non aveva minimamente scoraggiato la giovane.

- Kikka, Kikka, cosa devo fare con te? - chiese divertito il moro, quella gli sbuffò letteralmente in faccia.

- Che ho fatto di male? - chiese lei con fare innocente.

- Preda nuova? - chiese ingenuamente lui, quella rise era così palese che aveva mire sul nuovo?

- Ehy mi sono solo scontrata contro un ragazzo... -

- Quindi non avevi intenzione di conquistarlo? -

- Certo che no! -

- Quindi non ti interessa sapere che sta venendo qua? -

- Dammi un ghiacciolo, alla menta! - ordinò lei fingendosi indifferenze alla notizia appena ricevuta. Lo sentì arrivare e appoggiarsi al banco accanto a lei, ma lei non lo degnò di uno sguardo.

- Ciao... - le fece lui guardandola.

- Ciao. - rispose indifferente afferrando il suo ghiacciolo e lasciando il soldi sul bancone.

- Cosa pensi di fare? - le chiese Marco spostando lo sguardo da lei a lui.

- Niente di che, mangerò il mio gelato e poi andrò... Mi aspettano... - rispose lei.

- Stasera ci sei? - chiese lui. Il moro intanto li fissava senza perdersi una sola parola.

- Certo... -

- Allora ci vediamo dopo! - rispose lui sorridente.

- Ci vediamo! - salutò e se ne andò, lui aveva osato ignorarla, stava sognando se credeva che lei si sarebbe prostrata ai suoi piedi, la voleva? Allora avrebbe dovuto sudarsela.

- Ti porto qualcosa? - chiese Marco al ragazzo che continuava a fare la radiografia alla ragazza.

- Si dammi un bicchiere di borboun... -

- Certo... Carina vero... - gli disse mentre versava il liquore.

- Morto carina... - rispose lui.

- E' single...- lo informò il barista, come se a lui interessasse quel dettaglio, la voleva e l'avrebbe avuta anche se fosse stata sposata, per lui non era un problema.

- Credo che andrò anche io... -

 

Kikka era una ragazza di poco più di ventidue anni, era arrivata sull'isola solo verso metà maggio in cerca di un lavoro estivo che potesse conciliare la sua voglia di mare e il suo desiderio di conoscere persone nuove, soprattutto bei ragazzi, così anche se con un po' di fatica era riuscita a trovarsi un lavoro come barista in un pub molto frequentato dai turisti.

Stava versando l'ennesimo cocktail anonimo all'ennesimo ragazzino altrettanto anonimo e insignificante, quella serata era stata pessima, era iniziata una nuova settimana e questo significava che molti dei vecchi clienti erano partiti per tornare a casa loro e una nuova barcata di clienti avrebbero assediato il bar per altre due settimane, ma se quelli erano i nuovi acquisti poteva stare fresca, erano tutti bambini.

- Un bicchiere di borbuon liscio... - stava dando le spalle ai clienti quindi non poteva vedere chi avesse parlato, ma quello non era l'ordine di un ragazzino, loro non bevevano cose del genere. Afferrò la bottiglia con una mano e con l'altra un bicchiere, mise su il suo miglior sorriso e si voltò, per poco le venne un colpo, davanti a lei, bello come un Dio c'era il ragazzo di quel pomeriggio in spiaggia.

- Ciao... - la salutò lui sorridendo.

- Ciao! Ecco a te! - fece versandogli il liquore nel bicchiere, poi si voltò verso un altro cliente e servì anche lui.

- Annoiata? - chiese lui dopo un po' che la osservava.

- Un po', ordinano tutti la stessa cosa... -

- Sono dei lattanti, se ci fai attenzione hanno ancora le labbra sporche di latte! - lei rise mentre riempiva ancora una volta il bicchiere al giovane.

- Tu invece sei un uomo vissuto vero... - lo prese in giro lei.

- Sono molto più grande di quanto tu creda... -

- E allora dimmi mio giovane nonno, come ti chiami? - chiese lei, il locale si stava finalmente svuotando e lei aveva il tempo per poter parlarci.

- Damon... - rispose lui..

- Nome impegnativo e sei davvero un demone? -

- Perchè non lo scopri te? - lei rise quel ragazzo ci sapeva decisamente fare.

- Mi piacerebbe ma.... Te ne devi andare devo chiudere... -

- No che non devo... - la sua voce era molto suadente e per un secondo Kika pensò che poteva anche farlo restare infondo non avrebbe dato fastidio a nessuno, ma poi ci ripensò, se lo faceva restare lei avrebbe ceduto, ormai sapeva come ragionavano gli uomini, se ti mostri troppo disponibile quelli ti fregano subito, il segreto per prendere un uomo all'amo era riuscirsi a farsi desiderare.

Riordinò il locale e uscì dalla porta dal retro non vedeva l'ora di tornarsene nella sua stanza e riposare un po', uscì chiudendosi la porta alle spalle.

- Era l'ora che uscissi! - sobbalzò spaventata, non si aspettava che ci fosse qualcuno accanto alla porta ad aspettarla, si voltò terrorizzata sperando che chiunque fosse non avesse cattive intenzioni.

- Ah sei solo tu! Mi hai spaventato pensavo che fosse qualche male intenzionato! - sorrise quando vide che era Damon che l'aspettava.

- Solo? Mh non dovresti essere così contenta di vedermi... - rispose lui spingendola contro la porta dalla quale era appena uscita.

- Cosa... - iniziò lei, lo sguardo che il giovane aveva la spaventò, quegli erano gli occhi di un vero demone, per un attimo pensò che le avrebbe fatto del male, ma alla fine lui la baciò, la sua testa si scontrò più volte contro la porta per la foga del bacio, ma questo non scoraggiò Kikka che passò le mani attorno al suo collo tirandolo verso di se.

- Andiamo da me? - le bisbigliò lui all'orecchio.

- Con piacere! -

 

Il mattino dopo Kikka si svegliò in una lussuosa camera d'albergo, accanto a lei c'era Damon che dormiva beatamente, sorrise ripensando alla notte appena trascorsa, quella era stata una delle notte più belle che aveva passato con un ragazzo, anzi che stava farneticando quella era stata la notte più bella della sua vita e sicuramente se la sarebbe ricordata per il resto della sua vita. Si alzò portandosi dietro il lenzuolo e si chiuse in bagno.

- Una bella doccia rinfrescante! - esultò infilandosi sotto il getto fresco.

 

Quando uscì dalla doccia si avvolse in un morbido e soffice accappatoio e si fermò davanti allo specchio, qualcosa di strano attirò la sua attenzione, c'era qualcosa alla base del collo, qualcosa che era sicura non ci fosse la sera prima. Scrutò attentamente la parte prima di capire che quello era il segno di un morso e faceva anche parecchio male.

- Ehy! - sobbalzò sentendo la sua voce, era talmente concentrata che nemmeno si era accorta che lui era dietro di lei.

- Damon! La smetti di comparire dal nulla? - lo brontolò lei irritata spingendolo per poter passare, lui sorrise, ma non si spostò anzi con un movimento fulmineo la fece sedere sul ripiano di marmo del bagno.

- Che bel caratterino... Mi piace lo sai? - commentò lui, mentre le sue labbra arrivavano alla ferita e la leccavano piano.

- Mi fai male li... Non so che cosa ho fatto, ma... -

- Non lo ricordi? - la interruppe lui, continuando stuzzicare la ferita.

- No io... - iniziò a baciarle il collo fino ad arrivare alla parte opposta di dove c'era la ferita.

- TI piace? -

- Si.... - sibilò in preda all'estasi, era davvero bravo se era riuscito ad eccitarla solo con dei baci sul collo.

Sentì qualcosa che le graffiava il collo e poi un dolore acuto che le si propagò per tutto il corpo.

- Deliziosa... - bisbigliò lui mentre le leccava la nuova ferita, quando si fu ripresa guardò il giovane, le labbra erano ancora sporche di sangue e i canini erano molto più lunghi e affilati di quanto ricordasse.

- Cosa accidenti sei? - chiese lei passandogli un dito sui denti e poi sulle labbra pulendogliele così dal sangue che gli era rimasto.

- Sei spaventata? -

- Dovrei? Se avessi voluto uccidermi lo avresti già fatto. - rispose lei ridacchiando.

- Però piantala di mordermi il collo, se no stasera non saprò come coprire i segni.. - si lamentò lei pratica.

- Ma per questo io ho una medicina che te li farà scomparire all'istante... - rispose lui.

- E quale sarebbe? - chiese lei avvicinandosi al viso di lui, le loro labbra erano a pochi millimetri di distanza, quell'umana era proprio strana, chiunque altro avrebbe urlato e sarebbe scappato, ma lei era li seduta davanti a lui e lo fissava tranquilla, possibile che non avesse paura.

- Il mio sangue.... - le rispose lui sussurrandoglielo ad un orecchio.

- Posso? - chiese lei indicando il suo collo.

- Se vuoi... - la vide sorridere, mentre lui piegava il collo in modo che lei potesse avere facile accesso a ciò che voleva, la sentì seguire la vena con il dito fino a fermarsi alla base dove appoggiò le labbra, la sentì risalire e fermarsi a dove il collo era più morbido, affondò i denti con forza e decisione.

- Ehy che accidenti... La tua pelle sembra fatta di ferro! - osservò lei non riuscendo a tagliare la pelle.

- Ahaha! - rise divertito, quella ragazzina faceva sul serio, inizialmente credeva che scherzasse ma quando aveva sentito i denti morderlo ne era rimasto piacevolmente sorpreso, determinata e coraggiosa, un mix niente male.

Quasi quasi.... Ma si perchè no...”

Damon si procurò un taglio sul collo usando la sua unghia, un filo di sangue uscì dalla ferita, osservava curioso i movimenti della giovane chissà se fosse stata davvero capace di bere il suo sangue; la vide fissare il liquido rosso come ipnotizzata poi si avvicinò: succhiò e leccò il sangue finchè la ferita non si rimarginò.

- Buono... - commentò lei leccandosi le labbra.

- Sei decisamente unica e sai... -

- Grazie, lo so... Ora però spiegami chi sei realmente! - rise, si avrebbe potuto fare un eccezione e poi aveva altri progetti per lei, le avrebbe detto tutto volentieri.

- Sono Damon Salvatore e sono un vampiro... - rispose lui facendo uscire i canini, gli occhi gli si iniettarono di sangue e alcune vene comparvero sotto gli occhi.

- Forte! - esclamò lei accarezzandogli la guancia.

- Sei la prima che non scappa via terrorizzata! -

- Sai dalle mie parti esistono i film dell'orrore! Quanti hanno hai? -

- Venticinque... da un secolo e mezzo! -

- Wow! Altro che nonno tu potresti anche essere il mio tris nonno! - era genuinamente sorpresa, ma oltre a questo non trasmetteva altre emozioni.

- Cosa fai di solito? -

- Solitamente giro il mondo facendo quello che voglio! E quando mi annoio vado a tormentare mio fratello gli ho promesso un eternità di sofferenze... -

- Figo! -

Damon la guardò e rise ancora più forte.

- Sarà molto divertente... -

- Cosa? - si allontanò da lei e quella gli andò dietro curiosa.

- Allora? Cosa? - insistette, Damon si voltò verso di lei fu un attimo le mani del vampiro furono attorno al suo viso e in un secondo glielo spezzò il collo.

Il corpo cadde in malo modo sul pavimento.

 

 

Quando Kikka si svegliò il sole stava scomparendo oltre alcune case, il sole le dava fastidio agli occhi come non mai, il colo le faceva male, ma tutto sommato il dolore era sopportabile, non capiva cose le fosse successo, l'ultimo ricordo che aveva era lui che si allontanava e poi il buio, si guardò attorno non si trovava più in bagno e non era più nuda, era stesa nel letto dove quella sera si era rotolata con Damon più di una volta e indossava una sua camicia, ma questo non le spiegava cosa fosse successo.

Alla fine decise di alzarsi, sentiva dei rumori provenire dalla camera di fianco, la porta comunicante era aperta e lei non esitò, seduto sul letto dell'altra stanza c'era Damon con sopra di lui una ragazza mezza svestita.

- Carino mi hai sostituita velocemente vedo... - il moro si voltò verso di lei, l'aveva sentita svegliarsi e muoversi per la stanza, sorrise e le fece cenno di avvicinarsi.

- Vieni. Vieni tesoro, ti presento Lisa, lei sarà la nostra cena... - rise perfido, la bocca di Kikka iniziò a bruciare, aveva sete e ne aveva come mai nella sua vita, sentì qualcosa bucarle le gengive e in un secondo fu addosso a Lisa bevendo avidamente dal suo collo fino a che non fu completamente dissanguata.

- Buono... - commentò.

- Cambiati piccola... - la camicia bianca era completamente sporca di sangue ma questo non se ne preoccupava. Kikka fece come gli aveva chiesto e andò a cambiarsi nell'altra stanza, indossò nuovamente i vestiti della sera precedente, un paio di mini shorts bianchi, una maglia nera e un paio di scarpe da ginnastica.

- Come faccio a muovermi così velocemente? - chiese, l'aveva notato anche prima le era bastato pensare ai suoi vestiti nell'altra stanza che vi si era ritrovata in un secondo.

- Si chiama super velocità! Ed è una delle tue nuove abilità! -

- Super figo! -

- Sarà divertente... - rise come un bambino mentre vedeva la ragazza provare le sue nuove capacità.

- Ehy! Vuoi lasciarmi qui? - chiese lei comparendo davanti al ragazzo, quello sorrise e le diede un buffetto sul naso.

- Perchè trasformarti se volevo lasciarti qui? - sorrise felice che Damon non fosse intenzionato ad abbandonarla, era appena diventata una morta vivente e la situazione le piaceva.

- Che bello, ora dove andiamo? - chiese lei

- A cercare una strega per farti fare un anello e poi che dici ti va di andare ad infastidire mio fratello? -

- Mh ma io non lo conosco? - sembrava combattuta tra l'idea di divertirsi alle spese di qualconuno che non conosceva e la sua vecchia morale umana.

- Hai tutta l'eternità per conoscerlo, divertiamoci un po'...-

- Va bene! -

- A proposito, come ti chiami? -

- Kikka, ma chiamami pure Rest! -

La coppia uscì dall'hotel protetta dal buio della notte, sarebbe stata una lunga e divertente convivenza.

 

Fine.

 

 

Eccoci alla fine della storia.

Forse non è un gran che vogli dire la trama è quasi inesistente e tutto succede velocemente, ma spero che almeno vi abbia strappato un sorriso e se lo ha fatto, vi chiedo di commentare!

Queste poche righe come ho precedentemente detto sono dedicate a una persona ovvero the_rest_of_me, l'altro giorno parlavamo dell'altra mia storia e della sua e mi ha fatto giustamente notare che IO ho rotolato nel letto con Damon nella sua storia e che qui stanno rotolando tutti con lui tranne lei, così mi è venuta in mente questo piccolo regalino. Per ora la storia finisce qui ma non, la mia mente sta pensando ad un ipotetico continuo a Mystic Falls con Stefan, Elena e tutti gli altri, ma per ora come ho detto è IPOTETICO.

 

Spero davvero di vedere tante recensioni, e se vi piace come scrivo passate anche all'altra mia storia che vede come protagonista sempre Damon che è troppo figo per non essere lui il protagonista!

Un bacio a tutti

MiaBlack

   
 
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