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Autore: Maya98    01/08/2012    1 recensioni
Qualcuno che da una prigione scrive una lettera e la indirizza al vento.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Morire è un'altra cosa'
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Lettere nel vento

 

Se chiudo gli occhi sento ancora il tuo profumo

e ti vedo tra tutti gli errori che ho fatto,

e mi rimprovero perché ti ho lasciata andare

prima di vedere all'orizzonte una scintilla di futuro.

 

Ho annegato i pensieri nel mare, 

ho rinnegato me stesso per dimenticare.

E rimpiango di aver spento ieri la candela

ancor prima che finisse tutta qunta la cera.

 

E se penso ai tuoi occhi rossi,

ai sussurri sottovoce, i tuoi capelli mossi.

A quei baci, doni dell'oblio

quando ancora non sapevo che ti avrei detto addio.

 

Dimenticati se puoi delle risate fatte piano

e tutte quelle strade percorse mano nella mano,

se potessi dirti tutto riempirei l'intero mare,

ma non posso farlo, fa così male ricordare!

 

Certe sere invoco ancora la tua voce

e nel silenzio rimbomba, lei si impone feroce.

Poi il momento si infrange e scaccia tutto quanto,

la solitudine lascia il posto al pianto.

 

Piango senza lacrime, sussurro il tuo nome

vorrei gridare al mondo, raccontare come

il Destino con noi è stato più che crudele

come ad una barca a cui tolgono le vele.

 

Il vento soffia e alimenta la brace,

buttami nel fuoco se lo scoppiettio non tace,

le foto, i ricordi, tutte le nostre canzoni,

le speranze, le paure, le reciproche attenzioni.

 

Qui il buio mi avvolge, il freddo è mia prigione

ma per tutto questo forse c'è una ragione.

Dovevo impedirti di scappare via

e forse sarebbe rimasta una scia...

 

e se guardo la pioggia, l'acqua che cade

vedo le tue lacrime, la nebbia che ti assale.

Penso: è meglio se così è finita

prima di farti male per tutta la vita.

 

Vorrei sentire il tuo respiro sulla pelle,

l'ultima volta, baciarti con le stelle.

Assaporare il momento prima della fine,

e sentire le lacrime pungenti come spine.

 

E chiederti -Ricordi? Ricordi tutto quanto?-

e rivivere la neve che ci copre col suo manto.

Bianco è tutto bianco, perché questa luce?

E ora il vento soffia, ma tutto intorno tace.

 

Muoio ora? E' questo il mio tramonto?

Se si, ahimè qui finisce il mio racconto.

Anima vagante, non più tra le mie dita

perché tu quel giorno da me sei sfuggita.

 

La vita è un gioco, un perverso gioco,

per vincere perdi tutto e ti rimane poco.

Addio vecchio mondo, terra senza cuore

in cui non c'è stato posto per questo amore.

 

Che lascio alla mia terra? Un messaggio?

Una lacrima, un rametto di faggio?

Una sussurro? No una preghiera,

fai sorgere l'alba, dopo la mia sera.

 

 

                                                                                Maya

Angolino della Skizzata:
Questa è la mia poesia migliore. Non ne vado fiera, purtroppo :(

  
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