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Autore: Miss Kon    01/08/2012    2 recensioni
Una Crack-paiting senza pretese: SunSunxIchigo.
Per quanto potesse sembrare strano, persino una città piccolina come Karakura aveva il proprio teatro e anche una piccola compagnia teatrale del luogo, seppur sgangherata.
Certo in una città abitata da gente come Asano non è che ci si potesse aspettare molto di meglio.
Comunque la cosa era già una specie di vanto, non tutte le città piccole potevano dire con orgoglio si avere un palco tutto per sè.
Questa sorta di lusso però era svilito dal fatto che c'erano alcune carenze dentro l'edificio teatrale. Ad esempio i camerini erano unici e mancava pure la porta, visto che davano subito nel corridoio.
Cosa vagamente problematica se ci si doveva spogliare completamente per mettere determinati costumi di scena.
Per questo Ichigo di solito arrivava sempre un po' tardi alle prove: così poteva cambiarsi da solo e in santa pace.
Quel giorno però non aveva fatto i conti con il fatto che non era l'unico in ritardo. Così ora se ne stava fermo a guardare verso il corridoio mentre, dietro di
lui, c'era chi armeggiava con i propri vestiti.
"E non sbirciare" lo rimbeccò l'altra occupante della stanza
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Kurosaki Ichigo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Perchè amo il crack pairing e il teatro ♥
P.S. Le battute, che poi leggerete sotto citate, sono tratte davvero dall'opera di cui si parla.





Teatro.
Ofelia e Amleto


Per quanto potesse sembrare strano, persino una città piccolina come Karakura aveva il proprio teatro e anche una piccola compagnia teatrale del luogo, seppur sgangherata.
Certo in una città abitata da gente come Asano non è che ci si potesse aspettare molto di meglio.
Comunque la cosa era già una specie di vanto, non tutte le città piccole potevano dire con orgoglio si avere un palco tutto per sè.
Questa sorta di lusso però era svilito dal fatto che c'erano alcune carenze dentro l'edificio teatrale. Ad esempio i camerini erano unici e mancava pure la porta, visto che davano subito nel corridoio.
Cosa vagamente problematica se ci si doveva spogliare completamente per mettere determinati costumi di scena.
Per questo Ichigo di solito arrivava sempre un po' tardi alle prove: così poteva cambiarsi da solo e in santa pace.
Quel giorno però non aveva fatto i conti con il fatto che non era l'unico in ritardo. Così ora se ne stava fermo a guardare verso il corridoio mentre, dietro di lui, c'era chi armeggiava con i propri vestiti.
"E non sbirciare" lo rimbeccò l'altra occupante della stanza: SunSun.
Dietro di lei, voltato di spalle, Ichigo alzò un sopracciglio, seppur cosciente che non sarebbe stato visto dall'interlocutrice.
"Stai tranquilla" commentò con un sospiro, incrociando le braccia al petto.
Da sopra la spalla, la ragazza, gli lanciò uno sguardo veloce, mentre distrattamente cercava la gonna di broccato color smeraldo.
"Di' un po'" esordì, stanca di quel silenzio a cui la convivenza quasi costante con Apache e Mila Rose l'aveva disabituata, "Come mai uno come te ha scelto di fare teatro? Ti vedrei meglio, chessò...medico?" azzardò, rigirandosi il pesante abito tra le mani.
Kurosaki scrollò lo spalle.
"Io studio medicina" puntualizzò senza nessun tono particolare "Però mi piace il teatro. Mi rilassa recitare. Sopratutto Shakespeare"
A quelle parole seguì un attimo di silenzio, in cui il fruscio dell'abito sembrava quasi amplificato.
"Capisco" commentò in fine, laconica, SunSun "Ora che ci penso ti ho visto anche allo spettacolo di Romeo e Giulietta, vero?"
"Ah-ha" replicò Ichigo, accompagnando a quel mugugno un cenno di assenso "Ero Baldassare" puntualizzò.
SunSun parve rifletterci.
"Vero" ammise "Mi sarei aspettata di vederti come Romeo, però" aggiunse ancora sovrappensiero.
Ichigo, di nuovo, scrollò le spalle.
"Dovevo farlo io. Ma durante le prove ho capito che non mi andava, avevo voglia di un ruolo diverso, così ho ceduto il posto"
La moretta, per un istante, interruppe l'allacciamento del corpetto del vestito di scena e soppesò le parole dell'interlocutore.
"Pellegrino, alla tua mano tu fai troppo torto, ché nel gesto gentile essa ha mostrato la buona devozione che si deve. Anche i santi hanno mani, e i pellegrini le possono toccare, e palma a palma è il modo di baciar dei pii palmieri." recitò con calma, ricordandosi ancora perfettamente le battute dello spettacolo fatto il mese precedente.
Ichigo sentendo quelle parole tese l'orecchio, poi prese un profondo respiro.
"Santi e palmieri non han dunque labbra?" rispose, alzando gli occhi nocciola verso il soffitto, dando segno di star attingendo alla propria memoria.
"Sì, pellegrino, ma quelle son labbra ch'essi debbono usar per la preghiera" proseguì ancora la ragazza.
Ichigo non battè ciglio e continuò a sua volta.
"E allora, cara santa, che le labbra facciano anch'esse quel che fan le mani: esse sono in preghiera innanzi a te, ascoltale, se non vuoi che la fede volga in disperazione."
"I santi, pur se accolgono i voti di chi prega, non si muovono" citò ancora SunSun, appena prima di passargli accanto vestita per la scena "A quanto pare la tua non voleva essere solo sbruffoneria" gli concesse in una sorta di complimento "Spero che saprai fare Amleto come qui hai fatto Romeo"
Ichigo si concesse un piccolo sorriso.
"Farò del mio meglio, Ofelia" le disse, prima che la mora scomparisse verso il palco.
  
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