Vi consigliamo di leggere, ascoltando questa canzone.





Ghost of you
 
 
“Allora ci vediamo questa sera, dopo cena da me?” gli aveva appena inviato un messaggio lei, inconsapevole che lui era già sulla via diretta a casa sua.
Con la torta ancora calda in mano stava percorrendo gli ultimi metri che lo separavano dalla casa della ragazza.
Il fatto che non avessero potuto passare il pomeriggio del loro anniversario insieme per colpa di una punizione, non l’aveva fermato dal farle una sorpresa prima dell’orario prestabilito per vedersi.
Justin, sicuro che la sua ragazza Abby avrebbe apprezzato a pieno la sua sorpresa, fu costretto a ricredersi e ad arrestare improvvisamente i suoi passi.
La scena che da un anno si ripresentava nei suoi sogni come un incubo, ora era realtà: la ragazza, che tanto amava, era stretta tra le braccia di un ragazzo che non era lui e, in pochi secondi, lei avanzò verso le sue labbra.
Un rumore sordo provocato dal frantumarsi del piatto di ceramica sul quale era posata la torta interruppe il silenzio che regnava sovrano in quella via desolata, ma ciò che fece più rumore fu lo spezzarsi del cuore di Justin.
Abby si voltò immediatamente incrociando a pieno lo sguardo deluso, ormai colmo di lacrime amare, del biondo.
Si allontanò in fretta dal ragazzo che fino a poco prima era tra le sue braccia, andandogli incontro tentando di gesticolare in maniera rassicurante, ma non fece in tempo a raggiungerlo che quest’ultimo si voltò ed iniziò a correre.
Il vento, provocato dalla veloce corsa che stava intraprendendo, gli schiaffeggiava le gote umide di lacrime provocandogli così una fastidiosa sensazione di freddo che veniva completamente oscurata dal dolore che provava per la scena alla quale aveva appena assistito.
Nonostante la veloce corsa della ragazza, che cercava di raggiungerlo urlandogli in qualche modo parole di scuse per farlo fermare, Justin riuscì a raggiungere casa senza che lei lo potesse fermare, forse perché le sue gambe si muovevano quasi da sole, come se volessero proprio scappare da lei.
Entrò in casa sua, chiudendo violentemente la porta sulla quale fece scivolare la sua schiena sino a toccare il pavimento.
I pugni deboli Abby che sbattevano contro il dorso di essa e le parole di scuse buttate in aria gli entravano da un orecchio ed uscivano dall’altro.
Ormai non c’era più niente da dire.
 
Ho chiuso la porta alle mie spalle, ma cosa più importante ho lasciato te dall’altra parte.
Nonostante tutto mi sento meglio, molto meglio.
Non voglio neanche più provare a capire cosa ti ha spinto a farlo perché non c’è più niente da perdere.
Sento una voce nell’aria che dice di non guardarmi indietro e ho intenzione di ascoltarla.
Quello che è successo mi cambierà, lo so, perché ti amavo davvero. O meglio, ti amo davvero.
Una parte di te resterà comunque nel mio cuore e sono sicuro che mi perseguiterà come un fantasma, ma oramai sei soltanto un luogo in cui sono stato e non ci tornerò di nuovo.
Ora vivrò la vita come dev’essere vissuta, non nella paura di vederti tra le braccia di un altro, come se ne avessi il diritto.
Non ci sono più parole da dire né niente da dimostrare, ma penso proprio che non riuscirò ad averla vinta contro il tuo fantasma.
Cambierò, non sarò mai più così ingenuo come quel giorno in cui ti ho conosciuto.
Non posso cancellare o dimenticare il dolore che starà con me per sempre, ma almeno ho cancellato te.
Spero che un giorno potrò svegliarmi da questo incubo e che potrò porre una fine tra me e te; mi renderò conto che sarò stanco di sentirmi confuso, ma per adesso c’è una ragione per cui tu sei ancora nel mio cuore.
Come quando quella volta ti dissi che ti amavo e tu mi regalasti uno di quei tuoi meravigliosi sorrisi, mentre mi toglievi la maglietta.
Le lenzuola del tuo letto erano impregnate del tuo profumo, me lo ricordo ancora.
Quando ti baciai il collo e ti sentii rabbrividire sotto il mio tocco, che percorreva ogni centimetro del tuo corpo, coperto solo da un paio di pantaloncini e poi tu, che con le tue mani sul mio petto, mi provocavi milioni di emozioni nello stomaco.
Mi avevi in pugno e lo sapevi benissimo.
Il mio corpo era tuo, come ormai il mio cuore.
Eravamo così vicini che l’unica cosa che riuscivo a respirare era il tuo stesso respiro misto a quel profumo di vaniglia che m’inebriava fino in fondo all’anima.
E così iniziasti a baciarmi dappertutto, a toccarmi, a spogliarmi mentre io restavo paralizzato dalla visione di un angelo perfetto che si muoveva sopra di me.
Mi feci tuo, ma lo ero già dal primo giorno in cui ti incontrai.
Ero sicuro che ci completassimo, che l’uno senza l’altra non potesse trovare alcuna ragione per vivere, che in quel momento il tempo si fosse fermato, ma a quanto pare sbagliavo, sbagliavo di grosso.
Per te sono stato solo uno dei tanti, mentre per me eri la ragazza che era entrata nella mia vita per restarci e in effetti sarà così, perché quel tuo fantasma rimarrà sempre con me, ovunque andrò.








Spazio Autrici:
questa è una OS scritta a quattro mani, da moi e @Neverlethimgo (vi consiglio di leggere le sue FF perché sono fantastiche)
è, ovviamente, ispirata alla canzone Ghost of you di Selena Gomez, e vi prego di non giudicare la OS solo perché è ispirata ad una sua canzone, perché non c'entra proprio niente con la trama.
bene, detto questo, spero vi sia piaciuta, nonostante sia un po' triste e corta LOL
love,
arianna (@xacciobiebah su twitter) e giulia (@Belieber4choice su twitter)