E’ una masnada di folli che ancora ti segue,
ghigna la carne su cui vita ancor preme.

Battiti sonanti di vite gia prese,
ed un’evanescenza purpurea sale.

Treman le porte del finimondo,
oh mia Sensuale Morte dal sorriso giocondo.

Sei come un bel volto che non ha fine,
ci aggirerai con l’inganno in un sospiro di male.

Ti credevamo sobria e adoravamo il tuo nome,
speravamo con la Fine di vedere il Suo Lume.

Ma ora che bruciano gli avanzi del nostro corpo,
capiamo alfine che chi non è vivo è morto.