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Autore: MissCherie    02/08/2012    4 recensioni
Lei lo odiava con tutto il suo cuore, lo aveva amato ... Lui la stuzzicava in tutti i modi possibili , ma l'avrebbe amata .. Da una scommessa era nato l'inimmaginabile, da un bacio era scoppiato il desiderio. Due vecchi amici, divisi dall'odio, ma che con il passare dei giorni valicheranno ,in un Estate focosa , il filo di quello che noi chiamiamo Amore ... 
“Perché quello era un bacio rubato dal passato, un bacio privato dei ricordi perché troppo perfetto, un bacio rubato perché aveva completamente ammaliato il mio cuore […] In quell’estate, avevo imparato ad amare proprio lui, il ragazzo che odiavo con tutto il cuore, ma che era diventato il centro di ogni mio pensiero … "
 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17

“I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore”

Jaques Prevert

 
 
 
Soddisfazione. Questo era l’aggettivo che descriveva al meglio come mi sentivo. Ero soddisfatta, felice, strafelice che le cose alla fine erano andate per il meglio. Avevo avuto quello che volevo, quello che pretendevo fin da quando ero una bambina. E sentirlo mio, toccarlo, baciarlo era stato uno dei regali più grandi che questa Estate mi aveva portato. Avevo ritrovato il mio principe, avevo ritrovato quella felicità che da tempo mi era stata negata. Il cuore, finalmente, si era ricompattato. Il puzzle della mia vita si era completato e speravo che tutto andasse per il meglio.
Mi ero innamorata di lui al primo sguardo, ma non me ne ero accorta. Mi ero innamorata di lui al primo sfioramento di labbra, mi ero innamorata del suo carattere, del suo sorriso e non ne potevo fare a meno. E in quel momento, stretta tra le sue braccia, amata dalle sue labbra, mi sentivo la ragazza più bella del mondo. Lui mi voleva, mi amava, mi pretendeva e io gli avevo lasciato prendere il mio cuore perché era la cosa giusta da fare. Ansiti, parole sconnesse, labbra bollenti, mani che si cercavano e pretendevano di più … Chiusi la porta della cabina con un tonfo e mi voltai tra le sue braccia trovando i suoi occhi intensi e carichi di desiderio. Liquidi di un amore che quella sera avremmo consumato. Feci scorrere la mia mano dal suo collo al suo viso, sfiorando la sua guancia, il suo naso, i suoi occhi e le sue labbra morbide e peccaminose. Una tentazione. Mi morse dolcemente il dito volendo di più ed io non lo feci attendere. In un'unica mossa feci combaciare le nostre labbra in un incastro perfetto che mi fece perdere un battito. Il suo sapore mi stordiva, mi mandava in un altro mondo, ma soprattutto mi faceva innamorare ancora di più di lui. Ormai il mio cuore era partito per la tangente e sapevo che non l’avrei più ripreso con tanta facilità. Federico dischiuse le labbra e con lentezza fece scorrere la sua lingua dapprima sulle mie labbra leggermente dischiuse e poi dentro la mia bocca cercando la mia e avvolgendola in una danza senza fine. Strinsi i suoi capelli tra le mani e ansimai quando mi morse il labbro inferiore per poi tornare a baciarmi con sempre più passione, andando più a fondo lasciandomi senza respiro e con la voglia di abbandonarmi a lui, alle sue mani, alle sue labbra. Passo dopo passo, baci dopo baci, sentii la mia schiena venire a contatto con la parete fredda del muro, ma mi riscaldai subito quando le sue labbra lasciarono una scia bollente lungo il mio collo facendomi venire brividi copiosi per la pelle. Le sue mani si arpionarono ai miei fianchi e le sentii risalire lentamente lungo la schiena in un estenuante carezza che mi fece desiderare di più. Presa dalla pazzia o forse dalla voglia che avevo di lui, portai le mie mani sui bottoni  della sua camicia e li slacciai mano a mano con l’intento di togliergliela. Non appena il suo torace nudo, così forte  e muscoloso, venne a contatto con il mio petto ancora coperto dal tessuto del vestito, chiusi gli occhi sentendo il suo calore propagarsi e riscaldarmi in quel piccolo spazio che ci divideva l’uno dal corpo dell’altro. Lasciai vagare le mie mani sul suo petto, seguendo la linea dei suoi pettorali e scendendo sempre più giù mentre i miei occhi non si staccavano dai suoi, mentre gli stavo dicendo quanto lo volevo. Accarezzai i suoi addominali pronunciati ma non troppo, con la punta delle dita e sospirai sentendo la sua pelle propagarsi di brividi. Ero eccitata al solo pensiero che ero io a fargli provare piacere, a preoccuparmi di lui … Ma sapevo che Federico non era il solito ragazzo che passava inattivo in quelle situazioni. Gemetti fortemente contro il suo orecchio quando la sua mano strinse con forza il mio seno tra le sue dita. Affondai le unghie contro la sua carne per sentirlo di più e lo sentii ansimare. Gli baciai le spalle forti, il petto, il collo e infine arrivai alle sue labbra che subito si dischiusero approfondendo il bacio. Mi lasciai travolgere dalle emozioni che solo lui sapeva darmi, mi lasciai travolgere da quel bacio al sapore di menta, fumo e amore. Mani che si cercavano e si arpionavano al corpo dell’altro, baci languidi e profondi, sfioramenti impercettibili che non facevano altro che eccitarmi. Sentii le sue mani risalire la mia schiena alla ricerca della cerniera del vestito e non appena la trovarono, desiderai con tutto il cuore che la strappasse. Non mi importava di quanto era costato quel benedetto abito, volevo sentire il suo calore, le sue mani darmi piacere. Improvvisamente un pensiero mi balenò in mente. Rebecca.
<< Dobbiamo ... Parlare di Rebecca e ... >> dissi ansimando sul suo collo mentre il ragazzo continuava a trafficare con la cerniera del vestito sulla schiena. Le sue labbra mi mordicchiavano sensualmente il lobo dell'orecchio, passandoci poi la sua morbida lingua calda che mi faceva perdere inevitabilmente un battito.
<< ... Di tutta la situazione ... Fede!>> quasi urlai il suo nome quando sentii la sua mano calda e affusolata stringere provocante una mia natica, facendomi inarcare contro il suo bacino e sentire quanto in realtà lui mi volesse ...


<< Abbiamo tutto il tempo per parlare ... questa sera voglio sentirti mia >> mi sussurrò roco contro il collo surriscaldato per i baci languidi che mi aveva lasciato poco prima. Quel mia, sussurrato con quella voce calda e roca, mi aveva offuscato la mente e lasciato che mille brividi si impossessassero della mia pelle. Finalmente il vestito cadde a terra lasciandomi soltanto in intimo davanti ai suoi occhi avidi di piacere. Il suo sguardo peccaminoso sfiorò il mio corpo, esaminandolo come un pittore faceva con una donna da ritrarre. Attento, sensuale e desideroso.
 
<< Sei bellissima … >> sussurrò roco e sentii immediatamente le sue braccia avvolgermi la schiena e le sue labbra avvolgere le mie in un altro bacio che ,sapevo, segnava l’inizio di qualcosa. La mia schiena venne a contatto con il materasso morbido e sentii freddo non sentendo più il suo corpo sul mio, ma pochi secondi dopo ritornò sopra di me avvolgendomi con il suo calore, avvolgendomi con i suoi baci e stregandomi con i movimenti decisi della sua lingua sulla mia. Allargai le gambe facendogli spazio e non appena il suo bacino si scontrò contro il mio un gemito mi uscì dalle labbra contro le sue  e sentii Federico ansimare leggermente. Le sue labbra scesero dalle mie labbra al mio collo, proseguendo sempre più giù e arrivando ai miei seni coperti ancora dal reggiseno. Con un movimento di polso, sganciò il tessuto e lo lanciò alle sue spalle per poi “tuffarsi” con le labbra ad assaporare il mio petto e mi lasciai travolgere dai suoi baci, dai miei gemiti e dalle sue mani che intanto avevano raggiunto lo slip, sorpassandolo e avventurandosi nel centro del mio piacere. Gemiti disconnessi, labbra che bollenti baciavano il mio corpo, mani che stringevano il corpo dell’altro, gambe che si strinsero in quel gioco peccaminoso. Inclinai la testa all’indietro rilasciando un lungo gemito quando il piacere mi inondò. Federico subito mi abbracciò dolcemente regalandomi un altro bacio e facendo scontrare i nostri corpi desiderosi di fondersi.
 
<< Sei sicura? Dimmelo adesso perché poi non riuscirò a fermarmi … >> mi sussurrò roco sulle labbra mentre mi stregava con  i suoi occhi ed io annuì. Lo volevo, lo volevo da matti. Avevo bisogno di sentirlo, di stringerlo, di amarlo completamente e di baciarlo come solo le mie labbra sapevano fare. Lasciai che la mia mano vagasse lungo il suo corpo, dalle spalle, ai pettorali, agli addominali e infine alla cerniera dei suoi pantaloni. La feci scorrere verso il basso e sfiorai intenzionalmente il suo desiderio sentendolo irrigidirsi mano a mano che lo sfioravo. Vedevo i suoi occhi chiudersi, le sue labbra aprirsi in ansiti e poi gemiti. Mi lasciai travolgere da quella passione e continuai finché Federico non mi prese il polso e in un colpo secco si levò sia pantaloni che boxer. Si lasciò ammirare in tutta la sua mascolinità ed io mi persi ad osservarlo, mi persi ad ammirare quel corpo che era mio. Sorrisi e mi alzai verso di lui prendendogli il viso tra le mani e lasciando scontrare le nostre labbra in un bacio dolce e leggero. Strinse le mie mani tra le sue, mi guardò negli occhi e finalmente lo sentii. Calore, completezza e piacere si univano in quell’amplesso che speravo non finisse mai. Labbra contro labbra, respiro nel respiro, mani strette, corpi che si sfregavano, gambe che si attorcigliavano e due cuori che si amavano in quella notte stellata di un Estate che aveva portato due giovani a scoprire un amore che andava oltre le sole parole ….
 
 

*******************

 
 
POV Federico.

La guardavo e più capivo di aver trovato tutto quello che cercavo. I suoi capelli morbidi e setosi, le sue lunghe ciglia e quelle labbra che, Dio, amavo più di ogni altra cosa al mondo. Carnose e screpolate come una tenera bambina. La mia bambina. Le sfiorai la guancia con le dita e la sentii sorridere affettuosamente contro il palmo della mia mano. Quella notte, quella magnifica notte, sentirla contro di me era stato qualcosa … di bellissimo. Poterla stringere, poterla baciare, poterla accarezzare era il modo per dirmi che finalmente lei era mia. Le sfiorai i capelli e attorcigliai una ciocca tra  le dita giocandoci dolcemente. Due pozze color ghiaccio si riversarono improvvisamente nei miei occhi e affogai dentro quel mare di tempesta. Come potevo essermela lasciata scappare in passato? Come potevo non aver visto quanto quella ragazza mi completava in tutto? Quanto l’essere uniti ci rendeva forti? Ora però io ero qua, accanto a lei, volendole rimanere accanto. Le sorrisi dolcemente.

<< Ciao … >> sussurrai guardandola intensamente negli occhi. Si strinse più contro il mio petto ed io la lasciai fare.

<< Ciao >> mi rispose birichina con quel sorrisetto provocatorio che adoravo. Mi avvicinai piano al suo volto e sfiorai le sue labbra con le mie in un tenero bacio.

<< Sei rimasto … >> mi disse avvolgendo le sue mani dietro il mio collo. Ero tornato per restare e sarei rimasto con lei finché quell’amore non sarebbe finito. E speravo per tanto tempo …

<< Credevi che me ne sarei andato? >>.

<< Si, ma al contempo speravo di no >> mi disse e sentii le sue mani carezzarmi la guancia ricoperta da un leggero strato di barba.

<< Dobbiamo parlare >> disse poi fermando la sua mano e incrociando i miei occhi seriamente. Sospirai e mi accoccolai contro di lei chiudendo gli occhi facendo finta di dormire volendo scappare da quella situazione.

<< Fede … Non puoi far finta di dormire, cretino. Guarda che non attacca con me. E poi … >> incominciò perentoria passando intanto la mano tra i miei capelli << … se non risolviamo andrai in bianco per il resto del mese, caro mio >> ed io a quella frase scattai a sedere sorridendole ammiccante. Col cavolo che sarei rimasto in astinenza per tutto quel tempo! La sentii ridere ed io aggrottai le sopracciglia confuso.

<< Che t’è preso adesso, Charlie? >> dissi scuotendola leggermente con la mano per farla riprendere, ma lei continuava a ridere come una cretina.

<< Ti corrompo con così poco, scemo! >> mi disse e poi riattaccò a ridere facendomi inevitabilmente spuntare un piccolo sorrisetto sadico. Mi avvicinai cauto, stendendomi sopra di lei e incominciando a baciarle il collo lentamente. Sospirai sentendo il suo profumo stordirmi e le sue manine birichine scendere lungo la mia schiena nuda. Ero completamente assuefatto da lei e desideravo stringerla e farmi stringere per sempre dal suo minuto corpo. Feci scorrere una mano lungo la sua gamba, portandola poi ad avvolgere la mia vita, mentre continuavo ad accarezzarla. Le mie labbra scesero sul suo seno e alzai gli occhi. Deglutì vedendola con il capo inclinato all’indietro, le palpebre chiuse e i suoi piccoli denti che mordevano il labbro inferiore. Mi irrigidì inconsapevolmente davanti a quella vista e subito il mio amichetto si portò all’attenti. Ridacchiai maligno e feci scorrere lentamente il mio bacino sul suo e strinsi gli occhi sentendola pronta. Ansimò Charlie contro il mio orecchio e proprio in quel preciso momento sussurrai quelle parole : << Nemmeno tu riesci a fare a meno di me, piccola >> e proprio mentre stavo per scansarmi dal suo corpo, la porta della cabina si aprì e vidi Alessio e Riccardo parlare. Il respiro mi si bloccò in gola quando i due si accorsero di me e Charlie. Oh cazzo …
 

POV Charlie.

Non mi ero minimamente resa conto che la porta della cabina si era aperta, rivelando due figure che conoscevo molto bene. Ero troppo concentrata a sentire il corpo muscoloso e pieno di virilità di Federico sul mio, così caldo e perfetto che volevo ancora assaporarlo per far capire al mio cuore che era vero, che quella situazione era reale. Aprii gli occhi e vidi Fede guardare la porta con la mascella rigida e gli occhi sorpresi. Uno strano presentimento mi pervase e voltai il capo trovando quattro paia d’occhi guardarci divertiti.

<< Oh cazzo >> disse Federico coprendomi alla svelta dagli occhi indiscreti dei miei amici. Ridacchiai vedendolo così protettivo nei miei confronti, anche se era lui quello che doveva essere preoccupato a farsi vedere non io.

<< Finalmente! >> urlò Riccardo dando una pacca sulla spalla ad Alessio che rideva scuotendo leggermente la testa. Federico sospirò e appoggiò la testa sulla mia spalla spalmandosi completamente contro il mio corpo in evidente imbarazzo. Gli carezzai i capelli dolcemente e, mimando con le labbra, intimai ai due ragazzi di uscire e loro ridendo e facendo apprezzamenti sul sedere del mio ragazzo, uscirono lasciandomi basita. Dio, che situazione. Aspettate … come faceva Riccardo a sapere che Alessio era gay? Sospirai e decisi che quella situazione l’avrei lasciata a più tardi.

<< Se ne sono andati >> dissi sorridendo mentre vedevo Federico accasciato completamente contro di me. Sentii il suo corpo tremare leggermente e poi sempre più forte finché il ragazzo non scoppiò a ridere liberamente buttandosi di schiena sul materasso. Sbarrai gli occhi confusa mentre lo vedevo quasi piangere dal ridere. Era così buffo con le labbra imbronciate, gli occhi stretti in due fessure, i muscoli contratti dalle risate e la sua voce roca e divertente che si espandeva per tutta la stanza.

<< Tu sei completamente matto! >> sbottai e gli diedi un fugace bacio sulla guancia prima di alzarmi stringendo il lenzuolo tra le mani e andando alla ricerca dei miei vestiti.

<< Avevano delle facce che, ti giuro, erano comiche! >> disse continuando a ridere ed io alzai gli occhi al cielo. Volevo proprio vedere, quando gli avrei detto che loro, diciamo, amavano di più l’altro sesso, se avrebbe ancora riso visto che avevano intravisto tutto il suo armamentario. Mi rivestii velocemente dandomi poi una sistemata ai capelli e legandoli in una crocchia scomposta. Ritornai in camera e trovai Federico che si stava allacciando i pantaloni e, Dio, in quel momento sarei voluta correre da lui e fare l’amore ancora una volta. Ma gli altri ci stavano aspettando per fare colazione ed io avevo soprattutto fame visto le calorie che mi aveva fatto perdere nella notte quel cretino. Dopo aver messo una maglietta bianca, Fede si avvicinò a me e mi diede un bacio a fior di labbra che mi fece sorridere. Cavolo, era il mio ragazzo. Finalmente potevo urlare che sì, l’amore era stato coronato ed io volevo vivermi quei giorni come se fossero stati gli ultimi, come se quell’amore non sarebbe mai finito ….
 

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Angolo Autrice!

Eccomi tornata con un altro capitolo! Qui vediamo come Charlie e Fede si danno, per dire, alla pazza gioia xD Comunque spero di riuscire davvero a pubblicare più capitoli possibili perché questa storia sta giungendo al termine : ( Eh già … Sembrano passati pochi giorni dal suo inizio. Volevo ringraziare tutte quelle che hanno messo la storia tra le seguire, le preferite e le ricordate. E un GRAZIE soprattutto a quelle che recensiscono con bellissime parole! Un bacione e al prossimo capitolo!
MissCherie. <3
Profilo Facebook per immagini e spoiler : http://www.facebook.com/misscherie.efp.9
Nuova storia in scrittura “ Stravolgimi” : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1186687&i=1

  
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