Quello che abbiamo può non farci felici,
ma quello che ci manca ci fa sicuramente infelici. 
[Arthur Schopenhauer]

Questo libro, se così può essere chiamato, è un insieme di ricordi e di emozioni, che a riviverle fanno sempre venire quel vuoto inspiegabile dentro. E’ nata l’esigenza di scriverlo, per non lasciare che tutto ciò che sto vivendo ora, venga cancellato in un paio di anni. Anche se so che non verrà letto da nessuno, o da pochissimi, spero, che per quei pochi che lo leggeranno, sia di aiuto. Ci sono tutte le cose che da un anno a questa parte mi hanno fatta crescere. Prime tra tutti Lorenzo. Lo ringrazio, anche se provo una grande rabbia verso di lui. Ripensare al suo profumo mi fa ancora venire da piangere. Rivedere la sua immagine nella mia mente mi togli ancora il respiro. Vedere la sua felpa ancora al suo posto, sulla mia seggiola mi crea una forte nostalgia. Ma la vita, per quello che ne so, è in continuo movimento. Si susseguono, irrefrenabilmente, momenti di gioia e di dolore.
La mia fantasia si è manifestata nelle pagine di questo libro, più che altro per non rendere troppo pesante e deprimente, di quanto già non lo sia, questo libro.
La musica è stata la mia migliore compagna, e niente più di essa può rappresentare cosa abbia provato in questo periodo. Sono quel tipo di ragazza che piange per una canzone d’amore. Che quando una canzone la rappresenta, la canta, urlando e piangendo in camera. Per questo, in questo libro, ci saranno moltissimi pezzi di canzoni, una in ogni capitolo, che per una cosa o per l’altra, mi hanno segnata, fatta piangere e sognare.