One shot.
Freddo.
Tanto freddo, poi caldo improvviso.
Cosa mi stava
succedendo?!
Ero forse morta?!
Stavo raggiungendo l’aldilà?
Era questa la
sensazione che si provava ?!
Strano.
Avrei giurato che fosse quasi una
liberazione, invece era solo un’atroce sofferenza.
Sentivo il mio cuore stretto
in una morsa infernale, come se qualcuno lo stringesse indegnamente fra
le
mani, incurante del fatto che il mio sangue stesse sgorgando
dappertutto.
Sangue.
Quel pensiero si accese, più forte di altri.
Avevo fame, una fame atroce e
incontrollabile.
Ad un tratto sentii una spinta, partirmi dal profondo.
Boccheggiai dentro di me, alla ricerca di aria per riempire i miei
polmoni, ma
solo dopo mi accorsi che non ne avevo bisogno.
Potevo forse scegliere?!
Potevo
rimanere ferma li, incurante del fatto che ogni cellula del mio corpo
si era come
infuocata risvegliandomi del tutto?!
A quel punto decisi, e aprii di scatto gli
occhi.
Il contatto con quella barella gelida mi fece rabbrividire.
Era buio,
incredibilmente buio, ma mi sorpresi di riuscire a vedere
nell’oscurità, i miei
sensi erano come quadruplicati.
Mi guardai intorno, mettendo a fuoco ogni
dettaglio con un’incredibile facilità.
Dove mi trovavo?!
Cos’era successo?!
Poi
d’improvviso ricordai ogni cosa, bastò che io lo
volessi e ebbi accesso a ogni
parte della mia memoria, anche la più remota e
nascosta.
Ricordai l’incidente,
l’acqua dappertutto, che prepotentemente mi riempiva i
polmoni.
Ricordai di
aver lottato per resistere, ma senza successo.
Ricordai anche quella amara e al
tempo stesso piacevole sensazione nel lasciarsi andare alla morte, come
in un
sonno senza mai fine.
Mi misi a sedere, non fermando il flusso dei ricordi, che
mi portava conoscenza.
Poi c’era Stefan, e il mio amore incondizionato per lui,
il suo rispettare le mie scelte sempre, la sua devozione.
Lo vidi mentre
salvava prima Matt, rispettando ancora una volta la mia
decisione.
A quanto
pare doveva essere arrivato tardi per me, ma non gliene facevo una
colpa.
E poi
c’era lui Damon, e i miei sentimenti sempre più
indecifrabili per lui.
E ad un
tratto ecco, una violenta scossa dalla mia memoria, il nostro primo
incontro.
Come poteva essere successo?!
Cosa significava?!
Una scossa ancora più forte,
il suo “ti amo”.
Calde lacrime di rabbia e disapprovazione mi riempirono gli
occhi.
Mi aveva soggiogata, come aveva potuto farlo?!
Ma i miei sentimenti
erano così scostanti, già pronti a cambiare in un
attimo.
Lui mi aveva
confidato il suo amore, ma poi mi aveva cancellato la memoria, non
volendo essere
egoista con me.
Un brivido mi attraversò, non mi importava più di
nulla, se non
di vederlo.
Avevo bisogno di parlare con lui, in qualsiasi condizione mi
trovassi in quel momento, sogno o realtà, dovevo parlargli.
Io…Io lo
desideravo.
Questo pensiero mi sorprese e imbarazzò al tempo stesso,
mentre mi
apprestavo a pensare a lui in termini piuttosto espliciti. Un forte
calore mi
invase, permeando ogni centimetro del mio corpo.
Sbarrai gli occhi, tornando
per un secondo lucida.
Che cosa diamine mi stava succedendo?! Una fitta più
forte di altre, quella della sete, mi costrinse a portarmi una mano
alla bocca,
mentre sentivo tutta la gengiva dolente, come se potesse esplodere da
un
momento all’altro.
E fu cosi’ che capii, ad un tratto cio’ che
gia’ in parte
avevo compreso mi venne brutalmente sbattuto in faccia, dalla mia
coscienza,
che sembrava urlare nella mia mente.
Non urlava a caso, ma una parola ben
precisa, che mi gelò il sangue nelle vene.
< Vampira.>