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Autore: vickanne    02/08/2012    1 recensioni
Caterina e Giovanni. Una storia bella da morire quanto triste da soffocare.
- tratto da una storia vera
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Cassetti


Ieri sera la Luna era bellissima.
Piena, brillante, ed il cielo era limpido come se non potesse far altro che fare spazio a quella meraviglia.
Questo cielo e il suo gioiello, erano spettatori silenziosi di una storia, bella tanto bella quanto triste.
Giovanni e Caterina, così li chiameremo, sono due ragazzi amici da molti anni.
Anche le loro famiglie sono legate da un rapporto stretto ed è molto f
acile che i due, si ritrovino insieme davanti a lunghe tavolate, o su una barca sotto il sole di Ponza.
Caterina è una ragazza molto bella, con lunghi capelli castani e una carnagione da far invidia al mondo. 
Ma la cosa più bella di Caterina, oltre il suo fisico è il suo carattere estremamente affascinante. 
Lei è una indipendente, una che se la cava da se, una che ha tanti tantissimi amici ma nel cuore ha spazio per pochi. 
Caterina è una ragazza determinata, piena di vita, leader e intelligente. 
Si occupa del suo cuore come una madre premurosa e fin troppo protettiva, il suo cuore fin' ora è stato così ben protetto e rinchiuso che nessuno è stato in grado di prenderglielo e portarselo via. 
Si può dire che Caterina non ha paura di niente, se non dell' amore.
Poi c'è Giovanni, un ragazzo che ostenta sicurezza, orgoglio e bellezza, che fa credere al mondo di essere invincibile.
Ma Giovanni dentro, è un ragazzo tremendamente dolce, estremamente romantico, in completo contrasto con la freddezza che Caterina manifesta per allontanare le persone che potrebbero portarglielo via quel cuore. Giovanni, al contrario suo è coraggioso ed impavido, non ha paura, lui, che qualcuno il cuore glie lo porti via. 
E così è stato.
Giovanni si è innamorato di quei capelli e di quella pelle, si è innamorato di quella forza e di quella indipendenza. 
Si è innamorato di quello spirito selvaggio e senza regole, di quella donna forte e fredda. 
Perché lui, sensibile com'è, ha visto in lei qualcosa che lei stessa non vede, qualcosa che nemmeno lei riesce a capire.
Qualcosa che va oltre al semplice sguardo.
Qualcosa che Giovanni, vorrebbe tanto che Caterina comprendesse.
Ieri era una notte speciale, un po' per la Luna e un po' perché finalmente Giovanni era tornato da Caterina che non lo aveva visto per tanti mesi.
Una notte meno bella di mesi fa, lui aveva avuto il coraggio finalmente di rivelarle i suoi sentimenti, di urlarglieli se necessario.
Ma purtroppo, per Caterina non era lo stesso.
Giovanni è il suo amico, il suo unico vero amico, uno di quei pochi che ha nel cuore, ma nulla in più di questo.
Lui ne era distrutto, non capiva, non riusciva ad accettarlo: dove aveva sbagliato?
Così tra un litigio e un altro sparì.
Ma questa era la notte speciale, perché lui era tornato.
Spavaldo aveva confessato di non provare più quei sentimenti per lei, e voleva tornare ad esserle amico.
Infatti per i due, quella di ieri era una bellissima serata, in cui cercavano avidamente di recuperare tutto il tempo perduto.
Caterina infondo lo sapeva, sapeva che Giovanni è bravo a mascherare, a mordersi la lingua a calpestarsi il cuore, piuttosto che non vederla per un altro giorno.
Ma la voglia di vederlo, ha superato la razionalità e Caterina si è chiusa gli occhi, gli ha dato la mano e ha camminato con lui.
Purtroppo, però, tutte le scelte hanno un prezzo.
Dopo la bella serata Giovanni, riaccompagna a casa Caterina.
Erano muti, arrabbiati, incastrati nei loro sguardi di fuoco, perché dopo la bella serata era inevitabile che litigassero per qualche sciocchezza.
Così arrabbiato Giovanni, dopo averla lasciata a casa se ne era andato via di corsa, lontano da quei suoi capelli. 
E per lo stesso motivo, ritornava, chiedendole di scendere e di parlare.
Ieri era una bellissima sera e la Luna faceva da cornice a quella storia piena d' amore, anche se non ricambiato.
E sotto quella luna Giovanni ammise la verità, a lei, ma soprattutto a se stesso.
"Ci ho provato Caterina, ho provato a dimenticarti a non pensarti, a guardarmi intorno, a cercare aiuto. Ma non c'è niente che possa fare, ogni sguardo che incrocio, ogni ragazza che guardo, ogni cielo che vedo, ogni film, ogni canzone che sento, io vedo te, soltanto te. Nessun' altra. Sono pazzo vero? Sì sono pazzo e non posso farci niente." - 
Caterina davanti a queste parole non era rimasta lusingata, né abbagliata, era piuttosto infuriata, perché ormai non poteva più tenere gli occhi chiusi.
Lui l' aveva svegliata, dal suo sogno fatto di bugie.
Lui aveva parlato ancora e aveva, di nuovo, "rovinato tutto".
"C'è gente che sopravvive alle più perfide disdette della vita, alla morte, alla crudeltà, e tu non riesci a vivere perché ti sei innamorato di una stronza?!"-
Ma Caterina che ne sapeva?
Nessuno le aveva mai preso il cuore, nessuno le si era mai avvicinato.
Era sempre rimasto lì, chiuso in un cassetto di razionalità e freddezza.
E l' amore non è razionale, non è freddo, non è logico.
E sopravvivere all' amore è impresa ardua.
Disperato Giovanni, cadde sotto il peso delle sue parole, l' amava, non sapeva perché, non sapeva come, e si odiava per questo.
Lui ci aveva provato, aveva provato a sopravvivere.
Ma come si fa a vivere, senza il cuore?
E proprio Caterina, che il suo lo tiene chiuso in un cassetto, a Giovanni, glie lo ha portato via.
  
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