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Autore: Laura00    02/08/2012    1 recensioni
5 anni fa' Gretri e Jonh vivevano in una villa enorme con la suocera di Jonh e la loro figlia Leisi. Erano ricchi. Erano felici. Avevano ettari di campagna. Un giorno però, il padre morì in un incidente e i soldi della madre non bastavano più. I debiti erano troppo alti. Persero tutto. Gretri abbandonò la sua famiglia e sua madre. La nonna e la nipote rimasero sole. Ma per poco. Grazie al compleanno di Leisi e a due ragazzi parenti della madre, si sistemò tutto. Riuscirono a comprare una casa e vissero li a lungo, o almeno fino ai 15 anni della ragazza. Fino a quando non scoprì che erano streghe.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Parigi di notte -
- Ho sempre desiderato vederlo ma non ne ho mai avuto il tempo, i soldi -
- Io vorrei partire e andare in un posto lontano da qui. Ci sono troppi ricordi, troppe cose da capire -
- Vedrai che piano piano capirai tutto - esclamò Schirand, sua nonna.
Leisi era una ragazza di 15 anni. Aveva i capelli lunghi fino al sedere. Erano mossi con dei colpi di sole biondi. I suoi occhi, neri. Le sue guancie erano ricoperte sempre dal fard più scuro della sua pelle. Leisi era diversa dalle altre ragazze, lei non aveva complessi, non si credeva brutta ma neanche si vedeva bella.
- Sai una cosa nonna? - esclamò aprendo il mobile in basso e prendendo un pacchetto di patatine
- Io vorrei sapere il motivo del perchè tutti ci credono assassine -
- Leisi, vorrei capirlo anch'io -.
La ragazza aprì il pacchetto e si sedette sul divano accanto alla nonna ma prima di iniziare a mangiare bussò qualcuno alla porta
- Chi è? - urlò Leisi
Continuarono a bussare.
La ragazza sbuffò ed andò ad aprire.
- Chi.. - riuscì solo a pronunciare che un uomo con la pistola entrò di scatto
- Chi è lei? Cosa vuole? - esclamò Schirand spaventata.
- Non vi farò del male se mi darete ciò che voglio -
- Cosa? - chiese subito
- Io voglio.. Leisi - aggiunse ma prima che si girò per prenderla Schirand lanciò un occhiata violenta al vaso sopra la cucina che velocemente si spostò verso l'uomo facendolo cadere a terra.
- Nonna! ..è morto.. -
- Credo di si, dobbiamo coprirlo, su aiutami! -.
Lo presero e lo portarono giù in cantina.

La nonna aveva dei lunghi capelli grigi scuri. La sua età era di 82 anni. Aveva poche rughe in faccia e dimostrava solo 75 anni.
Quando lo appoggiarono a terra Schirand lo guardò negli occhi e disse a Leisi: - Non è morto! Non appena si sveglierà racconterà tutto! -
- Io chiamo l'ambulanza - disse Leisi impaurita
- No! Non farlo! Lui dirà che ho dei poteri sovrannaturali! -
- ..Poteri sovrannaturali.. Allora avevano tutti ragione.. Noi siamo diverse.. O perlomeno tu.. -
- Noi.. Abbiamo dei poteri Leisi, tua madre non voleva parlarti di questo ma io devo dirtelo.. -
- Dirmi cosa? - continuò lei
- Quando sei nata eravamo dall'altra parte del mondo.. Tutto era ben diverso da qui.. Vivevamo in una grande villa rosa, avevamo ettari di campagna ed eravamo felici. Tuo padre lavorava solo la sera e lo stipendio era buono. Alla sua morte.. Tu avevi solo 10 anni. Esattamente 5 anni fa'. Tua madre era tristissima e il suo lavoro non bastava più. Troppi debiti. Abbiamo perso tutto - gli scese una lacrima seguita da altre due poco distanti
- Tua madre era stanca. Lei era abituata ad avere il lusso. Decise allora.. Di abbandonarci -. Abbandonarci. Quella parola fece rattristare Leisi che ascoltava parola per parola quello che diceva Schirand.
- E dopo? Che ne è successo della casa? -
- Ah.. Quella.. E' stata affidata ai vicini! Noi eravamo ormai passate dall'ape regina alle sue serve! -
- Come siamo arrivate qui? -
- Grazie al cielo arrivò presto il tuo compleanno, lo abbiamo festeggiato in un bar dove si pagava poco. Due ragazzi ci hanno regalato questa casa. Non li ringrazierò mai abbastanza. Erano parenti di tua madre e ci hanno volute aiutare -.
"Terribile" pensò Leisi tra' se e se, poi esclamò: - E cos'è che mia madre non voleva dirmi? -
- Prima di andarsene mi ha detto di tenertelo nascosto per sempre. Leisi, noi.. Siamo streghe -.

- Streghe. Streghe. Streghe. - pronunciava sottovoce la ragazza. Piano aprì gli occhi e vide sua nonna che lavava i piatti. Lei era coricata sul divano e accanto a lei il pacchetto di patatine aperto.
- Era tutto un sogno? Come è possibile? - si chiese sottovoce.
Schirand la guardò e si avvicinò a lei.
- Ti sei addormentata - disse.
Leisi era una ragazza che credeva a tutto. Persino alle battute della gente che a volte si rivelavano realtà ma non era stupida. Lei non si era addormentata. Ricordava tutto troppo bene.
- Nonna.. Noi siamo streghe? - chiese allora
- Ma che ti viene in mente? Noi streghe? - poi rise.
Leisi si alzò e andò in cantina. Cercò di aprire la porta ma era chiusa a chiave. Prese un pezzo di ferro e aprì. Tutto era perfetto. Nessun cadavere. Dov'era finito l'uomo?

Schirand intanto era dietro il muro che la spiava.

Quando arrivò l'indomani Leisi non c'era già più.
Era arrivata in un bar. Il secondo bicchiere di alcool era già sul balcone.
Affianco a lei si avvicinò un ragazzo di 17 anni.
- Ti offro il terzo? -
- Come fai a sapere che è il terzo? -
- E' da prima che ti osservo, i miei amici laggiù dicono che sei una strega - disse indicando i suoi amici seduti in un tavolino a destra.
- Ok - esclamò Leisi.
Dopo aver bevuto 5 bicchieri di alcool Leisi iniziò a vedere opaco.
- Che mi succede? - esclamò ma prima di cadere all'indietro Deph la prese e disse - Ora torniamo a casa -
Il ragazzo portò Leisi a casa sua. La appoggiò nel letto e la coprì con una coperta.
Era arrivato l'inverno già da qualche giorno.
La ragazza si svegliò dopo un po'.
- Che ci faccio qui? - chiese ad alta voce. Si alzò e uscì dalla porta. Si ritrovò davanti a leile scale che giravano alla sua destra accompagnate da una ringhiera nera bellissima. Scese le scale. Era una specie di castello quella villa. Era enorme. Leisi si ritrovò in cucina.
- Ti sei svegliata finalmente - esclamò qualcuno alle sue spalle. Era lui. Quel ragazzo che era al bar.
- Qual'è il tuo nome? - chiese
- Io sono Deph e tu sei Leisi giusto? -
- Si - esclamò. Era ancora sbalordita. Quella casa l'aveva fatta rimanere a bocca aperta. Era stupenda.
- Tu.. Tu abiti qui? - continuò mentre guardava il soffitto
Lui rise ed esclamò - Ti piace? -
- Non ho mai visto una casa più bella -
Ad un tratto cadde con le ginocchia ed ebbe una visione.

- E' bellissima! -
- Lo so -
Lei, sua madre, sua nonna. La grande villa.
Ma perche non ricordava se erano passati solo 5 anni? Tutto questo sembrava un incubo. Doveva scoprire dove si trovava sua madre, doveva scoiprire cosa era successo e cosa doveva succedere.



 

  
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