Mi chiedo come ho fatto a convincere i mutanti a vivere per un lasso di tempo che va dall’indefinito all’interminabile…
Ma proprio mentre sto per addentare il mio gelato delle lame di adamantio bucano la porta e la sfondano. Io sono a bocca aperta e Wolverine si prende il mio gelato…
Allora corro come una furia, e mentre lui lo sta per addentare, con uno scatto fulmineo lo recupero e lo mangio sotto gli occhi stupiti di tutti.
“salve, io sono Silver, colei che vi farà vivere qui! Aspettate, ma non manca Erik?”. Chiesi io mentre gustavo il mio gelato. Ma poco dopo il campanello suona, io corro a vedere con tutti gli altri dietro.
“Erik?!”. Chiede Charles seduto sulla sedia a rotelle(con ancora i capelli, sia ben chiaro!).
“Charles?!”. Disse Erik sorpreso.
“ma bene! I vecchi amici si rivedono!”. Dissi io raggiante con un gelato mezzo sciolto.
“dimmi che non è l’ultimo!”. Chiese Erik.
“sei abituato alle delusioni vero? Spero di si, perchè era l’ultimo e Wolverine lo voleva per se!”. Dissi io cercando di scrutare una goccia di delusione, ma non c’era.
“lo sapevo!”. Disse lui. Io urlai:” ma se volete possiamo comprarlo! Ah, si! Non ho soldi! Spero che qualcuno li abbia!”. Chiesi io.
“va bene la moneta che ha trafitto il cranio di Shu?”. Chiese Erik. Io l’afferrai e la portai su un piedistallo con scritto “reliquie X-Men”. Allora Raven estrasse cinque dollari, ma credo che accetteranno dei dollari, no? Infondo la commessa è una talpa!
“molto bene, Charles!”. Indicai il telepate:” andrai tu!”. Conclusi.
“e perchè io?!”. Disse lui, ma in pratica mi aveva già letto nel pensiero…
“lo dico per tutti gli altri, tu sei sulla carrozzella. Se ci vai tu è molto probabile che non ti faranno pagare!”. Dissi io raggiante, prima di restituire i cinque dollari a Raven. Infatti lui andò al supermercato, leggendo nella mente della commessa. Infatti non fece pagare niente, e Charles ritornò con delle risorse che non si trovavano nemmeno nella stanza dello spirito e del tempo di Dragonball.
“oh, ma bene! Scommetto che hai svaligiato mezzo negozio!”. Dissi io guardando tutto quell’ammasso di cibo, ed avevo chiesto solo un pacco di gelati…
“tutto il negozio, ti correggo!”. Disse lui. Io dissi sconvolta:” Erik, porta qui il frigorifero!”. E Raven disse:” ma anche tutta la cucina!”. E dopo un’ora a cercare di ficcare quel ben di Dio in un frigorifero, e dopo avercene attaccati altri dieci dei vicini, ora si dovevano fare i conti con il problema peli di Bestia. Io mi girai, in tutto il salotto c’erano peli, peli blu e crespi.
“tu…tu, idiota peloso!”. Dissi io con lo sguardo di Samara di The ring2.
“state tutti indietro!”. Urlò Charles, mettendo al corrente gli altri delle mie intenzioni. Dal nulla spuntò una mazza da baseball, e con un colpo ben assestato feci svenire Bestia.
Sotto lo sguardo allibito di tutti urlai:” beh, non mi venite ad aiutare a portarlo in cantina?!”. Poi indicai il corpo del gigante.
E dopo altre cinque ore, quattro delle quali spese per radere il mostro e spazzare tutti quei peli, finalmente finimmo con le mie follie. Ma si erano fatte le nove, e dovevo ancora preparare. Nell’attesa lanciai un film. Wolverine lo lesse:” X-Men, l’inizio. Sembra interessante!”. E tutti quanti guardarono il film, mentre le pizze erano divorate sul divano bianco. E menomale che i miei e mio fratello se n’erano andati vedendo la mia forte instabilità mentale…
Il giorno dopo io mi svegliai alle otto, trovando una coda al bagno. Allora io sorpassai la fila e urlai a chi stava dentro:” chiunque tu sia, fa in fretta che devo andare dal parrucchiere!”. Gli altri mi guardarono e Charles disse:” tu vuoi farti i capelli di Raven quando non è blu così tanto che faresti la terza guerra mondiale?”. Io risposi:” si, desidero ardentemente avere i capelli di tua sorella, qualche problema? E in più nella terza guerra mondiale ci sarà la deportazione nei campi di prigionia per le zanzare!”. Erik disse:” ma è crudele!”. Io urlai:” qualcuno di voi adora farsi pungere dalle zanzare?”. Guardai tutti:” bene,  nessuno!”. Detto questo andai nell’altro bagno dicendo:” e tu, Charles! Vedi di non provarci con tutte, commesse comprese! Tanto l’ho capita la tua tattica! “hai i capelli biondi, è una mutazione!”, patetico!”.