The Madness


 

Cardiff, gennaio 2012...
Primo giorno di scuola, seconda superiore.

L' autobus era arrivato a destinazione in anticipo di pochi minuti, bene sarei congelato fuori dalla scuola.
Le vacanze di Natale le ho passate in montagna a fare snowboard con gli amici di li, ho dovuto lasciare perdere il gruppo per due settimane ma anche se fossi rimasto in città saremmo comunque stati la metà.
-Kiran! Ehi Kiran!- Davide mi stava chiamando, sicuramente era nel bus dietro al mio, peccato.
-Ehi Dado, bello rivederti.-
-Si, anche per me. Passato bene le vacanze?-
-Quel maledetto mi ha dato compiti in più, ma come al solito li ha fatti mio cugino.-
-Solita promessa di metterlo nella nostra banda?-
-Promessa che sono deciso a non mantenere.-
-Ben fatto fratello!-
La prima ora toccava matematica, Nobody mi odiava mi aveva dato compiti in più soltanto perchè mi sono soffiato il naso nel periodo di silenzio forzato che ci costringe a fare dieci minuti prima che finisca l' ora.
-Buongiorno ragazzi.- Disse il maledetto entrando in classe, il suo borsellino non mi piaceva affatto, non c' era niente che mi piacesse di lui.
-Buongiorno professore.- Rispondemmo tutti in coro.
Dopo aver fatto l' appello ci squadrò tutti, uno alla volta per poi posare il suo sguardo maligno su di me e subito un ghigno gli si dipinse in volto.
-Kiran Smith, abbiamo un nuovo look, ti sei fatto la cresta...-
-Si professore.- Gli risposi con aria riluttante.
-E i compiti in più che ti ho assegnato?-
-Li ho fatti professore.-
-Me li faresti controllare?-
-Certo professore.-
Mi alzai dal posto con i fogli e li portai sulla cattedra.
Li lesse velocemente, secondo me non li aveva nemmeno guardati, per poi strapparli in tanti piccoli coriandoli.
-Non sono tuoi Smith, sono troppo giusti! Ti darò uno zero per farti capire che non ti puoi prendere gioco di me così facilmente.-
Rimasi li immobile a fissarlo furioso finchè non la sentii...
-Prendilo a pugni, non badare al fatto che è un professore, fallo!- Quella voce nella mia testa, lei mi diceva sempre cosa fare.
La sua figura comparve accanto a me, ormai sapevo bene che potevo vederlo e sentire soltanto io.
-Non posso, ne pagherei le conseguenze.- Pensai.
-Non pensarci, ascolta il tuo Maestro!- Mi disse, quando vide che esitavo posò le sue mani sulle mie orecchie -Ascolta...-
Pochi secondi dopo li sentii...
I tamburi.
-Ascoltali, Kiran fallo!-
Alzai un pugno con decisione e lo scagliai in faccia a Nobody, la classe sussultò e quando mi voltai il Maestro era sparito e di conseguenza anche i tamburi.

Quelle urla mi avevano fatto venire il mal di testa, me l' ero cavata con una sospensione e i miei non l' avevano preso affatto bene, me ne andai in camera mia sbattendo la porta.
-Maestro! Mi hanno sospeso..Mi hai sentito?- Urlai furioso, pochi secondi dopo il Maestro comparve, era sempre vestito molto elegante.
-Lo so, sono nella tua testa non c'è niente che io non sappia.-
-Perchè me l' hai fatto fare?-
-Kiran, tu devi seguire i tuoi istinti solo così facendo potrai diventare come me, vuoi diventare come me...o come il Dottore?-
-Come te!-
-Allora segui i tamburi e sopratutto ascolta me.-
Sparì, faceva sempre così, volevo restasse con me ma non lo faceva mai, mi buttai sul letto con un cuscino sulla faccia finchè non mi addormentai, ero stanco l' unica cosa che volevo fare era dormire e dimenticarmi quel pessimo inizio d' anno.