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Autore: Liquid King    04/08/2012    3 recensioni
Leonard Lycan ha dalla nascita uno strano tatuaggio alla scapola sinistra. Che cosa rappresenta? Perché il ragazzo non sa quasi nulla di questo? Il padre Alexander Andersen sembra saperlo ma non ne fa parola. Lo Hellsing avrà un nuovo pericoloso nemico... più pericoloso dei nazisti. Leonard è un super Werewolf, l'unica creatura demoniaca in grado di uccidere Alucard! Leggete e recensite!
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Salve, sono tornato con il nuovo capitolo. Incoraggiato dalle visite e dalla recensione di Nyaa, ho deciso di continuare la storia.
Come sempre, attendo le vostre recensioni e buona lettura.


Benvenuto nell'Iscariota XIII, Leonard Lycan.

Sento un forte mal di testa e mi sembra che il cervello debba esplodere da un momento all’altro. Accanto a me c’è il prete che ho incontrato la sera prima… mi guardo in giro. La chiesa è, in parte, crollata. –Che cosa è accaduto?- Mi chiedo, il signore mi risponde di non pensarci e di andare con lui. In pochi minuti vengo a conoscenza che lui è Padre Alexander Andersen, un membro di un’organizzazione denominata Iscariota XIII e lui stesso mi invita a farne parte. Io non ne sono ancora sicuro perché non ci credo. –Come può essere  che il Vaticano abbia un’altra faccia della medaglia?- Espongo i miei dubbi al sacerdote. –Beh, nemmeno io lo so di preciso… ma posso solo dirti che noi della sezione XIII combattiamo contro i nemici di Cristo nostro.- Mi spiega in modo poco preciso ma visto che non ho nulla da fare, lo ascolto.
Padre Andersen mi sorride compiaciuto e aggiunge:-Farai grandi cose, Leonard Lycan!- Mi accorgo solo ora che mi conosce. Lui senza battere ciglio, da buon predicatore mi spiega che io ero stato continuamente controllato e monitorato dalla nascita fino a ora. –Perché?- Gli chiedo con noncuranza. Non mi interessava molto essere perseguitato da una setta. Padre Andersen diventa serio e responsabile, mi prende per un braccio e aggiunge:-Andiamo a Roma, Ernico Maxwell ti sta aspettando!- Io cerco sfuggire alla sua morsa. Non sopporto essere trattato come un moccioso. La mano di Andersen sembra di ferro tanto che la presa è salda! Senza poter dire nulla a chi di dovere, vengo letteralmente trascinato a Roma. Più precisamente alla città del Vaticano… cavoli non me lo aspettavo che fosse così grande. Ad ogni modo posso dire che sono ufficialmente arruolato nell’iscariota 13 e indosso un vestito nero con un cappottone lungo. Ernico Maxwell mi ha preso subito in simpatia e vuole che impari presto il mestiere perché vuole una guardia del corpo. Io non capisco, non ha già Padre Anderson? Ah, lui è proprio un tipo a modo, sapete? Di giorno è un santone mentre di notte è un massacratore. Preferisco la parte del santone… almeno non ti guarda con quegli occhi da maniaco. Sono passate cinque settimane… uhm, trentacinque giorni da quell’incontro alla chiesa di San Antonio da Padova, in occasione di questo evento, il signor Maxwell mi ordina di eseguire una missione per conto della chiesa: Dobbiamo catturare il dottor Jekyll Jr. Secondo quando comunicato da Sua Santità, egli compie esperimenti di mutazione psicologica ed è un eretico.

-Quale buona occasione per dimostrare il tuo valore?- Mi dice Padre Andersen dandomi una pacca amichevole sulla spalla, inoltre mi fa un dono… una croce media con una catenella che mi mette al collo. Io non so cosa dire, sono commosso e allo stesso tempo sento di non meritare una simile attenzione. A parte il fatto che sono un licantropo, non ho nulla di speciale. –Ti sbagli, incarni perfettamente lo spirito di Giuda Iscariota. Sei contro la chiesa nella tua mente ma nello spirito e nel cuore credi fedelmente alla parola di Dio.- Mi spiega il Padre. Queste parole mi danno una tale carica che non posso dire che questo: -Se è questo che vuole il nostro Cristo, amen!- -Amen.- Mi segue il Padre.
La missione si svolgerà a Londra e dovrò affiancare una suora: Yumie. Per rispetto la chiamo suor Takagi. Lei è una tipa molto tranquilla e riservata. Non so molto su di lei, mi dice solo che è stata adottata insieme a Heinkel Wolfe e Ernico Maxwell da Padre Andersen. La sua arma da combattimento è una katana. Mah… odio le armi. preferisco i pugni. Viaggiamo in metropolitana per arrivare nei bassifondi londinesi. –Dunque, Whitechapel… è un luogo di perdizione e di immoralità. Per poterlo trovare suggerisco di separarci.- consiglia la suora. Io annuisco mettendomi le mani dietro la testa e chiudo gli occhi, mi sento un po’ stanco. D’altronde chi non lo sarebbe dopo aver camminato fino a qui? Qualche minuto dopo apro gli occhi, la prima cosa che vedo è la suora che, vedendomi sveglio, si volta da un’altra parte… mi stava fissando? Sembra proprio di sì. Il rossore delle sue guancette m’intenerisce un po’. –Va bene, tu vai a Whitechapel, mentre io andrò verso sud della suddetta cittadina.- gli dico io, usciamo dalla metropolitana e ci incamminiamo verso il centro della periferia. A questo punto ci separiamo come concordato. Mentre la suora va verso nord io vado a sud, speriamo che riesco a trovare il dottore così terminiamo presto questa faccenda prima di notte. Questo è il mio pensiero… le mie gambe proseguono per una direzione ben precisa, mi affido al mio fiuto per trovare la mia preda. Non posso sbagliare perché non ne sono capace. Una casa a due piani si trova in fondo alla via, alla porta non c’è nessuno e i dintorni sono deserti, il tramonto si fa sempre più vicino. Mi avvicino alla porta e sbricio all’interno: nessun odore, nessun suono. I miei occhi possono facilmente adattarsi all’oscurità che imperversa in quella casa. Entro. Le finestre sono barricate da assi di legno marcio, ecco perché non entra la luce. Con un pugno rompo alcune assi, affinché entri la luce… ora posso vedere nell’interno.

È un laboratorio alchemico… vedo numerose provette e flaconi di medicinali. C’è anche una tavola pitagorica al muro. Alcune parole sono rovinate o coperte da un liquido asciutto, sicuramente sangue. Qui c’è stata una lotta violenta, non riesco a capire chi abbia combattuto e contro chi. I miei occhi si posano su un vecchio orologio da polso… non appena i miei polpastrelli toccano l’oro di quell’oggetto, mi viene un capogiro. Vedo tutto sfuocato ma poi riesco a vedere meglio… sono sempre nella stanza di prima solo che è pulita e ordinata… -Dove sono? Che cosa sta accadendo?- I miei occhi vedono cose in colore marrone chiaro… come un film di tanti anni fa. Un signore su una sessantina entra nella stanza e non mi vede… sono invisibile ai suoi occhi. Il vecchietto è senza dubbio il professor Jekyll, che sta facendo? La risposta arriva subito: sta provando una pozione… è spaventoso! Si è trasformato in un mostro! Credo che si chiamerà Hyde. Io per la prima volta, nel duemila, sto assistendo a una storia di più un secolo fa. O no?  La visione cessa lasciandomi vedere solamente il trasformato dottore lasciare la stanza e dirigersi verso il centro di Penny Town, una citta vicina. Sono ancora nella palazzina, ho ancora un dubbio prima di gettarmi all’inseguimento. A chi appartiene il sangue? Decido di usare l’olfatto e, incredibilmente, riesco a farmi un’idea… è di una ragazza. Lei ha combattuto contro un vampiro ed ne è uscita con un po’ di ferite e il vampiro può essersi vaporizzato. Ok, scoprirò il resto solamente se vado dal dottore e parlare con Yumie a fine missione. Decido di usare i miei nuovi poteri e scatto come una saetta, scalando i muri, usando ogni appiglio possibile riesco ad arrivare alla cittadina vicina: Penny Town. Devo trovare il mostro prima che possa fare danni. Non è difficile. Uso l’udito per sentire i rumori… focalizzare i rumori giusti tra gli altri e… cacciare! Ululo e inizio a correre per i tetti del paese, la gente per la strada si ferma e mi guardano meravigliati… c’è chi pensa che sono un’illusione o addirittura fanno finta di nulla. Io nel frattempo ho raggiunto la mia preda… sta correndo per i tetti e semina il terrore. –Nel nome di Sua Santità, le ordino di fermarsi!- urlo per farmi sentire ma il gigante peloso mi guarda e poi si getta su di me. Povero peccatore… io provo compassione per gli ignoranti, non posso biasimarli. Gli mollo un pugno violento allo stomaco ma non ottengo l’effetto sperato, anzi il mio pugno rimbalza su quella pelle gommosa. –Ma che diav…- non faccio in tempo a imprecare che vengo sbalzato via da un pugno violento del mostro. Mi rialzo da alcuni detriti di strada su cui sono finito in seguito al pugno. –Maledizione, non vuoi redimerti? Bene!- Mi alzo in piedi mentre il mio corpo subisce una mutazione diversa dalla prima volta. Ho il viso più lupesco e le zanne più pronunciate, i miei capelli si allungano e si rizzano a mo’ di porcospino la mia trasformazione è incompleta perché non è ancora notte ma aumento la mia forza e l’agilità… le mie mani sono artigliate al punto giusto, ghigno a bassa voce e scatto per il secondo round! La mia mente è concentrata solamente sul mostro e nient’altro… le mie artigliate sono precise e veloci, gli squarcio la pancia, afferro gli intestini del mostro e li strappo via. Non provo più umanità solo puro istinto animale. Il mostro indietreggia ma io non lo lascio scappare anzi gli azzanno la gola per ucciderlo velocemente… a differenza di altri provo pietà per le mie vittime e non traggo piacere nell’ucciderle. Il mostro chiamato Hyde muore agonizzante. –Possa la tua anima trovare la pace attraverso la pietà di Dio che prova verso di te, Amen!- Dico. Scendo dal tetto e durante la discesa perdo la mutazione. Devo ritrovare Yumie e comunicarle della buona riuscita della missione. Come diavolo faccio a trovarla? Beh, presumendo che si trova ancora a Whitechapel… dico che parto da lì. Velocemente però! La notte è prossima e non so se riuscirò a restare umano per un bel po’. Decido di usare i miei poteri di licantropo per arrivare subito ai bassifondi di Londra. Uhm… inizio ad annusare l’aria per sentire il profumo di Yumie. Mmm… trovata. Un lampo di preoccupazione passa nei miei occhi, sento un odore malvagio… che sta succedendo? In pochi salti, sono arrivato alla strada dove ho sentito l’odore di Yumie… chi diavolo è mai quello? Una figura alta e atletica con un lungo drappo bianco che gli copre le spalle e una cinta di cuoio rosso gli stringe il girovita sembra, un cittadino dell’antica Roma. Ha i capelli biondi con alcune strisce nere ai lati. È di spalle e oltre a lui vedo Yumie a terra con un braccio ferito e la katana a qualche centimetro da lei. Lei mi vede e le faccio l’occhiolino. Alzo lo sguardo e vedo la luna piena. Non vorrei farlo ma lo sento… per sconfiggere quel tipo devo trasformarmi… anche se sento un dolore allucinante alla testa e alle ossa. Voi pensate che la trasformazione sia una cosa figa, eh? Beh, avete ragione. Ma avete mai provato a trasformarvi? No, ovviamente no. Quanto sentite una persona gridare mentre si trasforma in lupo pensate che è per fare scena, no? No, infatti, provano dolore fisico per la crescita sproporzionata delle ossa e della crescita dei peli. Pensate… se la mutazione avvenisse in modo errato? Mi sentirei deforme e debole, questo è un rischio che non va sottovalutato! Ad ogni modo, non credo che ve ne importi tanto. La mutazione è completa. Salto giù dal palazzo e atterro con un tonfo molto forte che crea anche delle crepe sul marciapiede.

Avanzo ghignando pronto a difendere la suora. Il misterioso ragazzo si volta mostrando degli occhi azzurri e a vederlo con il viso tranquillo e pacato sembra un angelo. –Attento, è un angelo caduto!- Mi avvisa la suora. Il demonio si rivolta verso la suora e la sta per schiaffeggiare. Se pensa di averne il diritto, si sbaglia! Alza il braccio e poco prima che possa abbassarla gli mordo, con le zanne, la spalla. Il ragazzo urla dal dolore e con una bracciata mi allontana o meglio, sono io a volerlo lasciare.
-Dannazione, come osi mordermi?- Egli si rivolge sfacciatamente a me. Io ghigno, non posso parlare. Noto che il suo braccio si è rigenerato dopo il morso. Interessante. La lotta è iniziata. Io ululo e scatto in avanti cercando di colpirlo ma quello balza verso l’alto e incredibilmente riesce a volare. Sbuffo, non sarà facile acchiapparlo. Perlomeno ci voglio provare! Usando le finestre come appiglio per la scalata mi arrampico verso il tetto di uno dei palazzi e una volta lì con lo sguardo cerco di trovare l’uomo volante… o angelo caduto a dir si voglia. Una botta in testa mi stordisce ma riesco a vederlo. Si muove come un aereo e applica la tattica della toccata e fuga. Se fa così mi fa diventare scemo! Afferro con le mani il consistente tubo d’acciaio che serve per far passare l’aria dei condizionatori del palazzo e mi concentro… appena lo sento vicino a me, faccio roteare la mazza e lo colpisco in fronte. Senza pensarci due volte lo impalo con la mazza di ferro per impedirgli di scappare. Senza più possibilità di fuggire, mi lecco i baffi e inizio la cena.


Eccoci alla fine, spero che il personaggio di Leonard inizi a incuriosirvi. Il prossimo capitolo si avrà fra un paio di settimane. Alla prossima!


   
 
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