Come sempre, attendo le vostre recensioni e buona lettura.
Sento un forte mal
di testa e mi sembra che il cervello
debba esplodere da un momento all’altro. Accanto a me
c’è il prete che ho
incontrato la sera prima… mi guardo in giro. La chiesa
è, in parte, crollata.
–Che cosa è accaduto?- Mi chiedo, il signore mi
risponde di non pensarci e di
andare con lui. In pochi minuti vengo a conoscenza che lui è
Padre Alexander
Andersen, un membro di un’organizzazione denominata Iscariota
XIII e lui stesso
mi invita a farne parte. Io non ne sono ancora sicuro perché
non ci credo.
–Come può essere
che il Vaticano abbia
un’altra faccia della medaglia?- Espongo i miei dubbi al
sacerdote. –Beh, nemmeno
io lo so di preciso… ma posso solo dirti che noi della
sezione XIII combattiamo
contro i nemici di Cristo nostro.- Mi spiega in modo poco preciso ma
visto che
non ho nulla da fare, lo ascolto.
Padre Andersen mi sorride compiaciuto e aggiunge:-Farai grandi
cose, Leonard Lycan!- Mi accorgo solo ora che mi conosce. Lui senza
battere ciglio,
da buon predicatore mi spiega che io ero stato continuamente
controllato e
monitorato dalla nascita fino a ora. –Perché?- Gli
chiedo con noncuranza. Non
mi interessava molto essere perseguitato da una setta. Padre Andersen
diventa
serio e responsabile, mi prende per un braccio e aggiunge:-Andiamo a
Roma,
Ernico Maxwell ti sta aspettando!- Io cerco sfuggire alla sua morsa.
Non
sopporto essere trattato come un moccioso. La mano di Andersen sembra
di ferro
tanto che la presa è salda! Senza poter dire nulla a chi di
dovere, vengo
letteralmente trascinato a Roma. Più precisamente alla
città del Vaticano…
cavoli non me lo aspettavo che fosse così grande. Ad ogni
modo posso dire che
sono ufficialmente arruolato nell’iscariota 13 e indosso un
vestito nero con un
cappottone lungo. Ernico Maxwell mi ha preso subito in simpatia e vuole
che
impari presto il mestiere perché vuole una guardia del
corpo. Io non capisco,
non ha già Padre Anderson? Ah, lui è proprio un
tipo a modo, sapete? Di giorno
è un santone mentre di notte è un massacratore.
Preferisco la parte del
santone… almeno non ti guarda con quegli occhi da maniaco.
Sono passate cinque
settimane… uhm, trentacinque giorni da
quell’incontro alla chiesa di San
Antonio da Padova, in occasione di questo evento, il signor Maxwell mi
ordina
di eseguire una missione per conto della chiesa: Dobbiamo catturare il
dottor
Jekyll Jr. Secondo quando
comunicato da Sua Santità, egli compie esperimenti di
mutazione psicologica ed
è un eretico.
-Quale buona
occasione per dimostrare il tuo valore?- Mi
dice Padre Andersen dandomi una pacca amichevole sulla spalla, inoltre
mi fa un
dono… una croce media con una catenella che mi mette al
collo. Io non so cosa
dire, sono commosso e allo stesso tempo sento di non meritare una
simile
attenzione. A parte il fatto che sono un licantropo, non ho nulla di
speciale.
–Ti sbagli, incarni perfettamente lo spirito di Giuda
Iscariota. Sei contro la
chiesa nella tua mente ma nello spirito e nel cuore credi fedelmente
alla
parola di Dio.- Mi spiega il Padre. Queste parole mi danno una tale
carica che
non posso dire che questo: -Se è questo che vuole il nostro
Cristo, amen!-
-Amen.- Mi segue il Padre.
La missione si svolgerà a Londra e dovrò
affiancare una
suora: Yumie. Per rispetto la chiamo suor Takagi. Lei è una
tipa molto
tranquilla e riservata. Non so molto su di lei, mi dice solo che
è stata
adottata insieme a Heinkel Wolfe e Ernico Maxwell da Padre Andersen. La
sua
arma da combattimento è una katana. Mah… odio le
armi. preferisco i pugni.
Viaggiamo in metropolitana per arrivare nei bassifondi londinesi.
–Dunque, Whitechapel…
è un luogo
di perdizione e di
immoralità. Per poterlo trovare suggerisco di separarci.-
consiglia la suora. Io
annuisco mettendomi le mani dietro la testa e chiudo gli occhi, mi
sento un po’
stanco. D’altronde chi non lo sarebbe dopo aver camminato
fino a qui? Qualche
minuto dopo apro gli occhi, la prima cosa che vedo è la
suora che, vedendomi
sveglio, si volta da un’altra parte… mi stava
fissando? Sembra proprio di sì. Il
rossore delle sue guancette m’intenerisce un po’.
–Va bene, tu vai a Whitechapel,
mentre io andrò
verso sud della suddetta cittadina.- gli dico io, usciamo dalla
metropolitana e
ci incamminiamo verso il centro della periferia. A questo punto ci
separiamo
come concordato. Mentre la suora va verso nord io vado a sud, speriamo
che
riesco a trovare il dottore così terminiamo presto questa
faccenda prima di
notte. Questo è il mio pensiero… le mie gambe
proseguono per una direzione ben
precisa, mi affido al mio fiuto per trovare la mia preda. Non posso
sbagliare
perché non ne sono capace. Una casa a due piani si trova in
fondo alla via,
alla porta non c’è nessuno e i dintorni sono
deserti, il tramonto si fa sempre
più vicino. Mi avvicino alla porta e sbricio
all’interno: nessun odore, nessun
suono. I miei occhi possono facilmente adattarsi
all’oscurità che imperversa in
quella casa. Entro. Le finestre sono barricate da assi di legno marcio,
ecco
perché non entra la luce. Con un pugno rompo alcune assi,
affinché entri la
luce… ora posso vedere nell’interno.
È un
laboratorio alchemico… vedo numerose provette e flaconi
di medicinali. C’è anche una tavola pitagorica al
muro. Alcune parole sono
rovinate o coperte da un liquido asciutto, sicuramente sangue. Qui
c’è stata
una lotta violenta, non riesco a capire chi abbia combattuto e contro
chi. I
miei occhi si posano su un vecchio orologio da polso… non
appena i miei
polpastrelli toccano l’oro di quell’oggetto, mi
viene un capogiro. Vedo tutto
sfuocato ma poi riesco a vedere meglio… sono sempre nella
stanza di prima solo
che è pulita e ordinata… -Dove sono? Che cosa sta
accadendo?- I miei occhi
vedono cose in colore marrone chiaro… come un film di tanti
anni fa. Un signore
su una sessantina entra nella stanza e non mi vede… sono
invisibile ai suoi
occhi. Il vecchietto è senza dubbio il professor Jekyll, che
sta facendo? La
risposta arriva subito: sta provando una pozione…
è spaventoso! Si è
trasformato in un mostro! Credo che si chiamerà Hyde. Io per la
prima volta, nel
duemila, sto assistendo a una storia di più un secolo fa. O
no? La visione
cessa lasciandomi vedere solamente
il trasformato dottore lasciare la stanza e dirigersi verso il centro
di Penny
Town, una citta vicina. Sono ancora nella palazzina, ho ancora un
dubbio prima
di gettarmi all’inseguimento. A chi appartiene il sangue?
Decido di usare
l’olfatto e, incredibilmente, riesco a farmi
un’idea… è di una ragazza. Lei ha
combattuto contro un vampiro ed ne è uscita con un
po’ di ferite e il vampiro
può essersi vaporizzato. Ok, scoprirò il resto
solamente se vado dal dottore e
parlare con Yumie a fine missione. Decido di usare i miei nuovi poteri
e scatto
come una saetta, scalando i muri, usando ogni appiglio possibile riesco
ad
arrivare alla cittadina vicina: Penny Town. Devo trovare il mostro
prima che
possa fare danni. Non è difficile. Uso l’udito per
sentire i rumori…
focalizzare i rumori giusti tra gli altri e… cacciare! Ululo
e inizio a correre
per i tetti del paese, la gente per la strada si ferma e mi guardano
meravigliati… c’è chi pensa che sono
un’illusione o addirittura fanno finta di
nulla. Io nel frattempo ho raggiunto la mia preda… sta
correndo per i tetti e
semina il terrore. –Nel nome di Sua Santità, le
ordino di fermarsi!- urlo per
farmi sentire ma il gigante peloso mi guarda e poi si getta su di me.
Povero
peccatore… io provo compassione per gli ignoranti, non posso
biasimarli. Gli
mollo un pugno violento allo stomaco ma non ottengo l’effetto
sperato, anzi il
mio pugno rimbalza su quella pelle gommosa. –Ma che
diav…- non faccio in tempo
a imprecare che vengo sbalzato via da un pugno violento del mostro. Mi
rialzo
da alcuni detriti di strada su cui sono finito in seguito al pugno.
–Maledizione, non vuoi redimerti? Bene!- Mi alzo in piedi
mentre il mio corpo
subisce una mutazione diversa dalla prima volta. Ho il viso
più lupesco e le
zanne più pronunciate, i miei capelli si allungano e si
rizzano a mo’ di
porcospino la mia trasformazione è incompleta
perché non è ancora notte ma
aumento la mia forza e l’agilità… le
mie mani sono artigliate al punto giusto,
ghigno a bassa voce e scatto per il secondo round! La mia mente
è concentrata
solamente sul mostro e nient’altro… le mie
artigliate sono precise e veloci,
gli squarcio la pancia, afferro gli intestini del mostro e li strappo
via. Non
provo più umanità solo puro istinto animale. Il
mostro indietreggia ma io non
lo lascio scappare anzi gli azzanno la gola per ucciderlo
velocemente… a
differenza di altri provo pietà per le mie vittime e non
traggo piacere
nell’ucciderle. Il mostro chiamato Hyde muore agonizzante.
–Possa la tua anima trovare la pace
attraverso la pietà di Dio che prova verso di te, Amen!-
Dico. Scendo dal tetto
e durante la discesa perdo la mutazione. Devo ritrovare Yumie e
comunicarle
della buona riuscita della missione. Come diavolo faccio a trovarla?
Beh,
presumendo che si trova ancora a Whitechapel…
dico che parto da lì. Velocemente
però! La notte è
prossima e non so se riuscirò a restare umano per un bel
po’. Decido di usare i
miei poteri di licantropo per arrivare subito ai bassifondi di Londra.
Uhm…
inizio ad annusare l’aria per sentire il profumo di Yumie.
Mmm… trovata. Un
lampo di preoccupazione passa nei miei occhi, sento un odore
malvagio… che sta
succedendo? In pochi salti, sono arrivato alla strada dove ho sentito
l’odore
di Yumie… chi diavolo è mai quello? Una figura
alta e atletica con un lungo
drappo bianco che gli copre le spalle e una cinta di cuoio rosso gli
stringe il
girovita sembra, un cittadino dell’antica Roma. Ha i capelli
biondi con alcune
strisce nere ai lati. È di spalle e oltre a lui vedo Yumie a
terra con un
braccio ferito e la katana a qualche centimetro da lei. Lei mi vede e
le faccio
l’occhiolino. Alzo lo sguardo e vedo la luna piena. Non
vorrei farlo ma lo
sento… per sconfiggere quel tipo devo
trasformarmi… anche se sento un dolore
allucinante alla testa e alle ossa. Voi pensate che la trasformazione
sia una
cosa figa, eh? Beh, avete ragione. Ma avete mai provato a trasformarvi?
No,
ovviamente no. Quanto sentite una persona gridare mentre si trasforma
in lupo
pensate che è per fare scena, no? No, infatti, provano
dolore fisico per la
crescita sproporzionata delle ossa e della crescita dei peli.
Pensate… se la
mutazione avvenisse in modo errato? Mi sentirei deforme e debole,
questo è un
rischio che non va sottovalutato! Ad ogni modo, non credo che ve ne
importi
tanto. La mutazione è completa. Salto giù dal
palazzo e atterro con un tonfo
molto forte che crea anche delle crepe sul marciapiede.
Eccoci
alla fine, spero che il personaggio di Leonard inizi a incuriosirvi. Il
prossimo capitolo si avrà fra un paio di settimane. Alla
prossima!