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Autore: scilla_95    05/08/2012    4 recensioni
Questa è una Song-Fic( la canzone è di Tiziano Ferro) ambientata nel lasso di tempo in cui Bulma e Vegeta si sono lasciati..
B'hè non dico altro Buona lettura..
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.D.A  Prima che cominciate a leggere volevo solo dirvi che le parti scritte in arancione è quando parla Vegeta mentre le parti in rosa è quando parla    Bulma.
Buona lettura.

 
Un po' mi manca l'aria che tirava 

O semplicemente la tua bianca schiena..nananana 
 

 

Sono qui da due mesi, da solo.

Ho dovuto fare questa scelta per diventare più forte e questo lo sai bene.

Non rimpiango la mia scelta ma devo ammettere che un po mi manca sentire le tue urla, i tuoi silenzi, la tua schiena illuminata dai raggi della luna nelle notti in qui ti svegliavi per vedere se ero ancora li con te.

 

E quell'orologio non girava 
Stava fermo sempre da mattina a sera. 
come me lui ti fissava 
 

Tu stavi sempre lì, in quel laboratorio, ad aggiustare mille cose.

E solo in quel momento della sera, quando rientravo dai miei allenamenti, mi fermavo a fissarti, mentre dormivi, insieme a tutte le altre cianfrusaglie.

 

io non piango mai per te 
Non farò niente di simile...nononono 
Si, lo ammetto, un po' ti penso 
Ma mi scanso 
Non mi tocchi più 

 

Si, è vero, mi manchi e tutte le sere penso a te ma, orgoglioso come sono, non piangerò MAI per te è una cosa che mi hanno proibito sin dalla nascita.

Ma ora sono lontano da te e non sento più le tue morbide mani.

 

Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare 
E credere di stare bene quando è inverno e te 
Togli le tue mani calde 
Non mi abbracci e mi ripeti che son grande, 

mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana 
 

Sono passati due mesi da quando sei partito e ormai penso sia inutile sperare in un tuo ritorno.
Credevo che eravamo destinati a stare insieme e te lo ripetevo sempre in quei momenti rari in qui mi abbracciavi ma tu mi scansavi e mi dicevi che erano cose da insulsi terrestri e che avevi altro da fare.


Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale 
Che anche se non valgo niente perlomeno a te 
Ti permetto di sognare 
E se hai voglia, di lasciarti camminare 

 

Camminando per strada vedo casa, libri, auto, fogli di giornale ma in tutto questo rivedo te.

So di non valere un gran che ma spero che almeno te mi pensi un po.

Ti permettevo di entrare nel mio letto e dormire con me.

Sembra stano ma riuscivo a farti venire in giro per il centro commerciale.

 

Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare 
Ma vuoi dirmi come questo può finire? 
Non me lo so spiegare 
Io non me lo so spiegare 

 

Quanto vorrei rivederti, abbracciarti, baciarti ma non posso.

Non vorrei disturbare i tuoi allenamenti.

Adesso non ci sei, proprio ora che io, anzi noi, si io e tuo figlio, abbiamo bisogno di te.

Come può finire adesso tutto questo? io..io me lo so spiegare.

 

La notte fonda e la luna piena 
Ci offrivano da dono solo l'atmosfera 
Ma l'amavo e l'amo ancora 

 


Ricordo ancora quella sera in qui rientrai a notte fonda.

Fuori c'era la luna piena e ti illuminava attraverso quelle lastre di vetro.

Per te quella luna offriva solo l'atmosfera mentre per me significava qualcosa di più.

Per questo quella notte ti ho amata e adesso capisco che ti amo ancora.

 

Ogni dettaglio è aria che mi manca 
E se sto così..sarà la primavera.. 
Ma non regge più la scusa... 

 

Ripenso ancora a te e ogni tuo dettaglio è aria che mi manca.

Ma a cosa sto pensando? Non devo distrarmi..se sto così è solo colpa per i troppi allenamenti che mi fanno uscire di senno.

No ormai questa scusa non regge più...

 

Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare 
E credere di stare bene quando è inverno e te 
Togli le tue mani calde 
Non mi abbracci e mi ripeti che son grande, 
mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana 

 

 

Quanto erano inutile le tue chiacchiere ma per fortuna riuscivo sempre a zittirti con un semplice bacio.

Ora credo di stare bene lontano da te ma invece...è la prima volta che provo paura.

La paura che quando ritornerò tu non potrai più essere mia

Ho paura che non mi abbraccerai ricordandomi che ti ho lasciata sola, anzi che vi ho lasciati soli.

 

Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale 
Che anche se non valgo niente perlomeno a te 
Ti permetto di sognare 
E se hai voglia, di lasciarti camminare 
Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare 
Ma vuoi dirmi come questo può finire?

 

Camminando per i pianeti vedo di tutto e in tutto rivedo te.

Sono un Principe ma ormai non valgo un gran che ma spero che almeno per te io valga qualcosa.

Ti permettevo di entrare nel mio letto e dormire con me.

Non so come tu abbia fatto ma ti ho lasciato camminare affianco a me per quello stupido centro commerciale.


Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare 
Ma vuoi dirmi come questo può finire?

Io non me lo so spiegare

 

 

 Quando ti vedevo lavorare non venivo da te ma non perché non volessi ma non volevo semplicemente disturbarti.

Ora sei lontana da me e mi chiedo come tutto quello che ho provato può finire così.

Ora che ho provato amore, ora che sono padre.

Vuoi dirmi come questo può finire?

Perché io non me lo so spiegare
 

 
   
 
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