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Autore: 31luglio    05/08/2012    3 recensioni
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Solo buio.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Capitolo diciassette - Better than Selena.

La rossa guardò Justin incredula. Gliel'aveva chiesto davvero? Il cuore, nel petto, le batteva come un tamburo. In altre circostanze, avrebbe accettato subito. Ora però, con i bambini che erano piccolissimi... avrebbe dovuto senz'altro pensarci a fondo. E se gli avesse rovinato la carriera? Sicuramente, i media l'avrebbero attaccato, per essere diventato padre così giovane. Però avrebbe potuto tenerlo lontano da Selena, no?

Il biondo la baciò dolcemente, come per calmarla. «Hey, puoi decidere tu. Non ti obbligo, okay? Rispetterò qualsiasi tua decisione».

«Io non lo so... Non avremmo una casa fissa, Avery e Drew crescerebbero in giro per il mondo. Hanno bisogno di stabilità...».

«Se non vuoi venire, è okay. Davvero. Ma lascia che ti dica una cosa: non girerò sempre, poi si tratta solo di questo tour. Magari, per i prossimi anni, troveremo una casa negli Stati Uniti e voi starete lì, andranno a scuola e io farò tour a spezzoni, in modo da essere presente».

«Davvero?».

«Certo che sì, piccola». La abbracciò.

«Quando sarebbe la partenza?».

«Ecco... praticamente stanotte. Ma, hey!, ti aiuterò io e pagherò io, davvero. Qualsiasi cosa, lo prometto».

La ragazza lo guardò incerta, poi cedette. Lui era stato così convincente... Trascorsero il pomeriggio a fare valigie ed impacchettare culle e materiale per i gemelli, ma non prima di aver avvertito amici e famigliari di Ronnie. I signori Anderson non si erano mostrati molto entusiasti, si vedeva che erano diffidenti. In realtà, nessuna delle persone a cui l'avevano detto era stata del tutto felice, ma era comprensibile: avevano aiutato la rossa durante la gravidanza, mentre lui non c'era, ed ora che erano nati partiva con lui.

La notte seguente, verso le tre, i due, insieme ai gemelli, erano già in aeroporto. Con loro, c'erano i genitori della ragazza, Leah, Louis, i Beadles, Chaz e Ryan. Justin aveva fatto già una ventina di autografi ed altrettante foto, ed aveva risposto a molte domande delle sue fan riguardo a Ronnie ed Avery e Drew.

Salirono sulla prima classe dell'aereo un'ora più tardi, diretti a Los Angeles, prossima tappa del tour. Il biondo si sarebbe esibito quella sera allo Staples Center davanti a ventimila persone. Sapeva che il suo manager si sarebbe infuriato, quando sarebbe venuto a sapere della sua nuova famiglia, anche se non l'avrebbe mostrato davanti alla ragazza. Con calma, si sarebbe anche abituato alla nuova situazione. E alle nuove telefonate che richiedevano interviste, sia con Ronnie, che con Justin.

Atterrarono quattro ore e mezzo più tardi. Il volo era trascorso velocemente e con tranquillità; i gemelli avevano dormito tutto il tempo e continuarono anche dopo l'atterraggio.

Il biondo lasciò la ragazza e i bambini nella loro stanza dell'hotel, mentre lui andò a parlare con il suo manager e sua madre. Ronnie si era appena addormentata, quando Avery cominciò a piangere, svegliando suo fratello, che la seguì a ruota. La rossa allattò prima una, poi l'altro, e successivamente cambiò loro il pannolino, quindi li rimise nelle rispettive culle e si infilò a letto, riuscendo finalmente a dormire.

Venne svegliata dodici ore più tardi dal suo ragazzo. «Dobbiamo iniziare a prepararci, piccola», le sussurrò. Lei si alzò a sedere, si stropicciò gli occhi e andò a fare una doccia, poi lasciò che la facesse Justin. Indossò un paio di skinny jeans, una canottiera bianca con scritto in rosso 'I only date super heroes' e un paio di Vans rosse. Estrasse dall'armadio della camera anche una felpa rossa con disegnata la faccia di un uccellino di Angry Birds, nel caso avesse avuto freddo. Poi si mise al collo una collana con scritto in oro bianco il nome del biondo e si truccò con un po' di eyeliner e di mascara. Infine, si asciugò i capelli ed aspettò che Justin fosse pronto.

Lui indossò un paio di jeans, una maglietta grigia e un paio di Supra, ma riuscì comunque ad essere pronto dopo Ronnie. Mentre lui si preparava, lei era riuscita anche a preparare una borsa e metterci dentro pannolini e vestitini di ricambio.

Arrivarono all'arena verso le cinque e mezzo del pomeriggio; lui iniziò subito il sound-check, mentre lei cominciò a fare conoscenza con Scooter, il manager di Justin, ed il resto del suo staff. Aveva lasciato, dopo essere stata implorata, i gemelli a Pattie.

Il concerto iniziò verso le otto: lo Staples Center era pieno e Justin esaltato. I bambini riuscirono a dormire, uno in braccio a Ronnie e l'altro alla madre del biondo, per tutto il concerto nonostante il rumore.

Arrivarono all'hotel solamente dopo l'una, quella notte; tra il concerto e gli autografi, il tempo era volato. Avery e Drew si erano svegliati dopo la fine dell'esibizione del padre, per mangiare ed essere cambiati, poi erano tornati a dormire. Ronnie sorrise: dormivano sempre. Quanto avrebbe dato per essere uno di loro.

«Ronnie!», si sentì chiamare, durante gli autografi. «Vieni qui, dai!».

Lei guardò Justin incerta. Sarebbe dovuta andare dalle fan, con i piccoli in braccio? Ma anche no, volendo. «No!».

«Per favore, su, non gli succederà nulla!».

«No...».

«Ronnie, Ronnie, Ronnie!», intonarono le fans del biondo, perciò lei si vide costretta a raggiungere il suo ragazzo. Si avviò verso di lui con un sorriso timido sul viso. Salutò con un cenno tutte le Beliebers, poiché aveva le mani occupate a tenere i gemelli. Subito dopo, Pattie le portò la carrozzina doppia.

«Ronnie!», la chiamò una fan. Lei si diresse verso la ragazza, sorridendo. «Da quanto conosci Justin?».

«Da quando avevo tre anni. Lui ne aveva quattro».

«E da quanto state insieme?».

«Circa... circa dieci mesi».

«E loro sono...», iniziò, alludendo ai bambini.

«Sì, miei figli...».

«Anche suoi?».

Ronnie guardò il ragazzo, a una decina di metri da lei. Lui le sorrise, annuendo. «Sì».

«E quanto hanno?».

«Due giorni».

«Sono bellissimi».

«Grazie. Spero che non mi giudichiate perché li ho avuti così presto».

«Oh, io no. Nei prossimi giorni, però, saremo divise in due gruppi, noi Beliebers: le pro e le contro te, loro, voi. Sarà difficile, ma mi sembri una ragazza forte. Lo supererai».

«Lo spero tanto, sai?».

«Sarai sempre meglio di Selena».





























































































































ayeeee, babes!
sinceramente, odio questo capitolo.
sono ispirata dall'altra ff, a dirla tutta.
quindi, direi che questa finirà presto.
molto molto molto presto.
vabbè, ditemi che ne pensate.
anyway, thank you ssso much per le cinque recensioni.
love,
andreah.

   
 
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