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Autore: Sarasvathi    05/08/2012    1 recensioni
Come dice il titolo l'amore è acqua e muta facilmente...non è possibile dire di amare una persona davvero se prima non si capisce chi si è veramente e chi ti sta davanti...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mille grazie a Ele_vislove per la recensione (scusa se ho interrotto così lo scorso capitolo e mille grazie per tutti i complimenti *inchino*); ringrazio anche chi continua a leggere *inchino di nuovo*
 
Daehyun si girò verso Youngjae: “Ti sono cadute le bacchette”
 
Youngjae sospirò a bocca aperta verso il suo ragazzo, che gli chiese “Che è successo?”
 
Jongup guardò Youngjae e Youngjae Jongup: entrambi si stavano chiedendo se non si erano solo immaginati Zelo che prima aveva sorriso e poi si era leccato le labbra verso Daehyun e che il più grande sembrava anche divertito.
 
Zelo tese le labbra fino a creare qualcosa simile a un sorriso e guardò tutti i suoi compagni uno alla volta e quando infine, guardò verso Bang, aprì i suoi grandi occhi e si voltò di nuovo verso Daehyun, fissandolo, ma non poté dirgli che gli piaceva tanto stare accanto al leader, non poteva guardare Daehyun e leccarsi le labbra come lui gli aveva detto di fare: Jongup e Youngjae avevano gli occhi su di lui.
Ritornò a fissare il proprio piatto e quando si accorse che anche gli altri erano ritornati a mangiare, si alzò e disse a Daehyun con gli occhi di seguirlo.
 
Daehyun si alzò pochi secondi dopo Zelo, ma Youngjae lo trattenne “Do…dove vai?”
“Ho finito di mangiare, vado in stanza. Tu fai con calma”
Youngjae aggrottò le sopracciglia “Con. Calma. Hai detto?”
“Sì, perché?”
Youngjae rimase immobile, la sua mano stringeva quella di Daehyun. “Anch’io ho finito di mangiare” disse in fretta “Andiamo insieme nella tua stanza”
Daehyun mostrò un debole sorriso al suo ragazzo e i due salirono al piano superiore.
 
Quando Youngjae e Daehyun se ne furono andati, Bang alzò il viso dal piatto e, stretti gli occhi, si voltò verso Jongup “Spiegami cosa cazzo è appena successo”
Jongup mandò giù il boccone che aveva in bocca e, voltatosi verso il leader, con aria innocente, alzò le spalle “Non ne ho la più pallida idea”
“Ma se avevi la bocca spalancata” si intromise Himchan.
“Ah, quello…è che Zelo stava fissando con insistenza Daehyun, poi gli aveva sorriso e si era leccato le labbra e Daehyun…”
“Zelo cosa?” chiese Bang.
Jongup non rispose.
“Ecco perché a Youngjae sono cadute le bacchette” si mise a ridere Himchan
Jongup gli diede un calcio da sotto il tavolo.
“Ahia! Perché l’hai fatto?”
Jongup si voltò verso Bang “Ma voi due non vi siete chiariti?”
Bang avvampò “Ecco…più o meno…mi sono un po’ sfuggite…le…cose di mano….”
“Ma gli hai detto quello che provi per lui?”
“Più…più o meno…ma ora basta parlare di questo, insomma, finiamo di mangiare!”
Jongup si alzò e uscì nel giardinetto interno.
“E qui dobbiamo alzare tutto noi?” urlò Bang mentre guardava il ragazzo andarsene, poi alla sua destra vide Himchan: gli rivolse una smorfia indecifrabile e si voltò verso le scale.
 
Zelo stava aspettando Daehyun nella sua stanza e, mentre lo aspettava cominciò a frugare in qua e in là: amava controllare le stanze dei suoi compagni, perché molte volte erano più sincere delle loro parole.
Era entrato diverse volte dentro quella stanza, ma mai da solo e mai l’aveva ispezionata; Daehyun era un ragazzo apparentemente ordinato: a prima vista la sua stanza sembrava perfetta, ma se si guardava con attenzione, i libri erano posati senza una logica, se aprivi il suo armadio i vestiti erano buttati alla rinfusa, insomma, un falso ordinato.
Si sedette sul ciglio del letto di Daehyun e cominciò a canticchiare, in attesa del proprietario di quell’ ordinato disordine.
 
“Cosa stavate facendo tu e Zelo a tavola?” chiese insistente Youngjae mentre salivano le scale
“Di che parli?”
“Di che parlo? Mi prendi in giro?”
“No, sul serio non capisco a cosa tu ti riferisca”
Il più piccolo prese per le spalle Daehyun e imitò quello che Zelo aveva fatto a tavola e il compagno sorrise “Aaah…quello…non è importante, non c’entri”
Youngjae s’immusonì. E se ora, entrando nella stanza di Daehyun trovo Zelo? Non è che lui ci vuole provare? Anche se mi sembra improbabile data la reazione che ha avuto quanto io e Daehyun abbiamo detto che stavamo ins…
Si fermò sul gradino.
Non è che ha reagito così perché gli piace Daehyun?
Vide che il suo ragazzo era già all’ultimo scalino. Corse per raggiungerlo e lo prese per mano.
“Perché mi prendi per mano?”
“Beh, non posso? Sei il mio ragazzo, giusto?”
Daehyun non rispose e mano nella mano entrarono nella sua stanza.
 
“Daehyun! Finalmente sei venuto, non ce la facevo più a stare da so…oh, Youngjae?”
“Che ci fa dentro la tua stanza? Ora non ripetermi che quello che ho visto a tavola era ‘niente di importante’! L’hai anche seguito quando si è alzato da tavola! Allora forse quando abbiamo litigato le mie parole non erano poi così sbagliate…”
“Youngjae, non fare il bambino! Io e Zelo dobbiamo parlare di una cosa importante, e per ora non possiamo parlartene…non possiamo parlarne con nessuno”
“Se è questo che volete. Divertitevi pure!” e uscì sbattendo la porta.
“Scusa Daehyun…forse non dovevo entrare nella tua stanza…”
“Non ti preoccupare, con lui risolverò più tardi e comunque stare un po’ lontani mi aiuterà a riflettere…anch’io ho i miei problemi esistenziali…comunque…se non ho capito male a tavola, Bang ti piace almeno un pochino”
Jun annuì “Ma non so come comportarmi…come mi devo comportare, visto che mi piace un maschio? Insomma… tu stai con Youngjae e volevo sapere se potevi aiutarmi…se chiedo troppo dimmelo”
Daehyun scosse il capo.
“Hai detto che tu e Bang vi siete baciati e se non ho capito male siete andati anche un po’ oltre al bacio”
“Sì” arrossì il maknae.
“Comunque dobbiamo capire perché l’hai spostato all’improvviso…forse…non ti aspettavi che ti sarebbe piaciuto quel genere di contatto con lui?”
“Può darsi” sbuffò Zelo.
“Credo che dovresti andare da lui e spiegargli che è stato tutto un malinteso”
“Ma se quando rifacciamo certe cose…se lo caccio via di nuovo?”
“Non lo so…dovresti chiedergli di andarci piano, così magari se ti abitui un po’ alla volta…”
“Dici che dovrei andare a chiedergli scusa?”
“Mi sembra il minimo” disse Daehyun con tono quasi stanco.
 
Quando Jongup rientrò nella sua stanza notò subito che sul suo cuscino c’era sopra qualcosa che lui non aveva messo. Si avvicinò.
Ranuncoli. Ma che carini. Chi li ha portati qui?
Uscì dalla stanza per vedere se qualcuno era lì fuori  e gli stava per dire “Ah, se hai trovato dei fiori li ho messi per sbaglio” oppure “Quei fiori sono per te”; ma fuori non c’era nessuno.
Scese di corsa in cucina, prese un bicchiere e lo riempì d’acqua, poi lo portò in camera sua e vi mise dentro i ranuncoli.
Chiunque sia stato è stato davvero gentile…mi sento quasi una ragazzina che viene corteggiata…no, aspetta, perché faccio certi pensieri?
Mise i fiori dove poteva sempre vederli e cominciò a fissarli con un sorriso serafico: Bang non aveva mai fatto nulla di simile per lui e di sicuro non avrebbe iniziato ora che non stavano più insieme…non riesco a capire chi sia stato, ma è stato troppo carino e anche se li ha raccolti chi sa dove, li ha regalati a me. Anche se era solo perché non sapeva dove metterli…ora sono miei e li considero un regalo.
 
Il mattino seguente, Zelo, puntuale come sempre, si svegliò molto presto e decise che sarebbe stato chiuso in stanza fino a che non avesse deciso come affrontare Bang e come chiedergli scusa.
Dopo circa mezz’ora che si girava e rigirava nel letto, nella speranza che qualche idea potesse farsi strada in quella sua testolina, sentì bussare.
“Zelo, sono Yongguk. Posso entrare?”
Zelo si alzò di colpo. Cosa faccio? Cosa faccio? Se non lo faccio entrare le cose potrebbero farsi più complicate…cosa faccio? Cosa…
“Zelo…scusa per ieri” sospirò Band da dietro la porta.
Apro.
Bang non pensava che Zelo gli avrebbe aperto la porta. “Posso entrare?”
Zelo si spostò dalla porta e annuì. “Puoi…puoi sederti dove vuoi”
“Ah, grazie e scusa se sono venuto così presto a parlarti. È che tempo fa mi avevi detto che ti svegliavi sempre col gallo, così ho pensato che anche oggi ti saresti svegliato presto…”
“Sì, non ti preoccupare: era da un po’ che ero sveglio”
Visto che Bang si era seduto sulla sedia, Zelo ritornò al suo amato letto; i due si fissarono in silenzio.
Fu Zelo a parlare “Scusa per l’altro giorno…non volevo spingerti via. Non so cosa mi abbia preso”
“Forse non dovevo subito fare certe cose…insomma quella mattina avevi sentito così tante cose e forse io ti ho solo confuso di più e forse è solo per questo che mi hai lasciato baciarti e…non ti biasimo se ora mi vieni a dire che non ti piaccio. Voglio però che tu ti imprima bene in testa le parole che sto per dirti: Saranghae
Zelo sentì il cuore accelerare e vide Band avvicinarsi a lui.
“Se non mi vuoi…se non provi neanche un po’ ciò che provo io, ti prego di allontanarmi come hai fatto ieri”
Fu magico. Più magico della prima volta che si erano baciati: gli piacque la dolcezza di quel bacio e, staccatosi dal più grande arrossì “Joaheyo”e si buttò sulle sue labbra; quando però le mani del più grande cominciarono ad accarezzargli i capelli, lui lo spinse lontano, inconsciamente.
Bang sembrava seccato.
 “Scusa, hyung
“Zelo, mi stai prendendo in giro? Mi spieghi che ti prende? Mi dici che ti piaccio e poi mi cacci via? A che gioco stai giocando?” e detto ciò uscì dalla stanza e scese in cucina, dove Jongup stava bevendo una delle sue interminabili tazze di the.
 
Perché di nuovo? E questa volta solo perché mi ha toccato i capelli…mi piace, sì…almeno un pochino mi piace. Allora perché appena mi ha toccato i capelli…devo andare da Daehyun.
 
Youngjae si svegliò prima del solito: che cosa gli nascondevano Zelo e Daehyun? Inoltra da quando lui e il suo ragazzo avevano fatto pace, l’avevano fatto solo una volta e Youngjae cominciava a sentire la mancanza del corpo del suo ragazzo.
Indossò le prime cose che trovò e si diresse nella stanza di Daehyun; quando fu a pochi passi da quella, vide la porta di Zelo aprirsi e il maknae entrare nella stanza accanto. Ma tu guarda…persino la mattina presto ha bisogno di parlare col mio Daehyunnie? Allora gli piace davvero, ecco perché quel giorno ha reagito in modo così…omo*, e se Daehyun si stancasse di me? Se preferisce Zelo…cosa faccio?
Camminò fino alla porta di Daehyun e posò l’orecchio su di essa per sentire cosa stava succedendo all’interno della stanza.
 
“È the nero” sorrise Jongup, vedendo che Bang stava fissando la sua tazza, come ai vecchi tempi, cercando di indovinare quale the Jongup stesse bevendo; a volte cominciava ad annusare la tazza a occhi chiusi…
“Ti prego di non elencarmi tutti i benefici di quel the” lo ammonì subito Bang.
Jongup alzò le spalle “Ne vuoi una tazza? Sembri arrabbiato e il the nero forse ti calma un po’…ma c’entra Zelo con questo pessimo umore?”
Il grande sospirò e chiese accigliato “Dammi una tazza di quello che stai bevendo…sembri un hippie che ha portato la pace in tutto il mondo…non so se sia un beneficio di quello che bevi, ma se così fosse mi farebbe bene”
Si sedettero uno di fronte all’altro e bevvero in silenzio.
“Che cosa ha combinato Zelo?” chiese all’improvviso Jongup
“Non lo capisco”
“In che senso?”
“Non so se vuoi che te ne parli…non vorrei vederti triste”
Jongup scosse la testa “Non ti preoccupare per me: ti ho già detto che ho rinunciato a te, anzi, se hai bisogno di aiuto puoi chiedere a me…comunque vai pure avanti”
“Ecco…ieri ci siamo baciati e poi sono andato un po’ oltre…e mi ha spinto via all’improvviso. Io pensavo gli stesse piacendo. Comunque prima sono andato a chiedergli scusa e gli ho detto che lo amo e che se non provava niente per me, di allontanarmi come aveva fatto ieri”
“Ok, quindi dove sta il problema? Ti ha rifiutato?”
“Sai Jongup, hai il brutto vizio di interrompere la gente!”
“Scusa”
“Va beh…allora l’ho baciato e lui si è staccato un momento e mi ha detto ‘mi piaci’, quindi mi ha baciato e appeno ho messo le mani sui suoi capelli ha rifatto quello che aveva fatto il giorno prima…”
“Forse ha paura di essere toccato perché gli potrebbe piacere e dentro di sé rifiuta questo desiderio di avere un certo rapporto con te…non dovevi arrabbiarti così tanto: potevi arrivarci da solo a questa conclusione…”
Bang lo guardò male “Finisci il tuo stupido the!” gli urlò contro.
 
Zelo entrò nella stanza di Daehyun senza bussare e solo quando si chiuse la porta alle spalle pensò che forse Daehyun stava dormendo con Youngjae e si bloccò; quando vide che Daehyun era solo nel suo letto tirò un sospiro di sollievo.
Stava ancora dormendo, allora Zelo si avvicinò piano piano a lui e lo scosse per la spalla “Daehyun…scusa se ti disturbo, ma…”
Daehyun aprì le braccia e strinse a sé il corpo di Zelo e con voce impastata disse “Buongiorno amore mio…vuoi entrare dentro le coperte?”
Zelo lo spinse “Che…che stai facendo? Amore? Dentro le coperte?” urlò Zelo.
“Youngjae, che hai? Perché mi hai spinto via? Sei ancora arrabbiato per ieri? Guarda che io e Zelo non abbiamo fatto niente…” piagnucolò Daehyun.
Zelo si avvicinò di nuovo al letto, portò le mani sugli occhi del grande e gli aprì le palpebre “Ti sembro forse Youngjae?”
Daehyun non capì bene cosa stesse succedendo, né perché Youngjae…oh, no aspetta…da quando Youngjae è così magro e alto…
Zelo tolse le mani dai suoi occhi.
Daehyun aprì gli occhi “Ma sei tu, Zelo? Che ci fai qui alle…” prese in mano la sveglia “Alle otto del mattino? Guarda che dobbiamo andare in sala prove alle dieci…”
“Lo so, ma non ti ho svegliato perché dobbiamo andare a provare”
“Allora perché sei qui?”
“L’ho rifatto” disse e i suoi occhi s’inumidirono
“L’hai rifatto? Cosa?”
“Ho spinto di nuovo Bang…mi ha solo toccato i capelli…av…avevamo fatto pace…” piagnucolò.
Daehyun sbadigliò, poi disse a Zelo di avvicinarsi e lo abbracciò, ma quando lo fece Zelo lo spinse via.
“Oh!” esclamò il piccolo “L’ho fatto di nuovo…scusa Daehyun…”
“Scusa, ma sei sempre stato così?”
Jun scosse la testa “Da quando ho spinto ieri Bang…”
“Ora rifiuti qualsiasi contatto?”
“Non lo so…come faccio se è così?”
“Abbiamo molto lavoro da fare: devo fare in modo che tu non respinga più le persone quando ti toccano…eh…la giornata è appena iniziata, ma mi sento già uno straccio…e ora esci, ho ancora sonno…svegliatemi tra un’ora…”
Hyung…
Ma Daehyun sembrava di nuovo nel mondo dei sogni.
Zelo aprì la porta e due corpi si accasciarono ai suoi piedi.
 
“Youngjaeee” urlò Himchan da lontano sospettoso “Che ci faaaaaiii l…” si fermò: Youngjae gli aveva fatto segno di tacere; Himchan si era avvicinato e gli aveva chiesto il un orecchio “Che ci fai davanti alla porta di Daehyun? Ti ha chiuso fuori?” e sorrise.
“Stai zitto, e non alitarmi in un orecchio! E poi non mi ha chiuso fuori”
“Allora perché non entri?”
“Taci, già è difficile sentire cosa dicono; se tu parli allora non sento più niente”
“Chi c’è dentro?”
“Zelo”
“Zelo? Ma è da solo?”
“Ma secondo te? C’è anche Daehyun e ora se non ti dispiace, vorrei sentire cosa sta succedendo” e appoggiò l’orecchio sinistro sulla porta.
“Posso sentire anch’io?” chiese Himchan
“Fai quello che vuoi, ma ti prego: stai zitto”
Allora anche Himchan appoggiò il proprio orecchio sulla porta e i due cercarono di capire cosa stesse succedendo dentro quella stanza.
“Ma non si sente niente” si lamentò Himchan “ah, no aspetta, sento dei passi, qualcuno sta venendo in qua”
“Ma che dici! non hai appena detto che non si sentiva niente?”
“Sì, ma i passi li ho sentiti”
“Certo che sei proprio un bel ti…oddio la porta sta cadendo”
 
Zelo era sia stupito che divertito: perché quei due erano dietro la porta? E dalla posizione che avevano stavano origliando; inoltre erano caduti come nei cartoni animati, la faccia per terra.
“Chi è?” si alzò Daehyun
“Il tuo ragazzo e Himchan stavano origliando” rispose Zelo
“Youngjae e Himchan?”
I due si alzarono lentamente, l’imbarazzo indescrivibile. Himchan prese la mano di Zelo “Noi due scendiamo!”
 
“Ma la smetti di portarmi via all’improvviso?” sbraitò Zelo
“Perché eri da Daehyun?”
“Che…che ti importa?”
“Ah, va beh…lasciamo stare”
Scesero le scale: in cucina Bang e Jongup stavano ridendo.
“E voi che avete da ridere?” chiese Himchan
Ma quei due non sembravano averlo sentito: Bang accarezzò i capelli di Jongup.
Bastardo, gli avevo detto di lasciare in pace Jongup…aspetta gli ho detto davvero di lasciare Jongup? No…gli ho detto che Jongup era MIO…oddio…e se ora stanno ridendo di me? Se Jongup ha capito che i fiorellini gialli sul suo cuscino glieli avevo messi io? Perché non penso mai prima di parlare?
 
“Youngjae…perché eri dietro la porta?”
“…”
“Perché non rispondi?”
“Tu…ti sei stancato di me?” chiese Youngjae con aria da cane bastonato
“Che vai blaterando? Perché dovrei essere stanco di te?”
“Perché…perché Zelo era qui dentro?”
“Perché doveva dirmi una cosa…”
“E io non posso sapere cosa vi siete detti?”
“No. E ora lasciami in pace”
“Vedi? Non mi vuoi più…Daehyunnie…mi manchi…”
“Mi dispiace, ma non mi va…”
“È da qualche giorno che mi dici che non ti va! Dimmi cosa c’è sotto! Mi stai tradendo con Zelo?”
“E se anche fosse?”
“Come?”
“Ma Youngjae, che ti prende? Perché reagisci così? Secondo te se ti tradissi con Zelo, ieri ti avrei portato nella mia stanza dove c’era lui?”
“Ma…”
“Ti prego, vattene e ritorna qui solo quando sarai ritornato in te”
 
 
*ho usato l’espressione ‘Omo’, che usano (non so se molto o poco, ma vedendo drama, l’ho sentito spesso usare…anche se in verità i giovani non lo usano quasi mai…solo i vecchi…va beh) in corea (e non so se anche in altri paesi); l’ho utilizzata perché è davvero divertente (come tutte le loro esclamazioni). Non ho messo l’asterisco anche per ‘Saranghae’ e per ‘Joaheyo’; comunque in caso non si fosse capito o non si conoscesse il significato delle due parole: la prima è ‘ti amo’ e la seconda ‘mi piaci’. Chiedo scusa a chiunque conosce bene il coreano se ho scritto male qualche parola…
 
Il titolo fa riferimento a:
-Himchan che vuole uccidere Jongup e Bang perché crede che lo stiano deridendo;
-Youngjae che vuole uccidere Zelo perché crede che voglia Daehyun
-Daehyun che non ne può più di un Youngjae così geloso
La canzone che ha ispirato il titolo è: ‘I’ll kill you’ degli X Japan http://www.youtube.com/watch?v=pjEqwNVy0B8 (ho scelto la versione live perché di solito preferisco i live perché è lì che si capisce quanto un gruppo o un cantante o uno strumentista vale...comunque ho preso questo video perché c’è anche Joker dopo I’ll kill you…buon ascolto)
  
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