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Autore: CreepyLullaby    05/08/2012    3 recensioni
E gli sportelli aperti. I fanali accesi dei passanti. Mentre ero sul letto a discutere sulla lunghezza delle e-mail perfette. Di quando mi scrivi amore e forse stavolta non lo perdi più il cellulare. Che il mio corpo è un fottuto campo minato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Come certe sere dove ti sentivo sulla pelle un po’ bagnata

Come certe sere dove ti sentivo sulla pelle un po’ bagnata.

Di quando al tramonto mi hai morso una spalla perché avevi fame o perché mi sarei ricordata più a lungo la forma del tuo sorriso.

Sono tornata in hotel, la notte, ma non faceva abbastanza caldo.

Mi hai guardato mentre scendevi le scale e io pensavo di bruciare insieme alla sabbia.

Ti ricordi quando mi hai chiesto dove mi dovevi portare? Che avevo i piedi freddi. Di quando guidavi scalzo. Che ti ho baciato le palpebre e ti ho disegnato i miei sogni sulle tue ciglia così mattiniere.

E gli sportelli aperti. I fanali accesi dei passanti.

Mentre ero sul letto a discutere sulla lunghezza delle e-mail perfette. Di quando mi scrivi amore e forse stavolta non lo perdi più il cellulare. Che il mio corpo è un fottuto campo minato. Ma le parole inizio a dimenticarle e manca ancora un mese. Forse due.

Ho inciso il tuo viso sulla sabbia ma era troppo asciutta e tirava un gran vento.

Quando mi parli della Spagna e io ti ci porterei sulle spalle così non smetti di sorridere quando mi saluti. Mentre ti dico di sognarmi e mi rispondi: sempre. E così non potrò più dormire.

 

   
 
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