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Autore: Allegra_    06/08/2012    3 recensioni
( Seguito di Mi Nena )
Nonostante fossero passati ben sei anni , tra le sue braccia continuavo a sentirmi la stessa ragazza di quella pista di pattinaggio , di quel giorno magico in cui c’eravamo baciati per la prima volta .
Ora tutto era diverso , adesso ero una donna , ma ogni volta che incontravo il suo sguardo solo nel quale riuscivo a perdermi , tornavo ad essere la sua bambina , perché fondamentalmente , era questo che ero .
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Marianella, Thiago
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Para Siempre Mia'
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Capitolo 17 : Abito Da Sposa Cercasi !!!

 

La dedica di questo cappitolo
va a Kevin,
l'unico ragazzo che io conosca
che ama i Teen Angels
e che scrive di loro,
 per questo è unico
e speciale.
Per lui e per tutte voi che
seguite questa storia e
mi sostenete sempre <3


Al contrario di tutti i normali pomeriggi d’estate, quel giorno le vie del centro di Buenos Aires erano affollatissime, tra turisti, artisti di strada in cerca di fortuna, e persone che come me, passeggiavano con la propria dolce metà guardando le vetrine dei negozi.

Ma volendo dirla tutta, quelle dolci coppiette e i loro acquisti giornalieri non avevano niente a che vedere con me e Thiago che camminavamo con espressioni tristi e malinconiche in volto, cercando disperatamente un abito bianco meno costoso possibile, per potercene tornare a casa e mettere fine a quell’incubo.

In effetti, la mia scelta poteva sembrare egoistica nei suoi confronti, ma quando avevo realizzato che avrei dovuto comprare quell’abito si o si, la prima persona a cui avevo pensato per starmi vicina era proprio lui.

Thiago mi stava dimostrando giorno per giorno sempre di più il suo amore per me, sopportando perfino di vedermi indaffarata ad organizzare le mie nozze con un altro uomo, ma standosene in silenzio perché consapevole che ero arrivata a tutto ciò solo per colpa sua.

Io però non ce l’avevo più con lui: tutta la rabbia che mi ribolliva dentro quando avevo scoperto il suo tradimento e l’odio che avevo provato per due anni nei suoi confronti erano svaniti appena l’avevo rivisto, cancellati in un attimo da un leggero contatto con il suo corpo, quel giorno di fine Giugno all’interno del bagno della discoteca La Luz Blanca.

Adesso l’unica cosa che mi rimaneva di quel tempo a me sembrato infinito passato senza lui al mio fianco, era il dubbio di sapere il motivo di quella notte passata con un’altra donna, il perché di quella che lui più volte aveva chiamato “reazione”.

Decisi che gliel’avrei chiesto, ma prima dovevo comprare quel maledetto abito per mettere fine alla tortura di vederlo con quel muso lungo kilometri mentre camminava al mio fianco.

Ancora immersa nei miei pensieri lanciai uno sguardo alla vetrina alla nostra destra e lo vidi.

Era lì, in bella vista, esposto nella vetrina con affianco il fatidico cartellino che ne indicava il prezzo, al quale però non feci caso, presa com’ero ad ammirarlo in tutta la sua bellezza.

- Ti piace ?? – mi domandò Thiago cercando di essere dolce, ma in quel momento era palese quanto non ci riuscisse.

- M’incanta – sorrisi prendendolo per mano e trascinandolo all’interno della boutique.

Una donna sull’ottantina se ne stava comodamente seduta davanti ad una scrivania sfogliando un album di vecchie foto in bianco e nero: era talmente presa dai suoi ricordi che non si accorse neppure della nostra presenza.

Thiago tossì fintamente per richiamare l’attenzione della proprietaria del negozio.

- Oh perdonatemi ragazzi,ma quando guardo le foto della mia gioventù tutto il resto lo dimentico !! – sorrise quella gentilmente, mandandomi alla mente le immagini di mia nonna.

L’ultima volta che l’avevo vista sorridere, o meglio che l’avevo vista in generale, era stato all’età di 11 anni, il giorno del mio compleanno, quando mi regalò il mio primo cellulare, un samsung vecchio modello che per me però era sacrosanto.

Adoravo nonna Felicitas, e dopo la sua morte per via di un brutto tumore, l’unica persona che mi era stata accanto era la madre di mio padre, l’altra nonna alla quale volevo ugualmente bene, ma che fino a quel momento non avevo mai considerato per quello che era realmente: dolce, premurosa, amorevole … nonna Justina.

Ora che ci pensavo meglio, avrei dovuto chiamarla per vedere se aveva ricevuto la partecipazione al matrimonio … l’avrei fatto appena tornata a casa, possibilmente con quell’abito bianco tra le mani.

- Allora ragazzi, quale abito volete vedere ??? – domandò cordialmente la signora facendomi sorridere: le persone anziane erano dolcissime, e quella donna ne era l’inconfutabile prova.

- Quello !! – indicai l’abito in vetrina che pochi minuti prima mi aveva abbagliato la vista.

La donna sorrise, poi mi lanciò uno sguardo compiaciuta prima di esclamare: - Hai buon gusto ragazza, quello è il mio preferito e di certo ti starà un incanto !! –

Si avviò verso il manichino al quale era appoggiato il vestito, lasciando me e Thiago da soli per qualche minuto.

- Resisti, lo provo e poi andiamo via. – gli dissi stringendogli la mano e tentando di tranquillizzarlo.

Le mie parole sembrarono addolcire i tratti del suo volto marcati, e far smettere per un attimo la sua mascella di essere così rigida.

- Fai con calma Mar, non voglio metterti fretta – mi accarezzò con le nocche della mano il viso facendo palesemente ricorso a tutta la sua calma interiore per non scoppiare in quel momento.

Mi faceva male vedere Thiago in quello stato, ma ormai non potevo farci niente: eravamo arrivati fin lì e dovevamo continuare, in un modo o nell’altro.

- Eccolo qui tesoro !!! – tornò sempre sorridente la donna con l’abito che avevo scelto in mano – Puoi provarlo lì !!! – mi indicò la cabina di prova con una mano, mentre con l’altra mi porgeva il vestito.

Lanciai uno sguardo a Thiago per rassicurarlo, o forse per rassicurare me stessa che ciò che stavo facendo non l’avrebbe ferito così tanto come pensavo.

- Non preoccuparti bellissima, ci penso io al tuo fidanzato !! – mi sorrise complice la donna, ed io allora mi allontanai all’interno della cabina senza ribattere.

                           ****************

Lungo poco sopra il ginocchio, stretto con una fascia sul seno, senza spalline, avvitato con del merletto bianco sulla vita, che scendeva con vari strati bianco latte … amavo quel vestito e per lo più mi calzava fantasticamente.

Il velo era corto e partiva da un diadema d’oro bianco che portavo in testa, tra i capelli liscissimi mori che scendevano dolci fino ai miei fianchi.

Mi contemplai allo specchio per un po’ contenta, prima di uscire fuori dal camerino.

Thiago e la proprietaria del negozio discutevano animatamente su non so cosa, tanto presi che non si accorsero della mia presenza, fino a quando non sbattei teatralmente un piede scalzo sul pavimento di parquet.

- Ah tesoro sei pronta !!! Mio Dio, sei una dea !!!! – esordì la donna entusiasta, battendo le mani contenta.

Thiago sorrise triste abbassando lo sguardo, mentre il sorriso che io avevo sul volto andava man mano scomparendo.

- Suvvia ragazzo !!! Non le dici neanche come sta !! ???- lo incitò la vecchietta dandogli un colpetto sul braccio.

Lui la guardò divertito prima di esclamare sforzando un sorriso: - Non ci sono parole, è semplicemente bellissima –

Il suo sguardo rivolto su di me era talmente intenso che non dubitai neanche per un secondo delle sue parole: conoscevo Thiago troppo bene, e non l’avevo mai sentito parlare con quell’intonazione così forte, vera … da uomo il quale era diventato.

Gli sorrisi sincera facendo sorridere a 32 denti – o almeno quelli che gli erano rimasti – la donna che ci guardava in estasi: chissà, forse le ricordavamo la sua storia con suo marito, o semplicemente l’incantava il modo in cui ci amavamo.

E succedeva anche a me: adoravo la maniera in cui io e Thiago, anche con un semplice sguardo, riuscivamo a trasmetterci tutti i sentimenti che provavamo.

- Tesoro, perché non provi anche queste ??? – la voce della vecchietta interruppe i miei pensieri – Sai, ti farebbe comodo qualche centimetro in più !! – sorrise porgendomi un paio di scarpe bianche con un altissimo tacco a spillo.

Thiago rise e per un momento, mentre rientravo in quella cabina enorme, pensai che le cose stessero andando finalmente per il verso giusto.

                            *************

Ma quando uscii dallo spogliatoio non trovai nuovamente i due ad aspettarmi sorridenti: Thiago era sparito, e la donna era ritornata a perdersi nel suo album dei ricordi.

- Mi scusi signora, dov’è finito il ragazzo che era qui ??? – le domandai gentilmente avvicinandomi alla scrivania dietro la quale era seduta.

La donna mi guardò sospirando, prima di indicare un punto al di fuori della boutique: - Appena sei rientrata nel camerino mi ha salutato velocemente e poi è uscito fuori di corsa. Era molto triste, credo dovresti andare a vedere. – mi sorrise complice, ma io ormai non la guardavo più: corsi al di fuori del negozio con la velocità che le mie scarpe scomodissime mi permettevano di avere, notando con dispiacere che il tempo meteorologico non era proprio dei migliori … aveva iniziato a piovere.

Cercai Thiago con lo sguardo per 10 minuti buoni, fino a quando scorsi in lontananza una figura maschile con le mani in volto, come a coprirsi gli occhi.

E allora capii: Thiago stava piangendo, piangeva per colpa mia, e solo in quel momento capii quanto dovesse lottare ogni giorno per stare con me, quanto potesse fargli male vedermi con addosso un vestito da sposa per andare all’altare con qualcuno che non fosse lui, e mi sentii come molte volte mi era capitato, uno schifo.

Mi avvicinai a lui e gli scostai le mani dal volto intrecciando le sue dita con le mie, facendo il modo che mi guardasse negli occhi.

- Perdonami amore mio – sussurrai sentendo le lacrime pungermi gli occhi – Perdonami per favore … - la prima lacrima iniziò a rigarmi il viso, mentre io facevo di tutto pur di rimandarla indietro.

Avevo pianto due anni per lui, ma mai, mai, avevo immaginato che anche lui potesse aver pianto per me.

- Perché Mar ?? – mi domandò con la voce totalmente rotta dalle lacrime – Perché mi dici che parlerai con lui e poi mi porti a comprare il tuo vestito da sposa ??? –

Vederlo stare male mi provocava un vuoto dentro: non ricordavo di essermi mai sentita così male e arrabbiata con me stessa.

- So di averti fatto del male Mar, ma adesso io mi sento morire, e vederti con un abito da sposa addosso che per giunta ti sta fantasticamente bene, mi fa stare ancora peggio – sospirò dolcemente guardandomi in modo così intenso che avrebbe potuto uccidermi.

- Io ti amo da morire, e se ti ho tradito due anni fa è stato solo per una reazione … - fece per continuare a parlare ma lo interruppi ormai stanca di sentirmi dire sempre la stessa cosa senza capire.

- Ma reazione a che cosa ???? – strillai completamente bagnata, in parte dalle lacrime, e per l’altra dalla pioggia che scendeva sempre più forte.

- Non fare finta di non saperlo !! – continuò alzando sempre di più la voce.

Non sapevo davvero dove volesse arrivare con quel discorso che ormai portava avanti da settimane, ma che non avevamo mai approfondito, troppo presi dalla foga dei vari momenti in cui era stato messo in mezzo.

- Non lo so Thiago, ti giuro che non so di cosa tu stia parlando !!!! – urlai sentendo un dolore lancinante alla gola, ma in quel momento poco mi importava se stavo per perdere la voce o altro, volevo solo capire.

- Come fai a non saperlo ??? Rama … - fece per parlare ma lo interruppi nuovamente.

- Che cavolo c’entra Rama ???? – le mie mani accompagnavano come sempre la mia voce in ogni sua emissione, anche se ormai era rotta dalle lacrime, dal mal di gola fortissimo appena scoperto e dal rumore delle gocce di pioggia che scendevano prepotenti sull’asfalto formando piccole pozzanghere.

- Davvero non lo sai ??? – stavolta il suo tono era più calmo, come se mi credesse, come se capisse che davvero non sapevo a che cosa stesse alludendo.

Feci segno di no con la testa e lui sembrò risvegliarsi da un sonno profondo, come se solo in quel momento avesse preso in considerazione un dettaglio che fino a poco prima aveva tralasciato.

- Vieni con me. – mi prese per il braccio provando a trascinarmi via da quel bagnato marciapiedi.

- Ma dove ??? E poi dimentichi che ho ancora questo – indicai il mio bellissimo abito ormai zuppo con un braccio – addosso.-

Thiago rise sonoramente facendomi sorridere: - Hai ragione, va a toglierlo, ti aspetto in macchina !! – mi sorrise andando verso la sua scintillante Mercedes SLK nera.

                         ***************

Una volta nel negozio mi scusai tante di quelle volte con la signora che ormai non ne ricordo più neanche il numero, e alla fine decisi di comprare il vestito nonostante fosse fradicio: una lavata, una stirata e sarebbe tornato come nuovo, la donna me l’aveva assicurato.

Salii in macchina con Thiago non sapendo dove avesse intenzione di andare, ma con un unico indizio … il mio migliore amico c’entrava qualcosa.

 

Piccolo Angolo Di Luce:

Hola !!! Ormai la dedica in cima a qualcuno è diventata ricorrente !!
Che ne pensate di questo cappy ??? 

A me personalmente piace molto, soprattutto la donna nel negozio mi sta simpaticissima, e la scena di Mar e Thiago sotto la pioggia con l’abito da sposa la trovo dolcissima !!

Come vedete il nostro caro Rama c’entra qualcosa con il tradimento di Thiago … ma in che modo ??

Tra poco arriverà la famosa spiegazione sul tradimento di Thiago che molte di voi aspettavano !!

Spero di ricevere molte recensioni.

Un bacino <3

   
 
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