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Autore: _Gackt_    19/02/2007    1 recensioni
"Eppure lei in precedenza era una sua nemica, come tutti gli umani. Lei che stava con quel mezzo demone, il quale lui odiava altrettanto."
Modificata e finalmente conclusa.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kagome, Sesshoumaru | Coppie: Kagome/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Come ho già anticipato nel riassunto, ripubblico questa mia fan fiction, che risale al 2004-2005!(Su manga.it la pubblicai nel 2005 >.<) Dopo anni ho deciso di riprenderla e continuarla. Ho modificato un po' i capitoli, unendoli e cercando di correggerla, impostarla meglio. Ringrazio tutti gli utenti che leggevano e quelli che avevano recensito Kagura, Lady_Eowyn, kagome84, ukkya, pink rose, gre, AYRILL, celina, Adelhait, FannyScarlet, Steuccia, cice, Indelebile. Anche a tutti gli utenti che l' avevano tra i preferiti!

Al nuovo recensore DeadMaster29 e a quelli che han mandato mail per farmi continuare, arigatou!

Mi dispiace di non aver più aggiornato al tempo. Non riuscivo proprio a scrivere >-< (Non che ora sia cambiato molto...) Ma questa volta l' ho conclusa!

Buona lettura a quelli che la seguivano e anche ai nuovi lettori! (Se ci saranno)

In corsivo sono i pensieri, in grassetto le battute. Per sicurezza metto rating arancione.

I fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti. Appartengono a Rumiko Takahashi.

 

Capitolo 1: Gli strani frutti

Era una bellissima giornata di primavera. Il sole splendeva nel cielo e soffiava una leggera e piacevole brezza. Sesshomaru era in viaggio con Rin e Jaken, il demone maggiore camminava lentamente non abbassando mai la guardia. In quei tempi sapeva benissimo che in quelle terre, ovunque c' erano spesso minacce da altri youkai. Per lui di certo non erano un problema, ma seppur non lo dimostrava apertamente, non voleva mettere in altri pericoli la piccola Rin. Durante il viaggio, se qualcuno si fosse avvicinato per attaccare, lui avrebbe protetto la bambina con tutte le sue forze. Aveva fatto una promessa a se stesso.

Jaken, l' assistente di Sesshomaru già stanco di camminare, ormai avanzava trascinandosi al suolo aiutandosi con il suo bastone e strisciava come se fosse un serpente. Invece Rin saltellava felice e alle volte si fermava per raccogliere i fiori che le piacevano tanto. -Signor Sesshomaru, questo posto è stupendo!- Disse la ragazzina con un' espressione luminosa fermandosi a raccogliere alcuni fiori colorati. Sesshomaru si fermò guardandosi attorno... "Questo è un luogo pericoloso..."

-Eh? Siamo finalmente arrivati?- mugugnò Jaken, restando sdraiato al suolo.

Il demone maggiore sentiva delle strane presenze non amichevoli... Prontamente avvisò la ragazzina. -Rin, fa attenzione! Non devi allontanarti così.- Lei tornò subito indietro e si aggrappò a lui.

-Padron Sesshomaru... Di me non si preoccupa?-

-Sta zitto Jaken! Da un demone come me queste terre non potrebbero essere violate...-

-Allora perché passiamo da qui?-

Sesshomaru non gli rispose e continuò ad avanzare con Rin, lasciando indietro Jaken che continuava a fare domande inutili. Che poi spaventato al pensiero di restare solo, con una corsa li raggiunse in un attimo. Passato quel luogo arrivarono in un prato immenso, Sesshomaru si accertò di aver oltrepassato definitivamente quel posto dalle strane presenze, lì c’ erano molti alberi e Rin notò che erano colmi di frutti. Corse e fermandosi sotto un albero esclamò contenta, come se avesse trovato un tesoro. -Signor Sesshomaru! Guardate quanti frutti su questi alberi!!!- Poi tentò di prenderne qualcuno, ma senza riuscirci. Allora Sesshomaru avvicinandosi l’ aiutò.

-Padron Sesshomaru ma cos…?- Jaken non finì la domanda che Sesshomaru gli tirò un frutto in testa mettendolo al tappeto.

-Grazieee!- Esclamò la ragazzina assaggiando uno di quei frutti. -Sono buonissimi!!!- Così dicendo, ne mangiò altri. Anche Sesshomaru aveva fame, ma non lo fece notare, poi quando Rin gliene offrì uno, siccome con lei non voleva essere scortese, allora anche lui assaggiò. Jaken ripresosi dalla botta, notò Sesshomaru mangiare quei frutti... "No, ma questi frutti non sono commestibili per un demone! Come è possibile che il signor Sesshomaru non se ne sia accorto di questo? ...Forse l’ aura di prima lo ha intontito?" Correndo verso di loro parlò preoccupato.

-Padron Sesshomaru, vi sentite bene?!-

-Certo Jaken! ...Cosa dovrei avere? Lo sai che sono resistente, mi ammalo raramente...-

Jaken si aspettò una pestata, invece Sesshomaru tranquillamente gli disse -Forza ora andiamo!-

"Che quei frutti stanno facendo effetto sul padrone? Non mi ha mai risposto così, è strano..." Dopo qualche passo, improvvisamente Sesshomaru con un urlo di dolore si accasciò a terra.

-Maledizione, lo sapevo... State male?-

Anche Rin si preoccupò... -Signor Sesshomaru... Cosa vi succede?- Lui un po' affannato rispose: -Nulla, non dovete preoccuparvi...- Poi pensò "Quei frutti hanno il potere di uccidere un potente demone? Impossibile..." Anche lui sapeva delle dicerie su quell’ effetto dato da quel tipo di frutta, ma nel momento in cui aveva mangiato quei frutti non li aveva riconosciuti, pensava a quelle presenze del luogo passato in precedenza e probabilmente con quella strana aura, al momento aveva perso un po' del suo olfatto. Dopo poco Sesshomaru crollò privo di sensi.

-Signor Sesshomaruuuu! ...Vi prego riprendetevi!!! Rispondete...-

-Oh no, quei maledetti frutti! Rin vado a vedere se trovo un po' d' acqua. Aspettami qui!-

-Si riprenderà vero?- Chiese la ragazzina in lacrime. Lì vicino c’ era anche Kagome, che dopo l' ennesima litigata con Inuyasha, si era allontanata per andare a prendere varie erbe curative. Improvvisamente sentì un pianto e oltrepassato un cespuglio vide Sesshomaru per terra e una ragazzina al suo fianco che piangeva. Avvicinandosi le chiese -Piccola, cosa è successo? ...Perchè piangi?- Rin alzò gli occhi colmi di lacrime. -Tu, puoi aiutarci? ...Il Signor Sesshomaru non risponde… Da come ha detto Jaken, devono essere stati questi frutti.- La ragazzina ne aveva raccolto qualcuno in più come scorta di cibo.

-Cosa?... "Questo tipo di frutto, per un demone è come veleno..." A un demone come lui, basterebbe toccarli per sentirsi male, possibile che non l’ abbia notato? A meno che avevano sigillato un incantesimo contro di lui...-

-Non lo so... Ma per favore, dimmi... S-Si salverà?-

"Beh è un nemico... Ma non posso andarmene e lasciare così questa piccola..." -Tranquillizzati, con questa medicina che ho realizzato con un infuso di erbe medicinali, vedrai che riusciremo a diminuire l’ effetto dei frutti.-

In quell' istante arrivò Jaken. -Ecco l’ acqua... Rin, come sta il padron Sesshomaru?-

-Oh, grazie!- a Kagome serviva appunto dell' acqua per diluire quella medicina. Jaken spaventato e allarmato, sgranò gli occhi restando a bocca aperta. -E-EEEh? Tu? Tu… Che ci fai qui?-

-Jaken adesso calmati e fa il bravo, lei ci sta aiutando... Lo salverà!-

Lui avvicinandosi replicò ancora -Rin questa ragazza è una nemica, è del gruppo di Inuyasha... Non ce da fidarsi, potrebbe fare ancora più male al padron Sesshomaru, altro che salvarlo!- A quel punto Rin spinse via Jaken urlandogli contro. -Smettila! Non mi sembra una persona cattiva... Altrimenti che altro potremmo fare? Lei... Userà una medicina che combatterà quell’ effetto...-

La ragazzina aiutò Kagome a trascinare Sesshomaru e appoggiarlo ad un tronco di un albero. Jaken non era convinto e sbuffò, era stato utile solo per l’ acqua. Kagome inginocchiandosi verso Sesshomaru preparò l’ infuso e amichevolmente si rivolse a Rin. -Come ti chiami piccola?-

-Mi chiamo Rin... E tu?-

-Bel nome Rin! Io sono Kagome.- Un sorriso e poi continuò a parlarle -Per quale motivo viaggi con Sesshomaru?-

-il Signor Sesshomaru mi ha salvata più di una volta... Sono rimasta sola, lui mi ha tenuta con sé...-

Kagome aveva un espressione incredula... "Possibile che Sesshomaru accetta una bambina umana?"

-Che strano...- "Forse in realtà non è come appare di solito…"

-Ehi cosa ti prende? Non avrai cambiato idea? è pronto quell’ infuso misto all’ acqua?-

-Non è nulla. Si, ecco è pronto... Non preoccuparti, ce la farà!-

Kagome mentre mescolava l’infuso continuò a pensare. "Certo è un nemico... InuYasha non apprezzerebbe nonostante sia suo fratello... Ma quella bambina, era così triste... Spero di aiutarla." Rin con una smorfia di disgusto e tappandosi il naso disse: -Bhlè... Ma che puzza questa medicina!

-Si, ha un odore forte e sgradevole, perché è un misto di erbe curative molto forti, ma è molto efficace in varie situazioni! Me l’ ha insegnato una sacerdotessa, fidati!- Rin abbracciò Kagome. -Ti ringrazio Kagome!-

Jaken era in silenzio, si era rassegnato… Ma continuò a guardare verso di lei con sguardo cattivo e malfidente. Kagome si avvicinò a Sesshomaru, aveva paura di toccarlo. Paura che lui si svegliasse solo sentendo quel forte odore. Ma aveva promesso a Rin il suo aiuto, quindi ottimista pensò al meglio e con coraggio iniziò ad asciugargli la fronte, era strano che un demone forte come lui, fosse ridotto a quello stato. Poi facendosi aiutare da Rin, gli fece bere l’infuso. "Non gli sono mai stata così vicina..." -Rin, adesso dobbiamo sperare solo nella sua forza! La medicina lo aiuterà!-

-Grazie davvero Kagome! Se posso aiutarti per qualsiasi cosa dimmi pure, sarò felice di fare del mio meglio!- Dopo qualche minuto Sesshomaru cominciò ad aprire gli occhi tenendoli socchiusi. Rin che gli stava accanto se ne accorse e subito scoppiarono lacrime di gioia nei suoi occhi. -Finalmente! Signor Sesshomaru vi siete risvegliato! Come vi sentite? State meglio?- Kagome sorrise mentre pensava "Bene ce l' ha fatta!" Jaken non credeva a quel che aveva visto. Certo Sesshomaru era un demone maggiore molto forte ma quei frutti potevano essergli fatali e la medicina di quella ragazza l’ aveva aiutato davvero... Ma non l’ avrebbe mai ammesso. Sesshomaru stava riacquistando le forze e rivolgendosi a Rin le rispose: -Sto bene non preoccuparti...- Poi tentò di alzarsi in piedi, riuscendoci perfettamente. Sentiva chiaramente l’odore di InuYasha. Spostandosi con passi lenti verso Kagome, disse: -E tu... Che ci fai qui? Hai addosso l’ odore di quel mezzo demone... Mi disgusta!- Senza lasciarle tempo per rispondere, si avvicinò pericolosamente a Kagome e la afferrò per il collo... Lei aveva pensato a quella sua reazione, cercando di liberarsi poggiò entrambe le mani su quella di Sesshomaru che senza riguardo le stringeva il collo.

-NO!!! Signor Sesshomaru per favore lasciate quella ragazza! Tutto grazie a lei che voi siete salvo... Kagome vi ha guarito offrendosi gentilmente per aiutarci!-

"Per quale motivo?" Tra i suoi pensieri non trovò risposta e lasciò la presa facendo cadere Kagome, Rin corse verso di lei. -Tutto bene Kagome? Mi dispiace...- La ragazza dopo ripetuti colpi di tosse, le rispose: -Grazie Rin! Si si bene… Ora vado, devo tornare al villaggio altrimenti gli altri si preoccuperanno…-

-Per favore Kagome resta ancora...-

-Scusami Rin... Non posso restare, vedrai ci rivedremo. Tieni queste sono per te!- Le regalò delle caramelle che aveva con sé. Sesshomaru si voltò dalla parte opposta, non sopportava quelle smancerie umane… Allora Kagome si allontanò mentre Rin la salutava e la ringraziava ancora.

Kagome stava tornando verso il villaggio, dai suoi compagni Sango e Miroku.

E da InuYasha per portargli le erbe medicinali che aveva appena raccolto e curarlo dalle ferite. Era quasi arrivata sulla strada che portava al villaggio e da lontano vide InuYasha vicino a Kikyo, erano abbracciati. Lui la teneva tra le sue braccia e amorevolmente le accarezzava i capelli. Poi il mezzo demone voltandosi notò Kagome che a distanza, era rimasta a fissarli senza parole.

-Kagome... Ora...- Lei si allontanò di corsa, non ascoltando il resto della frase pronunciata da InuYasha. Scappò via e correndo velocemente, pensò "Dallo sguardo non sembrava più lui... Sono sicura che mi stava per dire... Puoi tornare nella tua epoca ...Perchè, cosa sarà successo?" ... Copiose lacrime di tristezza le rigarono il volto, la ragazza continuò la sua corsa piangendo. Poi esausta si lasciò cadere buttandosi sull' erba ai piedi di un albero e pianse ancora, continuando a porsi domande alle quali non trovava nessuna risposta… Durante la corsa, alcuni Youkai l’ avevano notata e senza farsi sentire la seguirono furtivamente.

-Sono sicuro... Quella ragazzina possiede dei frammenti della sfera degli Shikon...-

Kagome si ritrovò quei demoni alle spalle, non aveva nemmeno sentito la loro presenza perché era disperata, ancora piangeva e non sapeva di essere in pericolo.

-Forza, uccidiamola e prendiamole i frammenti che possiede!- Così dicendo uno di quei demoni si avvicinò a lei afferrandola per una spalla, affondando con forza malvagia i suoi artigli nella pelle della ragazza e così la tenne contro l’ albero. Kagome si mosse in una smorfia di dolore.

-Forza consegnami i frammenti di sfera che hai con te!-

-No! Lasciamiiii!!!- Kagome prese il polso del demone che la teneva per la spalla e usando la sua forza spirituale, lo bruciò. A quel punto l' altro intervenne.

-Maledetta! Come hai osato… La pagheraii!!-

Kagome si girò verso quel secondo demone tenendosi la spalla ferita -Quanti ce ne saranno ancora? Non ho fatto caso a quanto mi sono allontanata...-

Sesshomaru, Rin e Jaken al momento erano diretti proprio da quella parte. Il demone prontamente avvertì nell' aria l'odore di sangue umano e affrettò il passo.

-Ehi Signor Sesshomaru, aspettateci!!!- esclamarono in coro Rin e Jaken.

Intanto il demone malvagio si avvicinava pericolosamente a Kagome. Lei indietreggiava, era esausta. Non era sicura di riuscire ad usare di nuovo la sua forza spirituale anche contro quest' altro mostro. Allora cominciava ad avere paura. InuYasha non sarebbe corso ad aiutarla come di solito... Ormai era sola. "Forse è meglio se davvero me ne torno a casa, nella mia epoca." Allora si rannicchiò per terra, sperando in qualcosa o qualcuno che l' aiutasse. Quel demone era ormai vicino. -Stupida ragazzina... Morirai!!!-

Lei strinse gli occhi e poco dopo sentì quel demone urlare di dolore. "Cosa? ...Inconsapevolmente avrò bruciato anche questo?" Per verificare, aprì gli occhi poco alla volta e tenendoli socchiusi vide poco più distante Sesshomaru con quel demone che era rimasto senza una mano. Restò a guardare scioccata, incredula. Sesshomaru scrocchiando le dita, mostrò i propri artigli all' avversario e con grande velocità gli sferrò un attacco mortale, un unico colpo dei suoi artigli velenosi e lo uccise all' istante.

-Che esseri inutili...- Voltandosi verso Kagome, si avvicinò. Lei tremava un po' per il freddo, un po' per la paura. Sapeva che Sesshomaru era molto forte e veloce ma non riusciva nemmeno a scappare. Quindi restò seduta contro quell’albero con gli occhi spalancati ancora colmi di lacrime. Di corsa e affannando arrivò Rin e poi Jaken. -Che corsa... Uff…- Così dicendo l' assistente di Sesshomaru cadde a terra. -Signor Sesshomaru, cosa succede?- ...Alzati gli occhi la ragazzina si ritrovò la seguente scena; due demoni morti e Sesshomaru davanti a Kagome che era ferita e perdeva sangue da una spalla.

-Ma… Ma cosa avete fatto?-

-Rin, nulla di preoccupante... Anzi mi ha aiutata a sconfiggere quei demoni che mi hanno attaccata.-

-Cosa?... il Signor Sesshomaru ha salvato quella donna umana?- Disse Jaken incredulo, alzando la testa.

-Non l’ ho fatto per salvarla, ero in guerra con quella specie di demoni...- …Poggiò di proposito un piede su Jaken schiacciandolo per zittirlo.

-S-signor... Non potreste per favore... Spost…- Mancandogli il fiato svenne. Non era vero che era in guerra con quei demoni, non poteva e non voleva ammettere che l’aveva salvata e che nonostante fossero nemici, non riusciva ad uccidere quella ragazza. Rin corse verso Kagome. -Ma sei ferita... Voglio aiutarti. Sono in debito con te! Ma non dovevi tornare dai tuoi compagni? Perchè sei qui?- A Kagome scese di nuovo qualche lacrima.

-Grazie... Ma non devi preoccuparti piccola.-

-Stai piangendo… Cos' hai? Ho forse detto qualcosa che non dovevo?-

-No, non è nulla, scusami Rin...-

La ragazzina notò che nello zaino di Kagome c' erano ancora quelle erbe medicinali ne prese qualcuna e le passò a Kagome che dopo essersi disinfettata, appoggiò sulla ferita quelle nuove foglie medicinali poi si strappò la manica della divisa e facendosi aiutare da Rin, riuscì a legare la stoffa sulla spalla. -Grazie Rin!-

-Sai, è buonissimo quel cibo che mi hai dato!-

-Sono caramelle, te ne porterò altre!- Disse accarezzandole la testa. Inaspettatamente Sesshomaru si avvicinò a Kagome, chinandosi al suo fianco. -Sei stata tu ad uccidere il demone che era a terra quando sono arrivato?- Sapeva che quella ragazza non era una semplice donna umana, ma aveva poteri efficaci contro i demoni. Pensò che poteva essergli d' aiuto, ma non le chiese altro.

-S-si... Sono stata io...-

Jaken si era ripreso e di nuovo Sesshomaru era vicino a Kagome. "Ma che gli prende al padron Sesshomaru? Si sarà pur salvato dall'effetto di quei frutti, ma l'hanno cambiato?!" Pensò solamente, senza urlare più per la paura di un'altra pestata. Kagome negli occhi di Sesshomaru che la fissavano vide lo stesso colore ambrato che c' era negli occhi di InuYasha. Quindi senza pensarci più di tanto si appoggiò a lui e pianse, dicendogli -InuYasha non sembra più lo stesso...-

"Ma come, non ha paura di me?" Lui non voleva allontanarla, avrebbe voluto tenerla con sé e senza sbilanciarsi le parlò. -Non mi interessa di quello stupido mezzo demone…-

Kagome notò che Sesshomaru aveva un aria pensierosa. -Oh, scusatemi... Voi avrete già i vostri problemi da risolvere. Non volevo disturbarvi, ma se posso... Per quale motivo lo odiate così?...-

Lui la fissò senza risponderle, Kagome un po’ imbarazzata si voltò dalla parte opposta.

-Non... Non vi chiederò più nulla su di lui.-

Non le disse altro e si alzò richiamando Rin, la bambina era andata a raccogliere dei fiori formandone delle corone, aveva portato anche Jaken, almeno così lui non avrebbe interrotto Sesshomaru come faceva di solito. Rin appena sentì la voce di Sesshomaru che la chiamava, tornò di corsa. Sulla testa aveva una coroncina di fiori rosa e in mano altre due formate da fiori azzurri e blu. Una la regalò a Kagome che ringraziandola se l’ appoggiò sulla testa sorridendo. Aveva deciso di non piangere più, non voleva far preoccupare Rin più di quello che aveva già fatto. Anche la bambina rispose con un sorriso.

-Vedo che stai meglio ora!- Poi andò verso Sesshomaru porgendogli l’ altra corona... -E questa invece è per voi Signor Sesshomaru!-

Lui non voleva mettersi in testa quei fiori… Si voltò e cominciò ad avviarsi in un sentiero. Kagome pensò "In certi aspetti gli somiglia un po'..."

-Signor Sesshomaru!! Aspettate! Lei può venire con noi?- A Rin le era molto simpatica… Allora Sesshomaru tornò verso di loro guardando Kagome rispose -Che faccia come vuole...-

"Forse non è cattivo come sembra." -Vi ringrazio... Ma come sapete Naraku è alla ricerca dei frammenti di sfera che possiedo, non vorrei crearvi problemi... Poi sicuramente attaccherà anche voi...-

-Non mi preoccupa Naraku... Qualunque suo seguace mi verrà contro o addirittura lui stesso, la pagherà molto cara!-

-Va Bene allora verrò con voi, spero di esservi d’ aiuto e non di peso s-signor Sesshomaru…- Decise di chiamarlo anche lei così, per dimostrargli rispetto. Rin era molto felice per quelle risposte. Lui invece ne era stupito, non credeva che lei avrebbe accettato. Kagome si alzò prese il suo zaino con arco e frecce e la corona di fiori che Sesshomaru aveva lasciato cadere e andò verso di loro barcollando un po'.

-Kagome! Cos' hai?-

-Nulla Rin, mi gira soltanto un po' la testa… Andiamo.- Fermandosi davanti a Sesshomaru, alzandosi sulle punte dei piedi, Kagome cercò di mettergli la corona di fiori. Anche se un po' aveva paura, visto che lui non voleva metterla nonostante fosse stata Rin a fargli quel regalo. Chissà come avrebbe reagito a quel gesto di Kagome. Lui sembrava sconvolto, Kagome si girò verso Rin e le disse: -Visto?... Ora anche lui l' ha indossata!- In seguito la ragazza perse l'equilibrio e Sesshomaru la afferrò prontamente per non farla cadere, stringendola vicino a se stesso con la coda e la guardò negli occhi. -Ragazza... Attenzione!- Kagome arrossì a quell'abbraccio inaspettato da parte di Sesshomaru. -Ora andiamo... Non ti reggi in piedi, ti porto io...- Così si alzò in volo portando Kagome, Rin e Jaken che si era attaccato a Rin per paura di restare indietro o essere lasciato solo. "Forse viaggiando con loro ritroverò gli altri e InuYasha..." Successivamente nei suoi pensieri decise di non porsi più domande simili. Era molto amareggiata, da adesso in poi quello era il suo nuovo gruppo e non voleva assillarli con quel problema.

  
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