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Autore: americansoul    06/08/2012    2 recensioni
Siccome i produttori di TVD si divertono a non dare abbastanza spazio ai pensieri e alle sensazioni dei miei personaggi preferiti, ho deciso di scrivere una OS su Anna e sulla sua morte. In pratica, ho descritto i suoi ultimi momenti nel telefilm.
La amavo, e mi è sembrato giusto farlo.
Spero che vi piaccia. :)
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Time is a valuable thing.


End.





Dopo la piccola conversazione avuta con Damon, mi resi conto di una cosa: era la fine. Dovevo andarmene da Mystic Falls. Era stato un errore rimanere. Avrei dovuto dar retta a mia madre. Se ce ne fossimo andati via subito, lei non sarebbe morta. Era tutta colpa mia.
 
 
Scossi la testa, dovevo mandare via quei pensieri. L’unica cosa a cui dovevo pensare adesso era LUI. Dovevo salvarlo. Dovevo portarlo  con me, e poi lui avrebbe deciso se rimanere o no.
Mi diressi verso il primo locale che mi venne in mente: il Grill. Probabilmente lui era lì. Entrai, e lo cercai con lo sguardo. Notai che stava per entrare in bagno. Corsi verso di lui con velocità di vampiro, in quel momento non importava se qualcuno mi avesse vista. Lui mi guardò con aria confusa, e lo spinsi verso il bagno.
 
«Dobbiamo farlo!» dissi. Lui non capiva, mi guardava negli occhi cercando di capire cosa avevo in testa. Mormorava qualcosa di incomprensibile, ma io non badavo alle sue parole. Dovevo trasformarlo. Era l'unico modo per averlo sempre con me e salvarlo...
Feci un respiro profondo. Mi voltai verso di lui. Jeremy mi guardava ancora confuso, ma non avevo tempo per spiegargli tutto. Stavo per portarmi il polso alla bocca, quando sentì un rumore forte e un dolore lancinante alla testa. Mi riportai entrambe le mani al capo, e la stringevo forte, come se il mio gesto potesse alleviare il dolore. Mi accasciai a terra. Jeremy urlava il mio nome. Lo sentivo accanto a me. Mi abbracciò e continuò ad accarezzarmi la testa.
«Ti prego, fallo smettere!» urlai. Sapevo benissimo che lui non poteva fare niente, ma era stato inevitabile. Quel dolore era insopportabile. Nemmeno la presenza di Jeremy riusciva a farmi stare meglio. E la cosa peggiore, era che avevo una brutta sensazione. Non capivo più nulla, e Jeremy... lo stavo perdendo.
Non volevo! No, no, no! Era l'unica cosa meravigliosa e perfetta nella mia lunga e stupida esistenza. La porta si aprì all'improvviso, e due tizi vestiti di blu volevano strapparmi via dalle braccia di Jeremy. Sentivo lui stringermi forte a sé, ma era troppo debole per quei due. Non riusciva a farmi da scudo, per quanto lo volesse. D'un tratto mi sentì debole. Quell'effetto lo conoscevo bene.
Qualcuno mi aveva appena iniettato verbena.
A quel punto, non potevo fare più nulla. Chiusi gli occhi, e l'ultima cosa che sentì era la voce di Jeremy, che urlava il mio nome, piangendo.
 
 
Finalmente, trovai quel poco di forza per aprire gli occhi, e capire dove ero finita. Il dolore non era sparito; non del tutto, almeno. Questo significava che non ero ancora morta. Non riuscivo a capire se era un bene o un male. Cercai di alzarmi, invano. Volevo scappare da lì. E così rinunciai all'idea di poter rivedere di nuovo Jeremy. Sospirai, e mi guardai intorno. C'erano tutti vampiri della cripta. Li conoscevo bene, tutti quanti. Da lontano, notai un’altra presenza molto familiare. Strizzai gli occhi per mettere a fuoco l'uomo che vedevo: era Damon. Che ci faceva qui? Stavo per aprire bocca per parlare, ma sentì delle voci provenire in lontananza. Era Jonathan Gilbert. Scese le scale di legno, con un sorriso compiaciuto stampato in faccia. Guardava tutti noi con un' espressione soddisfatta in volto. Notai che tra le mani aveva un contenitore di plastica abbastanza grande. Non riuscivo a capire cosa contenesse.
Poco dopo, John se ne stava andando.
Mi aggrappai a l'unica speranza di rivedere Jeremy, pur sapendo che era un rischio enorme.
Lui sapeva che io ero la ragazza di suo nipote, giusto? Non mi avrebbe lasciato morire lì dentro. Non poteva, perché avrebbe fatto del male a Jeremy. Avrebbe messo da parte tutto il suo odio per i vampiri, e mi avrebbe salvato, solo per far felice Jeremy, no? Non poteva essere un uomo così cattivo.
John era abbastanza vicino a me: con la mano mi aggrappai alla sua caviglia. Lui mi guardò, sorridendo.
«Anna..» disse. Io lo guardai implorante, e cercai di alzarmi. Lui si voltò verso una guardia, e gli disse di andare via. Si chinò su di me, e tirò fuori un paletto.
In quel momento, capì di aver sbagliato a fidarmi di lui. Come potevo essere stata così stupida e ingenua?
«No, ti prego, non- » Non feci in tempo a finire la frase, che mi ritrovai il paletto impiantato nel petto. Smisi di respirare. Mi accasciai a terra. Gli occhi si stavano per chiudere.
No.
Anna resisti.
Anna, resta qui.
Fallo per Jeremy.
Mi dispiace tanto Jeremy.


Il mio ultimo pensiero fu rivolto a Lui, e a quella cosa non detta...
Ti amo, mia debolezza. 






americansoul's corner:
Da dove mi è uscita? Non ne ho idea.
Ma la domanda davvero importante è... vi ha fatto emozionare? u_u 
L'ho scritta un po' di tempo fa e ho pensato di pubblicarla adesso... spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta. ç.ç
Niente, come al solito ringrazio la mia fidatissima e adorabile beta, che sta sempre dietro ai miei scleri\insicurezze\e quant'altro. Mi domando come faccia a sopportarmi. '-' i misteri della vita...
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! :3
Un bacio.
   
 
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