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Autore: Skye Linn    07/08/2012    6 recensioni
Kimberly. 17 anni. Una ragazza semplice, così semplice da essere giudicata un 'MASCHIACCIO'. Nessuno però la conosce davvero. NESSUNO. Nemmeno il suo adorato cugino, Davis, o il suo carissimo amico Logan. L'unica cosa che di lei è conosciuta, è la sua passione: Skateboarding. Ma non è l'unica passione che ha. Le altre le nasconde. Così come nasconde tutto di lei: le sue emozioni, le sue paure, una gran parte della sua personalità.. La verità. Da QUEL GIORNO, la sua vita è un continuo NASCONDERSI. Ma soprattutto, nasconde il suo passato, dal quale fugge ogni singolo giorno. Ma qualcosa cambierà. Incontrerà LUI. Quello che la prenderà per mano e la convincerà che scappare è inutile, che affrontare il ricordo del passato è la soluzione, che tirarsi indietro per paura dei giudizi altrui è da vigliacchi, che condividere con gli altri le sue passioni le cambierà la vita, che mostrare agli altri chi è realmente.. Renderà fiera LEI..
E LUI ci riuscirà cantandole semplicemente queste parole:
"BUT YOU CAN'T FLY UNLESS YOU LET YOURSELF FALL.."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

"SCONOSCIUTO"

 

Maggio

DRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!
La campanella della fine delle lezioni si decide a suonare.
Prendo velocemente la mia roba dal banco e la tuffo a caso nella borsa a tracolla
e mentre mi avvio verso la porta qualcuno mi da uno spintone, seguito da un altro e un altro ancora.
Chiudo gli occhi come per aspettarne un altro ma non arriva. 
Sento solo delle voci squillanti.
Lauren: - Ci vediamo domani sera bellezza, al concerto acustico! - 
Shoan & Jamie: - Ops, ma tu non hai il biglietto! -
Scoppiano in una risata. O meglio dire, shignazzata.
Io: - A me non piace. Quanto vi ci vuole per ficcarvelo nelle vostre teste vuote?? -
Jamie: - Sisi, come no. E il tuo iPod pieno delle sue canzoni? Come ce lo spieghi? -
Maledirò sempre il giorno in cui mi cascò l'iPod dalla tasca e finì in mano loro.
Tiro uno sputo, che fa centro sulla gamba di Jamie.
Jamie: - Che schifoo! Come hai os... -
non fa in tempo a finire la frase che mi sto gia  preparando a un altro sputo mirato alla sua faccia stavolta.
Così se la da a gambe portandosi dietro le altre due. Dovevo sfogarmi. Al più presto, o sarei scoppiata. 
Una volta arrivata al mio armadietto, tiro fuori il mio adorato skateboard e corro fuori all'uscita.
Mi metto gli auricolari dell'iPod alle orecchie, scendo la scalinata e monto sullo skate sfrecciando via velocemente di fianco a Logan e Davis, 
senza rivolgerli nemmeno uno sguardo (POVERETTI! xD). Sento che però sono dietro di me, anche loro con gli skate.
Si staranno sicuramente chiedendo che cosa mi è preso. Ma sapevano che gliel'avrei spiegato non appena mi sarei tranquillizzata.
Dopo pochi minuti arriviamo allo skatepark. Da pochi giorni avevano finito di costruirlo. 

Vi racconto brevemente la sua storia.
Io, mio cugino Davis e il nostro amico Logan, da sempre appassionati di skateboarding,
lo praticavamo un po' da tutte le parti anche se quando ci beccava la polizia bisognava sempre darcela a gambe
poichè ci avrebbero fatto la multa per disturbo della quiete o cose simili. Bhaaa... =A=. 
Così, un po' di tempo fa detti l'iniziativa di fare una bella colletta per costruire uno skatepark qui ad Oakland, California.
Così io, Logan e Davis ci dettimo da fare e chiesimo in giro qualche soldo. Ma noi ci misimo la somma più grande. 

Ed ecco qua cosa siamo riusciti a creare.  
http://www.theopenplanningproject.org/wp-content/uploads/2012/03/B.jpg 
Stupendo eh? :)

 
Ogni volta che vedo questo skatepark ogni pensiero svanisce. 
 
Rimango per qualche secondo in piedi ad ammirare il posto.
Davis: - Ciao anche a te Kim! Mestruata percaso? -
Io: - Ma cosa dicii! - li dico spingendolo.
Davis: - Eh, anche tu sei una ragazza!  - 
Logan: - Cazzarola, gia, tu sei una ragazzaaa!!  - dice ad alta voce.
Io: - Ma sta' zitto Logan. Che siamo in due ad esserlo! -
dico ridendo, e facendo ridere di gusto Davis. 
Davis: - Batti il 5 ragazzacciaa miaa! -
li batto il 5 e in quell'istante Logan fa per prendermi in collo ma riesco a schivare le sue braccia possenti e con lo skate scivolo dentro la pool.
Logan: - Me la pagheraii Kiim! - 
Io: - Imparati prima il Big spin! Poi ne riparleremo! -
dico ridendo e torno su sul cemento piatto mostrando la mia bravura.
http://www.youtube.com/watch?v=MsPPeoeukoU&feature=related
Tutto quello che riesce a fare è sbuffare e fare un sorrisino compiaciuto. 
Logan: - Me lo devi insegnare! - 
Io: - Eh, prima mi dici che te la pagherò e ora mi vieni a chiedere di insegnartelo?! -
Logan: - Hahah e daii! - 
Io: - Va bene, va bene -
Davis ci raggiunge e entrambi assistono alla mia lezione di Big spin.
Si, sono una ragazza, ma sono più brava di loro quando si tratta di skateboarding. 
Non c'è niente di strano vero? Vero. u^u
Passiamo il pomeriggio così. Loro ad esercitarsi con il Big spin.
E io a ridere a crepapelle ogni  volta che uno di loro prende una sederata a terra (più o meno tutto il tempo! xD).
Il sole inizia ad abbassarsi e decidiamo di riposarci, sedendoci su un pezzo di prato vicino a una rampa. Stiamo in silenzio.
Quel silenzio iniziava a mettermi in ansia così comincio a strappare qualche filo d'erba, quando Davis attacca un discorso.
Davis: - Allora Kim.. Cos'è che t'ha reso simile ad una ragazza mestruata prima? -
Io: - Ow.. bèh.. - strappo violentemente circa dieci fili d'erba contemporaneamente.
Sia Davis che Logan non dicono una parola per quache minuto. 
E finalmente riesco a buttare tutto fuori.
Io: - QUELLE TRE STRONZEEEE!!!! COME RIESCONO AD IRRITARMI SEMPRE COSì FACILMENTE?!? CI VEDREMO DOMANI SERA UN CAZZOOO!!!
IO A QUELLE LI STRAPPO I CAPELLI!!!!!! - 
Logan: - Come stai facendo con questa povera erbetta..? -
domanda facendomi notare la violenza con cui sto strappando via mezzo prato. 
Mi fermo all'improvviso. 
Io: - Scusa. -
Davis: - Scusa lo devi chiedere all'erba, non a noi. - 
Io: - Infatti dicevo all'erba. - affermo.
Davis: - Ah. -  guarda Logan con una faccia a LOL (?)
Logan: - Insomma.. Domani sera cosa..? -
Io: - DOMANI SERA A SAN FRANCISCO C'E' .. - mi blocco.
Davis & Logan: - C'è ..? -
Io: - Niente. - dico in tono freddo.
Logan: - Dai cosa c'è domani sera a San Francisco?? - insiste.
Io: - HO DETTO NIENTE! - rispondo seccamente.
Sento Davis bisbigliare all'orecchio di Logan.
Davis: - Te l'avevo detto che aveva il ciclo... -
Mi alzo in piedi. Non per quello che aveva detto mio cugino a Logan. Anzi, ci avrei riso sopra, 
se la mia mente non fosse stata cosi incasinata. M'incammino a passo veloce verso il cancello. Sento in lontananza urlare.
Davis: - Scusami Kim! Mi dispiace, davvero! - 
Mi volto verso Davis.
Io: - Non ti preoccupare! - dico cercando di mostrargli il sorriso più dolce che mi riesce ,
ma a quanto pare deve essere venuto davvero male, perchè la faccia di Davis è più sconvolta di prima.
Lascio perdere. Tanto lo avrei chiamato dopo. Esco dal cancello e incammino la strada verso casa, poi monto sullo skate.
Sento il vento accarezzarmi il viso. Ed è in quel momento che inizio a chiedermi.. 
Davvero stavo per rivelare tutto a Davis e Logan?
Davvero stavo per dirli che ero infastidita dal fatto che quelle tre galline domani sera sarebbero andate al concerto acustico di Justin Bieber.. E IO NO?!?
Mi vergognavo così tanto a far sapere a mio cugino e a uno dei miei più cari amici  che ascolto Justin Bieber..?????? 
E poi ci terrei a chiarire una cosa. A me piace la sua musica, la adoro.
Mi piace anche la sua storia, il fatto che non si sia mai arreso per poi arrivare a un livello di fama così grande.
Mi sarebbe piaciuto davvero andare al suo concerto. E quelle tre oche ci vanno solo per mangiarselo con gli occhi e lanciargli i loro reggiseni! 
Tornando sul pianeta terra.
Se spiegassi questo ai ragazzi.. Come la prenderebbero??? Capirebbero?
Rifletto, rifletto.. E proprio quando sento che la testa mi sta per scoppiare,
un'auto passa a tutta velocità a un centimetro di distanza dal marciapiede su cui stavo skateando, facendomi perdere l'equilibrio.
Faccio un bel volo, e così anche il mio cappello e mi ritrovo sdraiata a terra in pancia in giù. 
Mi metto a sedere e mando a fanculo l'automobile. 
E' buffo, perchè appena sollevo il dito medio, l'auto rallenta e accosta.
M'immaginavo gia un omone tutto pompato uscire dalla macchina e venire a pestarmi per averli mancato di rispetto.
Mi guardo un'attimo le sbucciature. Ne ho una sul ginocchio che sanguina parecchio, una sul gomito e un'altra sull'avambraccio.
Io: - Fantastico! - 
Non avevo niente con cui pulirmi la sbucciatura e il sangue che era colato. 
Non mi faccio problemi e strappo un pezzo della maglia che indosso.
Prendo la bottiglia d'acqua dallo zaino, bagno il pezzo di stoffa e mi pulisco le parti insanguinate.
Alzo lo sguardo, e vedo che solo adesso si apre la portiera della macchina, ma non scende un omone grosso e pompato. Bensì un ragazzo.
Indossa una felpa  come minimo di tre taglie più grande, ha il cappuccio tirato sulla testa, un paio di occhiali da sole neri e dei pantaloni da ginnastica.
Sta correndo verso di me. E' sul punto di pestare il mio cappello,  ma se ne accorge in tempo e lo raccoglie. 
Guarda un'attimo il cappello e poi me.
X: - Ma sei una ragazzaa! - dice stupito.
Tolgo un attimo il pezzo di stoffa dal ginocchio e vedo che sta continuando a sanguinare. 
Lo ritappo subito.
Io: - Si grazie, sto bene.
X: - Oddio scusami, è che sono sorpreso. Quando sono passato con la macchina avevi addosso il cappello
e sai, di ragazze che vanno così bene sullo skate non se ne vedono tutti i giorni e bèh.. insomma ti avevo scambiato per un .. -
Lo fulmino con lo sguardo.
Io: - Hai intenzione di aiutarmi o no Justin Bieber? - dico stizzita.
Mi guarda un attimo sorpreso.
X: - Owh, si certo. Scusami ancora. -
Si mette in ginocchio davanti a me e tira fuori dal suo marsupio un pacchetto di fazzoletti.
X: - Sono meglio del tuo pezzo di maglietta, no? - dice mentre me ne porge un paio.
Io: - Grazie. -  dico mentre prendo i fazzoletti e li uso per tapparmi il ginocchio.
Poi dal solito marsupio tira fuori una specie di fascia e l'attorciglia intorno al mio ginocchio.
Intanto lo osservo, o meglio dire, lo esamino. Anche se non si vede molto del suo viso.
Io: - Dai lineamenti sembri davvero Justin Bieber - dico più seria che mai. 
Eppure lo faccio ridere.
Io: - Non ti offendi per questo? Un altro ragazzo mi avrebbe gia' picchiata. - chiedo stranita ma sempre con tono serio.
Ride ancora più di prima.
Io: - Hey rispondimi almeno! -
X: - Scusa, è che sei divertente.. Comunque non picchierei mai una ragazza. - dice ancora col sorriso sulle labbra.
Non era questa la risposta che volevo sentire ma decido di lasciar perdere. Lo osservo mentre sorride.
Quel sorriso. E' l'unica cosa che riesco a vedere chiaramente di lui. Eppure mi è davvero familiare. 
X: - Ecco fatto. - dice soddisfatto dopo aver fatto un doppio nodo.
In effetti la fasciatura era venuta bene.
Si alza e mi porge una mano. 
Io: - Ce la faccio da sola. -
X: - Wow, sei una dura. -
Mi sollevo lentamente, ma appena mi metto in piedi, barcollo. 
Il ragazzo mi prende e mi sostiene appena in tempo.
X: - Ce la faccio da sola.. - 
Io: - Mi fai il verso? -
X: - Forse? Hahah - 
Faccio una specie di smorfia per evitare di sorridere.
X: - Allora anche tu sorridi! -
A quel punto scoppio e sorrido. Il ragazzo ricambia con un sorriso dolcissimo.
X: - Vuoi che ti accompagni a casa? - 
Io: - No. Ce la faccio da sola.. -
X: - L'ultima volta che l'hai detto hai rischiato di stramazzare a terra. Dai vieni.. - dice continuando a sorridermi e a guardarmi. 
Mi prende il braccio e me lo mette intorno al suo collo, appoggia il suo braccio alla mia schiena e mi tiene per il fianco. Poi tiene il mio skate e il cappello con l'altra mano.
Zoppico fino alla sua auto ed entro. 
X: - Allora sei brava sullo skate? - dice mentre accende il motore.
Io: - Me la cavicchio.. - 
X: - Anch'io sai? - con il solito sorriso stampato sulle labbra.
Aveva un bel sorriso, quasi confortante, ma in qualche modo mi dava fastidio. 
Sorrideva troppo ed era troppo carino e gentile per i miei gusti.
Io: - Complimenti. - dico freddamente.
X: - La strada per casa tua me la indichi tu? - 
Io: - Si si.. Intanto vai a diritto. -
Si rimette in strada e prosegue a diritto. Non ero a mio agio la dentro. Mi appoggio 
così al finestrino e me ne sto in silenzio.
X: - Sei arrabbiata con me? -
Io: - Perchè dovrei? -
X: - Gia. T'ho salvato dal morire dissanguata! - dice sorridendo.
Riesce a farmi sorridere per una seconda volta. Ma torno subito seria.
X: - Qualcosa mi dice che non va tutto bene. -
Io: - Esatto. Gira a destra. -
X: - Un saggio mi disse che fa bene confidarsi agli sconosciuti. Non sanno niente della tua vita, non conoscono quelli di cui ne fanno parte e di conseguenza difficilmente 
possono giudicarti. Ma soprattutto non li vedrai più e non ci sara' nessuna paura che possano parlarne ad altri. - dice svoltando a destra.
Rifletto un istante. Questo fottuto saggio ha ragione. Che m'importa di quello che mi dirà?  O di quello che penserà?
Non lo vedrò più. A meno che non mi chieda il numero di telefono. Ma non me lo chiederà, lo so per certo. Così li rispondo.
Io: - Sono in guerra con alcune ragazze di scuola da tempo. E ho saputo che domani sera andranno al concerto acustico di Justin Bieber e bèh.. Sono invidiosa. 
Sto in silenzio per pochi secondi e poi continuo.
Io: - Soprattutto perchè non credo se lo meritino. Gira ancora a destra e poi a sinistra. -
X: - Ti piace Justin Bieber??? - chiede sorpreso. 
Io: - Ecco lo sapevo. Mi piacciono le sue canzoni e allora?? Che te frega?? -
X: - Hey, hey, hey.. Rallenta. Era solo una domanda di curiosità, mica una presa di giro! -
Io: - Ah. Comunque.. Mi piace la sua musica. -
X: - Non me l'aspettavo da una ragazza come te sai? - mi sorride per l'ennesima volta.
Io: - Nessuno se lo aspetterebbe.. -
X: - Ma ti piace solo la sua musica? -
Io: - Si. Non sono follemente pazza e innamorata di lui. Per niente.
Però diciamo che il suo "insegnamento", quello di non abbandonare i propri sogni e non arrendersi.. Mi incoraggia. Ora vai a diritto fino al numero 24. -
X: - Ma tutte le ragazze sono pazze di lui .. 2, 4, 6 .. - Dice contando i numeri delle case.
Io: - Esattamente. -  dico sbuffando.
X: - Insomma.. Quindi tu non ci potrai andare eh? Dico al concerto acustico? -
Io: - No.. Non sono riuscita a prendere il biglietto in tempo..
Mi dispiace di aver perso un'occasione simile soprattutto perchè è davvero vicino da qui.. Ci tenevo.. 22, 24! -
Il ragazzo ferma la macchina.
X: - Secondo me dovresti andarci uguale e crederci ancora. Tu sei diversa dalle altre fan, te lo meriteresti. -
Io: -  Grazie.. ma vabbè. Sopravviverò comunque. -  dico un po' sconfortata.
X: - E' questo che insegna Bieber.. A non arrendersi, solo così otterrai ciò che vuoi.. no? -
Mi limito a sorridergli. 
Io: - Grazie. - dico aprendo la portiera e scendendo.
Chiudo la portiera e zoppico verso la porta di casa. 
Quando a un certo punto sento la voce del ragazzo. Mi giro.
X: - Magari un nome? - dice sporgendo la testa fuori dal finestrino per farsi sentire meglio.
Io: - Kimberly! - 
X: - Piacere di averti conosciuto Kimberly! - dice salutando.
Mi aspettavo mi dicesse il suo di nome. Invece no. Chiude il finestrino scuro e se ne va.
Forse avrei dovuto chiederglielo?
L'unica cosa che so è che è rimasto uno sconosciuto per me poichè non posso chiamarlo con nessun altro nome. 
Dopotutto quando ci si confida con gli sconosciuti è perchè sai che non li vedrai più..
  
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