E' notte fonda ormai, ma il sonno sembra mancarmi completamente. Come mi mancano i miei genitori, la mia vecchia casa, la mia vecchia vita. E' successo tutto così di repentino, la morte di mia madre, la fuga da casa, e il mio incontro con lui. Quel ragazzo che con un sorriso ha cambiato completamente la mia vita, quel ragazzo che ha fatto avverare il mio sogno di entrare in Fairy Tail. Ancora oggi mi chiedo perchè mi sia fidata così ciecamente di un completo sconosciuto, se ci penso non l'avevo mai visto prima di quel giorno. Probabilmente è stato il suo modo di fare un po' impacciato e goffo, quei suoi capelli a punta che sfidavano ogni legge di gravità, e quel gattino blu che gli svolazzava intorno, queste e una serie di altre cose devono avermi infuso una fiducia che mai nessun altro era riuscito a farmi provare. Per fortuna che mi sono fidata! Mi vengono i brividi al solo pensiero che avrei potuto rispondergli “no” quando mi chiese di andare via con lui, di seguirlo in un luogo che non conoscevo. Adesso vivrei una vita infelice, in un mondo agevolato dai soldi, ma un mondo in cui mi sarei sentita un pesce fuor d'acqua. Meglio non pensarci, dato che adesso sono qui, in un paese piuttosto tranquillo, in una casa che si addice al mio stile ed al mio modo di essere, circondata da persone come me, che si portano alle spalle un passato burrascoso, ma che fronteggiano qualunque situazione con un sorriso stampato in faccia. Ho affrontato mille avventure, mille imprevisti, mille situazioni che credevo non avrei superato, situazioni durante le quali arrendermi era l'unica cosa credevo possibile fare, ma proprio quando ero sul punto di mollare, il solo pensiero di dover abbandonare la grande famiglia che ho finalmente trovato, mi dava la forza di alzarmi e combattere, combattere per la felicità che mi sono guadagnata. E adesso sono qui a guardare le strade deserte di Magnolia dalla finestra della mia stanza, ripensando a tutto quello che è successo fino a questo momento, lasciando che un sorriso delicato mi si dipinga sul volto. Mi lascio cullare dal suono dolce dell'acqua che scorre a pochi metri da casa, dal fruscio del vento che mi raffredda la punta del naso e mi scompigli i capelli, dalla luce della luna che proietta le ombre di qualunque oggetto si trovi davanti al suo candido raggio. Peccato che un brontolio faccia capolino nella tranquillità che mi stavo godendo.

“Lucy? Non riesci a dormire? Preferisci che torniamo a casa nostra?”

“No, sono contenta che siate qui.”

Detto questo mi rannicchio beata fra la causa della mia felicità ed una pallina di pelo blu e bianca.