07/08/2012
2 recensioni
Prologo
This is the end!!!
Ogni giorno, sempre la stessa cosa. Sveglia alle sei in punto, colazione insoddisfacente, e subito a lavoro.
-Il solito signor Lee? –chiesi all’ansiano uomo, presentatosi al bar in cui lavoravo, alle sette meno venti puntuale come al solito.
-Si, grazie Miyon! –disse aprendo il giornale con le mani tremanti.- un altro oro per la Corea del Sud!-annunnciò sbucando la testa da dietro la gazzetta dello sport.
-Si!-dissi poggiando la tazzina del caffe sul piattino.
-Grazie! –disse posando il giornale e prendendo la tazzina..
-Vuole una mano? –chiesi, vedendolo indaffarato nel cercare di sistemare tutte le borse che aveva portato con se in una mano.
-Oh, si grazie Miyon, sei davvero un amore!-disse porgendomi una borsetta.
-Dove le devo portare?-chiesi afferrando anche le altre.
-Alla fermata dell’autobus per favore!-mi disse sorridendo. –come mai una ragazza così giovane e così bella lavora in un bar così squallido?-mi chiese sedendosi nella panchina. –insomma, potresti realizare i tuoi sogni no?
-Scusi signor Lee adesso devo andare. –dissi lasciandogli le borse.
-Si,certo ci vediamo domani!-mi disse agitando la mano mentre ritornavo al bar. Girai dietro il bancone, e aspettai, come ogni giorno, che a qualcuno passasse per la mente di entrare da quel misero bar e quasi invisibile agli occhi dei passanti.
Guardai distrattamente l’orologgio, 7.30 mancavano cinque minuti, e mia sorella, Yourin sarebbe venuta a pregarmi di uscire la sera con lei e la sua banda di amici.
Quattro minuti.
Si, me lo chiedeva ogni santissimo giorno, era quasi diventata un’abbitudine per lei chiedermelo, sapendo sempre che la risposta sarebbe stata un secco e rigido “NO!”
Tre minuti.
Voleva costringermi a uscire da quello che era un guscio che dopo anni e anni avevo formato intorno a me. Sinceramente, non avevo mai avuto amici, e non parliamo di ragazzi, quelli proprio non li sopportavo, erano sempre lì a criticare il tuo essere “straniero”.
Due minuti.
Si, perchè io oltre a essere quella sfigata che non ha amici, ero la straniera. Volete sapere la provenienza? Mi dispiace, ma non ne ho la più pallida idea, ricordo solo di essere stata abbandonata a tre anni in quello che era un cestino della spazzatura, e due dolci braccia calde e affettuose che mi abbracciavano, naturalmente quelle dei miei veri genitori, o così come li definisco io.
Un minuto.
Sbuffai. E si, che vita di merda penserete ora, sempre sola e senza amici, ma non c’è d’avere pena, anzi, pensate che stando da sola ho imparato a essere sempre più...
-Finalmente! –disse una donna più che sbarazzina entrando nel bar.
-Ciao, Yourin!- dissi a mia “sorella”.
-Ciao Mì, cosa fai?-eccola la domanda fatale, quella che mi avrebbe accolta nella lunga discussione, che avrebbe sboccato con quella che era una richiesta ad uscire.
-Secondo te?-chiesi alzando lo sguardo dall’orologgio.
-Mmm... non lo so, ma vuoi sapere cosa facevo io?- mi chiese saltellando, così da scompigliarsi tutti i capelli lunghi rossi.
-No, grazie!-risposi seccata.
-Stavo parlado con Jong!! –disse indicando il telefono rosa che teneva stretto nella mano.
-E allora?-chiesi fissando quello che ra un quadro mezzo ammuffito appeso al tremendo muro ricoperto in legno.
-Allora, a chiesto a me è a Seung - il suo fidanzato - se ci va di andare al pub in fondo alla strada!
-Buon per voi! –dissi distogliendo lo sguardo dal quadro e fissandomi le unghia.
-Dovresti ripassarci lo smalto...comunque, ha chiesto di te, insomma se portavamo anche te! –disse saltellando dalla felicità.
-Mmm...- finsi di pensarci su, anche se già sapevo bene la risposta.
-Dai, stiamo parlando di Jong, il super figo di venticinque anni, quello biondo con gli occhi...
-You, so benissimo chi è Jong!!-dissi evitando una descrizione più dettagliata del tipo in questione.
-Allora, vieni? –mi chiese guardandomi fissa negli occhi.
-No!-risposi distrattamente.
-Dai, quel posto è molto popolare, potremo incontrare persone come i...
-Non pronunciare ilo nome di quella specie di cantati che ti piacciono!!!-la intrruppi.
-Chi i B-I-G B-A-N-G ???-chiese scandendo bene le parole.
-Oh, si I big bang o come cavolo si chiamano!!!-dissi sbuffando.
-Se non vieni ti giuro che ti riempirò la testa di Big bang!!!-mi minacciò.
-Yourin, certe volte sembri davvero una bambina!
-Allora vieni?-mi chiese.-ti prego!! –disse facendo la sua faccia da cucciolo smarrito.
-Uffa!!!!-sbuffai.
-Dai!!!!!
-Solo per questa volta! –dissi seccata.
-Oh, grazie, se potessi girare là dietro, ti abbraccierei!!-disse saltellando.
-Non ti sembra un pò troppo?
-No!-disse sorridendo tanto da chiudere gli occhi, e quando faceva così, aveva un non so che che la faceva sembrare un manga.
-Allora, ora ti vado a comprare un bel vestito da mettere questa sera!!! Delle scarpe e... oh, che bello!!!-disse uscendo in tutta velocità dal bar.
-Oh, mamma cosa ho fatto?-dissi portandomi una mano alla testa. È la fine! Pensai.Questa volta è veramente la fine!
Salve a tutti!!!
che dire???? spero vi sia piaciuto questo primo capitolo=)
Recensite se volete, accetto sia recensioni negative che positive, quindi fate voi!!!! grazie a chi leggereà, e a chi commentera!!!
Bacy
La vostra... Luna_09