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Autore: Nano    07/08/2012    4 recensioni
Lea e Jon, migliori amici da sempre. Lea in cerca dell'amore. Lo troverà nel famoso negozio di cioccolatini? Monchele, AU (Glee non esiste)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno Gleeks :) Avevo la pagina di word aperta da un pò e avevo un'impellente voglia di scrivere qualcosa.. quindi sono uscita con questa cosa, e spero vi piaccia. Non so se dovrei continuarla, ma ho un paio di idee in mente se vi piace.. commentate numerosi :)
Lari :)


M&M'S


Jon lanciò un m&m’s in aria, prima di afferrarlo con semplicità tra le labbra. Sorrise a Lea, mostrandole i denti, e lo inghiottì.
“Sei proprio uno stronzo!”
 
Jon si sistemò i capelli sulla fronte e fissò la ragazza negli occhi.
Erano sdraiati sul suo letto, nell’appartamento di New York e ammiravano in silenzio la skyline notturna dalla finestra.
Dopo un lungo pomeriggio di shopping e una serata di lavoro, Lea aveva chiamato il suo migliore amico, che l’aveva invitata da lui per una seratina tranquilla. Passando davanti all’immenso negozio, Lea non era riuscita a resistere e aveva portato con se un sacchetto di m&m’s colorati, e Jon le aveva appena mangiato l’ultimo davanti agli occhi, sorridendo soddisfatto.
E così aveva interrotto il silenzio rilassato tra di loro.
Aveva dovuto farlo.
“Sei proprio uno stronzo!”
Jon scoppiò a ridere, saltando addosso all’amica e spettinandole i capelli.
Lea si dimenò sotto di lui e gli sferrò un calcio nelle coste, allontanandolo.
“Dai, piccolina! Ne hai mangiati mille!”
“Non è affatto vero, praticamente li hai mangiati tutti tu!”
Lea lo guardò di traverso, soffiandosi sulla fronte nel vano tentativo di risistemare la frangia.
“A volte ti odio.”
Affermò.
“Oh, questo non è affatto vero, principessina.”
Jon si alzò dal letto e si avviò verso il corridoio.
“Vino?”
“Bianco.”
Mugugnò Lea in risposta, cercando di reprimere un sorriso. Adorava il suo migliore amico, nonostante tutto. Non sarebbe mai potuta rimanere arrabbiata con lui per più di quindici secondi.
 
L’orologio segnava l’una, e Lea e Jon stavano ancora bevendo vino.
Questa volta chiacchieravano animatamente della loro giornata, di ciò che avevano fatto, di ciò che era successo, di ciò che non era successo.
Soprattutto di ciò che non era successo.
“Sei un po’ noiosa ad aspettare che succeda da sè.”
“Tutte le riviste lo ripetono, Jon. L’amore arriva quando meno te lo aspetti, quindi non posso fare troppi sforzi per cercarlo. Né per forzarlo. Andrebbe tutto a rotoli. È scritto, da qualche parte, che il momento perfetto deve solo arrivare.”
Lea sbattè le ciglia, sognante.
Jon le assestò un pugno nella pancia, girandosi verso di lei sul letto.
“Sai cosa mi andrebbe?”
Le chiese sorridendo.
“M&m’s?”
“Si, terribilmente.”
Lea si alzò a sedere, ridendo.
“Dai, usciamo!”
 
Jon raggiunse Lea davanti agli altissimi tubi di m&m’s colorati. Aveva in mano due sacchettini vuoti e aveva un dolcissimo sorriso sulle labbra.
“Colori?”
“Quelli che vuoi.. Ma ti rendi conto? Mi sembra di avere 5 anni. Venivo sempre qui con mia madre.”
Jon le sorrise.
Lea si avvicinò al tubo di m&m’s azzurro chiaro e aspettò dietro ad un’anziana signora che arrivasse il suo turno.
Riempì velocemente il sacchetto e passò al verde scuro.
Davanti a lei un enorme ragazzo bloccava il passa
ggio. Era alto circa un metro e 90, forse poco più, aveva i capelli marroni corti pettinati all’insù e le spalle erano larghe più o meno il triplo delle sue.
Spostarlo sarebbe stato u
n problema, pensò Lea.
Picchiettò piano sulla sua spalla, alzandosi in punta di piedi. Il ragazzo di voltò lentamente e scrutò con i suoi occhi scuri la ragazza davanti a lui. Da davanti era ancora più gigantesco, pensò Lea.
“Ehm..”
Lea giocherellò con il sacchetto di m&m’s cercando di evitare lo sguardo del ragazzo. Dio, mai in vita sua aveva visto degli occhi così belli. E delle labbra più sensuali.
Il ragazzo rimase imbambolato qualche secondo, cercando i suoi occhi scuri e tondi.
“Mi scusi, le serve il verde?”
Sorrise, infine.
Lea alzò lo sguardo, imbarazzata.
“Già..”
Cominciò, torturandosi le mani.
Il ragazzo scoppiò in una risata cristallina prima di prendere in mano il suo sacchetto di m&m’s. Lo riempì con una buona dose di m&m’s di colore verde scuro e glielo restituì.
“Mi dispiace, ma mi piacciono troppo per permettere che qualcuno si avvicini troppo.”
Le disse con un sorriso smagliante.
Le ginocchia di Lea cedettero al suo sguardo e afferrò il sacchetto di m&m’s come fosse un’ancora di salvezza.
“Ehm.. grazie.”
Girò i tacchi e fece per allontanarsi.
“Ehi, piccoletta!”
Il ragazzo gigantesco la richiamò, e Lea si voltò lentamente.
“S-si?”
“Stavo scherzando, non sono qui per divorare tutti gli m&m’s verdi!”
Lo sguardo preoccupato del ragazzo colpì il cuore di Lea, che sorrise dolcemente.
“Lo avevo immaginato. In ogni caso lo farei anche io, con quelli neri. Purtroppo però se mi metto la davanti tutti mi scavalcherebbero.”
Il suono della risata del ragazzo giunse nuovamente alle orecchie di Lea, che ne rimase ancora una volta affascinata.
“Hai una bella risata.”
Disse senza pensarci.
Le guance del ragazzo assunsero un colore rosato e abbassò gli occhi.
Ah, quindi ti imbarazzo, gigantesco sconosciuto, pensò Lea mordendosi un labbro.
Mai era stata così attratta da un uomo in vita sua. Da un perfetto sconosciuto, per altro. Sentì un brivido correrle lungo la schiena mentre il ragazzo allungava le sue mani per prenderle il sacchetto di m&m's dalle mani.

“Continuiamo insieme a riempirlo?”
Le propose timidamente.
Lea annuì, cercando con lo sguardo Jon. Era al piano di sotto e chiacchierava amabilmente con un commesso molto carino. Quando la vide le strizzò l’occhio e sorrise trionfante. Lea si voltò verso il ragazzo e lo seguì verso il tubo di m&m’s viola.
“Il viola è un colore molto bello.”
Disse il ragazzo, alludendo al top viola che Lea indossava in quel momento.
Lea rise e prese il sacchetto dalle mani del ragazzo, avvicinandosi al tubo di m&m’s gialli.
“Anche il giallo.” Commentò, guardando la maglia gialla che indossava.
“Piacere, mi chiamo giallo.”
“E io viola.”
Lea strinse la mano del ragazzo e una scossa le percorse il corpo. Incontrò nuovamente quegli occhi limpidi che la fissavano in un modo terribilmente eccitante e deglutì a fatica.
“Ti va di fare due passi?”
Lea annuì in silenzio, strinse la mano dello sconosciuto giallo e con lui si avviò verso l’uscita.
 
Il rumore rilassante di New York invase le loro orecchie una volta fuori e Lea strinse tra le mani il sacchetto di m&m’s.
“Vieni.”
Lea seguì il ragazzo lungo la strada, stringendo la sua mano. Aveva bisogno di lui in quel momento, aveva bisogno di sentire la sua pelle e le sue mani. Non aveva mai provato un bisogno così disperato, un’attrazione così struggente. Il cuore le batteva forte nel petto e le gambe le tremavano. Il ragazzo la condusse in una strada scura e di colpo si fermò.
“Non voglio farti del male. Non ho mai provato niente di così per…”
Lea mollò il sacchetto di m&m’s che teneva in mano e strinse le braccia attorno al collo del ragazzo, e fissò i suoi occhi gentili per un tempo infinito. Quando finalmente sentì le mani del ragazzo avvolgerle la vita, il cuore le si fermò per un attimo.
“Gli m&m’s..”
Sussurrò il ragazzo al suo orecchio.
“Tanto non avevamo preso quelli neri che mi piacciono.”
Lea sorrise dolcemente contro le labbra del ragazzo.
“Io mi chiamo Cory.”
“Io Lea.”
 
   
 
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