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Autore: Alchbel    07/08/2012    4 recensioni
Ipervigilanza, l’aveva chiamata quella donna. Sensazione di essere costantemente in pericolo, come se nulla potesse essere veramente a posto. Se solo avesse saputo! Se solo avesse immaginato che cosa stava per succedere, non avrebbe dato quel nome tanto sofisticato alla sensazione di pericolo che provava.
L’avrebbe semplicemente chiamata premonizione.

Considerazioni alla fine di una puntata che mi ha lasciata leggermente sconvolta. SPOILER 2X11
STEREK!
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Weakness.

 

Attacco di panico. Respiro che mancava, fiato che usciva dai polmoni in una fuga senza ritorno.

Come se stesse affogando.

Ipervigilanza, l’aveva chiamata quella donna. Sensazione di essere costantemente in pericolo, come se nulla potesse essere veramente a posto. Se solo avesse saputo! Se solo avesse immaginato che cosa stava per succedere, non avrebbe dato quel nome tanto sofisticato alla sensazione di pericolo che provava.

L’avrebbe semplicemente chiamata premonizione.

Si era sentito così quando le luci del campo si erano improvvisamente spente, quando la gioia della vittoria era stata freddata dalle grida di panico e quella che sembrava una gran serata si era trasformato in un incubo. Per un po’ aveva avuto la sensazione di poterlo dimenticare, che era in guerra: l’ebbrezza del campo, del gioco, del poter fare la differenza per una volta, gli avevano fatto sperare che le brutte sensazioni fossero solo ipervigilanza e nulla più, che fosse davvero solo tutto nella sua testa.

Era bastato un attimo per rompere l’incantesimo. Un attimo e tutto era tornato come al solito – il che per lui significava “guai in vista”.

Si era sentito trascinar via di peso da Dio solo sapeva chi, una grossa mano sulla bocca per non permettergli di cacciare un fiato e delle braccia a trattenere ogni movimento.

L’avevano semplicemente portato via, nel buio improvviso, senza che lui – o chiunque altro – potesse fare qualcosa. Preso, immobilizzato ed allontanato, come un oggetto, un qualcosa con cui poter fare ciò che si voleva.

Stiles non si era mai sentito così inutile in vita sua. Neanche quando era morta sua madre, neanche quando suo padre aveva perso il lavoro si era sentito così profondamente ferito dalla sua debolezza, dalla sua incapacità di fare qualcosa che fosse rilevante, che risolvesse la situazione.

Era una pedina; una stupida, inutile pedina sulla scacchiera di non sapeva neanche chi, pronta ad essere spostata per far cadere altri come lui ed infine i pezzi più importanti. Lo avrebbero usato per arrivare al branco, per arrivare a Derek e non ci sarebbe stato nulla da fare allora per fermarli.

Stiles avrebbe voluto piangere. Lì, rannicchiato nel buio, avrebbe solo voluto piangere per la sua inutilità. Lo aveva detto a Scott. Lo aveva detto poco prima che cominciasse la partita: non era come loro, non poteva fare ciò che facevano loro. Era sempre un passo indietro, sempre quello più vulnerabile eppure sempre in prima linea. Possibile che nessuno si fosse mai reso conto di quanto tutto questo fosse sbagliato? Mettere una pedina del genere davanti a tutti era come allentare le difese al nemico.

Lo capiva solo ora.

Solo in quel momento stava capendo quanto avesse sbagliato ad impicciarsi di tutta quella storia, lui, il cui unico potere era tramutarsi nell’abominevole uomo delle nevi. Lui che di speciale non aveva un bel niente. Sarebbe dovuto rimanere come tutto gli altri civili dietro le quinte a fingere una vita sicura e l’attacco di leoni di montagna, ignaro del pericolo.

Lui non era fatto per questo, non era fatto per la lotta, per le situazioni pericolose. Lui era l’anello debole della catena che presto si sarebbe spezzata.

Portò con più forza le gambe al petto, come se potesse proteggersi in quel modo da qualunque fosse la cosa che stava arrivando. Aveva paura. Aveva una fottuta paura di quello che stava per accadere e più passavano i secondi più aumentava.

Di nuovo la sensazione di non riuscire a respirare si impadronì di lui. Affogava, lentamente, sempre con più dolore e nessuno l’avrebbe salvato.

Aiuto. Derek aiuto…

Derek. Tra tutti in quel momento era Derek. La persona di cui si fidava di più, quella a cui chiedeva aiuto, la sola che, ne era certo, sarebbe arrivata.

Derek. Da quando? Forse da quando Peter aveva tentato di ucciderlo e lui si era messo in mezzo, o quando aveva ringhiato contro Isaac salvandolo o forse era successo in piscina, mentre lo proteggeva dal Kanima…? Non sapeva da quando, ma in quel momento alzò la testa – le lacrime gli rigavano il viso – e pregò che Derek arrivasse, che fosse lì con lui, anche loro per urlargli contro quanto fosse stato idiota a farsi rapire, quanto fosse un peso per il branco. Gli sarebbe bastato anche loro ricevere le classiche intimidazioni, farcite di minacce fisiche ed avvertimenti ringhiati al limite dell’umano.

Gli sarebbe bastato qualsiasi cosa, purché Derek fosse lì. Perché sarebbe stata una rassicurazione, un punto fermo. Perché se c’era lui, allora avevano ancora una speranza, allora non era ancora del tutto finita la partita. Perché quell’idiota di un mannaro gli aveva insegnato che a lui piaceva arrivare così, quando uno meno se lo aspettava, al limite del tempo, nei muniti di recupero ed essere decisivo per il match.

Diavolo, Derek! Fallo! Sii decisivo. Adesso. Per me.

 

 

 

 

 

 

 

____________________________

Salve a tutti :)

Io… partirei con  lo specificare che ho recuperato questa magnifica serie in due giorni e che sono ancora letteralmente shoccata dalla piega che ha preso e dal finale di quest’ultimo episodio andato in onda. Sto cercando di giustificare la follia che avete appena letto? Forse sì xD No, la verità è che sentivo il bisogno di scrivere su questo finale, di scrivere su Stiles che in questa puntata è stato fenomenale, dai sei minuti iniziali alla sparizione finale. Quindi boh, ecco la mia personale visione della cosa… ovviamente non potevo trattenermi dall’inserirci dello Sterek, anche se, considerata la situazione, è molto “pacato”.

Boh, io mi sa che mi eclisso a fare congetture in attesa del finale di stagione che ci ucciderà tutti… Alla prossima, se ce ne sarà occasione :)

 

Alch

 

   
 
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