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Autore: _Sherlock    08/08/2012    2 recensioni
Dialogo tra un buffone e la sua coscienza.
Genere: Generale, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Sai, la gente ride nell'udire quel che diverte,
E quando ride per quel che è stupido,
Sta solo ridendo di te.
E di questa tua stupidità.
Con le loro risa
A te porteranno via la dignità.
Ti denigrano, sminuiscono,
Nelle loro frivole menti ti dipingono
Come l'oggetto di una beffa
Che come tale dev'esser trattato.

- Tutto questo mi toccherebbe, Mi toccherebbe molto
Se l'animo mio, corrotto, vendesse risate a pagamento
Con l'aspettativa di un particolare riconoscimento in cambio.
Ma io rido e faccio ridere,
Perché di risate voglio vivere,
Stolto ed idiota è l'essere
Scellerato che usi trascurare
il potere d'una risata,
La carica positiva che genera,
La potenzialità contagiosa che irradia.
Quello che vendo è un ottimo virus,
E se per diffonderlo è necessario che io sia infetto a mia volta,
ben venga.
Così sia che un infetto vada inoltrando la sua malattia.
Ma non udrai lamenti dalle mie labbra,
Sarò un malato sereno che della felicità altrui va curandosi.
   
 
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