Premessa:
questa one-shot è un missing
moment della long Fiction “History Repeating – The Next Generation of The Vampire Diaries”,
quindi i personaggi fanno riferimento a quella storia. Caroline Forbes la conoscete tutti, mentre Mason Lockwood Junior (Mase) è il figlio più piccolo di Tyler, un affarino
scorbutico e scontroso <3 Buona
lettura!
Noisy Heart.
“Perché
sei ancora nella mia stanza?”
Domandò Mase, distogliendo l’attenzione dalla pagina che stava
leggendo; Caroline si stava divertendo a scorrere con
il dito lungo il dorso di alcuni dei suoi libri, vicino alla libreria.
Gli sorrise, dando alle spalle ai volumi,
per avvicinarsi al ragazzo; era già stata diverse volte nella camera di Mason, eppure ogni volta si stupiva della sobrietà e del
silenzio che vi regnavano, incredibilmente fuori luogo nella camera di un
adolescente della sua età.
“Non ho
nient’altro da fare.” spiegò la ragazza, appoggiandosi alla scrivania. Mase inclinò appena il capo verso destra, a rivolgerle un’occhiata
decisa.
“Io sì.”
dichiarò con distacco prima di voltare pagina, tornando a concentrarsi sulla
lettura. “E ci impiegherò parecchio, quindi vattene.”
Caroline
estese il suo sorriso, per nulla turbata dal tono di voce noncurante del
ragazzo. Era ormai abituata al carattere scontroso dell’amico; agli scoppi di
rabbia improvvisi, i bronci infantili e le frecciatine provocatorie che era solito alternare al resto, a seconda dei suoi cambi di
umore.
“Per chi
ha l’eternità davanti…” incominciò, prendendo posto
sulla scrivania, sbirciando nel libro che stava leggendo. Mase
sbuffò con fare infastidito; le diede le spalle, appoggiando i piedi sul
comodino, per poter distendere le gambe. “…Un paio
d’ore trascorse guardando qualcuno studiare, non sono
nulla.”
Non le
erano mai piaciuti gli ambienti troppo silenziosi, ma stare in compagnia di Mase le piaceva. Trovava rilassante la quiete quasi
innaturale della sua stanza nei momenti in cui leggeva o studiava, forse perché
erano gli unici in cui le sembrava particolarmente tranquillo. La divertiva
osservarlo, frugare incuriosita tra i suoi libri (ne aveva veramente tanti), e
percepire di tanto in tanto le esclamazioni squillanti di Caroline o le battute
canzonatorie di Ricki provenire dal corridoio.
Lo osservò
appoggiare di nuovo i piedi per terra, ruotando poi la sedia nella sua
direzione.
“Non puoi
restare qui.” scandì una seconda volta il ragazzo, rivolgendole un’occhiata
torva che durò a lungo, prima di tornare al libro. Caroline scese dalla
scrivania e si appoggiò a un bracciolo della sua sedia.
“Perché?”
“Perché mi
dai fastidio.” sbottò
a quel punto il ragazzo. “Fai troppo rumore; ho bisogno di silenzio.”
Caroline
sospirò, sollevandosi da quella posizione, per puntare alla poltrona vicino alla
libreria.
“E allora
me ne starò in silenzio.” commentò a quel punto, lasciandosi ricadere sui
cuscini. Mase sospirò a sua volta, osservandola
recuperare uno dei volumi dallo scaffale in basso.
Tornò al
suo libro, cercando di recuperare la concentrazione, ma finì per faticare,
sorprendendosi a distrarsi spesso. Caroline voltava pagina di continuo, costringendolo a
sollevare lo sguardo per guardarla.
“Vai via.”
sbottò infine dopo una manciata buoni di minuti, non riuscendo più a ignorarla.
“Mi deconcentri.”
La vampira
sorrise, continuando a seguire con il dito il tragitto di alcune frasi,nel suo libro.
“Ti
deconcentro?” ripeté, scimmiottandolo.
Mase sbuffò, chiudendo il libro di scatto e
appoggiandolo sulla scrivania.
“Il tuo
giubbotto.” Esclamò a quel punto, scrutandola con aria decisa. “Fa rumore ogni
volta che ti muovi; lo stesso fanno i braccialetti
quando volti pagina. E la suola delle tue scarpe sul pavimento.”
Caroline
inarcò spiazzata un sopracciglio.
“Vuoi sapere
che cosa fa veramente rumore?” domandò a quel punto abbandonando il libro sulla
poltrona, ed alzandosi a raggiungere il ragazzo. “Tu.”
dichiarò in tono di voce fermo, mentre lui sosteneva con presunzione il suo
sguardo.
“Ogni
volta che le tue palpebre si scontrano…” Aggiunse Caroline con un cipiglio
divertito, chinandosi, per avere i propri occhi all’altezza di quelli di Mase. “…Sento il rumore che fanno.”
Mason inarcò un sopracciglio con aria
scettica, ma cambiò espressione quando Caroline si avvicinò ulteriormente,
portando le labbra vicino al suo orecchio.
“Ogni respiro.” mormorò, tornando poi ad
appoggiarsi ai braccioli della sedia del ragazzo. “I movimenti delle tue mani
sulla carta, il battito del tuo cuore.” aggiunse, tendendo il braccio verso di
lui. Mase rimase immobile, lo sguardo ancora
tracciato dal distacco, mentre la mano di Caroline si appoggiava con
delicatezza sul suo petto, all’altezza del cuore. “Ed ecco che accelera…” mormorò a quel punto
la ragazza, sorridendo dell’accenno di nervosismo corso a velare l’aria
impassibile del ragazzo. “E accelera…” ripeté ancora, ascoltando l’alimentarsi
rapido dei battiti del suo cuore. Il giovane arrossì lievemente, aggrottando
turbato le sopracciglia. “…E accelera ancora.” dichiarò soddisfatta la ragazza,
estendendo divertita il suo sorriso. “E il respiro si fa più irregola…”
Mase le appoggiò un dito sulle labbra,
stroncando il resto della frase sul nascere. Rimase così immobile, lo sguardo
impassibile a sfidare il suo, la mano di Caroline ancora appoggiata sul suo
petto.
“Sto. Cercando. Di.
Studiare.” scandì lentamente a quel punto, continuando a
guardarla negli occhi. “Ho bisogno di concentrazione.”
Caroline
ricambiò il suo sguardo con aria basita, prima di decidersi a sciogliere quella
situazione.
“E va bene.”
esclamò a quel punto tornando in piedi, dandogli poi le spalle. “Buono studio!”
gli augurò, prima di aprire la porta della sua camera, per dirigersi nel
corridoio.
Mase fece aderire la schiena alla sedia,
analizzando impassibile il punto in cui Caroline era appena scomparsa. Con i
polpastrelli della mano destra di tastò il petto,
disturbato dal battito ancora alterato del suo cuore.
“Fanculo…” borbottò a denti stretti, mentre lo sguardo
tornava a depositarsi sul libro di testo chiuso sul tavolino; la
concentrazione, pensò mentre appoggiava con aria offesa i piedi sulla
scrivania, era ormai andata a farsi benedire.
A una
decina di metri di distanza dalla sua stanza, Caroline sorrise, lasciandosi poi
sfuggire un risolino divertito, captando l’imprecazione
collerica del ragazzo.
Nota dell’autrice.
No, così v.v Non pubblicavo qualcosa da troppo, troppo tempo. L’ispirazione
è andata in vacanza e la pigrizia invece soggiorna tranquilla nel mio
cervellino a tutte le ore del giorno! Allora ho pensato di proporre una vecchia
cosina senza pretese che avevo scribacchiato tempo fa, tanto per far si che il
mio bel fessacchiotto secchione non finisse nel
dimenticatoio :3 sarebbe una sorta di missing moment
futuro di History Repeating,
poiché – come si può intuire dai dialoghi – Mason qui
già sa che Caroline è un vampiro. Era una cosa che avrei voluto inserire in HR,
ma alla fine ho pensato che ci stesse meglio come scena extra. In teoria, avrei
un’altra cosa che sto scrivendo su loro due che mi piacerebbe
pubblicare a breve, vediamo se ci riesco. Ricordo che per qualsiasi
informazione, foto, video, link idioti e quant’altro, ho aperto un gruppo dedicato a Histoy Repeating – che al
momento sta lì a prender polvere, perché sono bloccata ç_ç
- su face book QUI.
Un
abbraccio!
Laura – la
pigra v.v -