Amicizia … un pensiero
silenzioso
che veglia sul sonno di un angelo …
Fuori dal finestrino del treno …
le stelle, fredde, rimandano il pensiero a spazi
immensi, infiniti …
un senso di vertigine …
il buio della notte … boschi misteriosi e cupi …
Dentro, voci amiche … parlano
dell’infinito, del nulla, dei confini dell’universo …
Ogni tanto, le luci di una
stazione.
La vita … guardare fuori dal finestrino di un treno in corsa …
paesaggi sconosciuti scorrono davanti e fuggono via per sempre
…
Nel freddo della notte …
dormire sulla spalla di un amico.
Una perla nera, fredda nella
mano …
una goccia di notte nel cuore dell’uomo.
Lasciar
scorrere la vita … come, tra le dita, l’acqua di un torrente di montagna.
Guardare i riflessi del sole
tra le pietre …
perdersi nell’azzurro infinito del cielo.
Dormire sulla morbida sabbia
del bagnasciuga …
ascoltare ad occhi chiusi l’eterno rumore del mare.
Se potessi dirti ciò che provo …
Invece me ne sto qui seduta,
e guardo le onde infrangersi contro gli scogli.
Sono stanca di bussare alla
tua porta
senza mai sapere se mi aprirai
senza poter capire se il sorriso che a volte mi rivolgi
sia sincero oppure solo di pietà.
Alla mia porta
non bussa mai nessuno.
Un viaggiatore lascia un
porto
a cui, sa
già, non farà più ritorno.
Guarda la
costa farsi sempre più distante, i luoghi a lui cari
ormai
svaniti nella foschia.
Un’improvvisa
nostalgia lo assale, il folle desiderio
di
rinunciare a tutto e tornare indietro.
Poi si volta
deciso verso l’immensa distesa del mare,
splendido
deserto davanti a lui;
e, preso un
profondo respiro, rivolge a sé stesso un sorriso di sfida.
I giorni
passano e vanno via
come
d’autunno le foglie gialle nel vento.
Io sto qui
in silenzio e aspetto
come chi,
seduto nel buio,
tende la
mano verso qualcuno che non arriverà.
Chiare
risate che riscaldano il cuore
al di là di un sottile velo trasparente.
Basterebbe allungare solo un poco la mano…
Poi
una voce in tono di comando:
“Non toccare lo specchio, o il sogno
svanirà!”
Immobile sulla soglia,
nessuno può vedermi.
Tocca a me decidere, ma non
voglio; e aspetto.
Kubla Khan riposa nel suo
palazzo di cristallo
finché il sole non avrà sciolto il ghiaccio.
Si può vivere con l’unica
compagnia
degli immaginari
personaggi di un libro?