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Autore: Lothiriel    29/05/2004    2 recensioni
Una raccolta di "poesie"...
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amicizia … un pensiero silenzioso

 

Amicizia … un pensiero silenzioso

che veglia sul sonno di un angelo …

 

 

Fuori dal finestrino del treno …

le stelle, fredde, rimandano il pensiero a spazi immensi, infiniti …

un senso di vertigine …

il buio della notte … boschi misteriosi e cupi …

Dentro, voci amiche … parlano dell’infinito, del nulla, dei confini dell’universo …

Ogni tanto, le luci di una stazione.

 

 

La vita … guardare fuori dal finestrino di un treno in corsa …

paesaggi sconosciuti scorrono davanti e fuggono via per sempre …

Nel freddo della notte … dormire sulla spalla di un amico.

 

 

Una perla nera, fredda nella mano …

una goccia di notte nel cuore dell’uomo.

 

 

Lasciar scorrere la vita … come, tra le dita, l’acqua di un torrente di montagna.

Guardare i riflessi del sole tra le pietre …

perdersi nell’azzurro infinito del cielo.

 

 

Dormire sulla morbida sabbia del bagnasciuga …

ascoltare ad occhi chiusi l’eterno rumore del mare.

 

 

Se potessi dirti ciò che provo …

Invece me ne sto qui seduta, e guardo le onde infrangersi contro gli scogli.

 

 

Sono stanca di bussare alla tua porta

senza mai sapere se mi aprirai

senza poter capire se il sorriso che a volte mi rivolgi

sia sincero oppure solo di pietà.

Alla mia porta

non bussa mai nessuno.

 

 

Un viaggiatore lascia un porto

a cui, sa già, non farà più ritorno.

Guarda la costa farsi sempre più distante, i luoghi a lui cari

ormai svaniti nella foschia.

Un’improvvisa nostalgia lo assale, il folle desiderio

di rinunciare a tutto e tornare indietro.

Poi si volta deciso verso l’immensa distesa del mare,

splendido deserto davanti a lui;

e, preso un profondo respiro, rivolge a sé stesso un sorriso di sfida.

 

 

I giorni passano e vanno via

come d’autunno le foglie gialle nel vento.

Io sto qui in silenzio e aspetto

come chi, seduto nel buio,

tende la mano verso qualcuno che non arriverà.

 

 


Chiare risate che riscaldano il cuore

al di là di un sottile velo trasparente.

Basterebbe allungare solo un poco la mano…

Poi una voce in tono di comando:

“Non toccare lo specchio, o il sogno svanirà!”

Immobile sulla soglia, nessuno può vedermi.

Tocca a me decidere, ma non voglio; e aspetto.

 

 

Kubla Khan riposa nel suo palazzo di cristallo

finché il sole non avrà sciolto il ghiaccio.

Si può vivere con l’unica compagnia

degli  immaginari personaggi di un libro?

  
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