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Autore: Mana Sputachu    08/08/2012    5 recensioni
Certi giorni urla ancora, soprattutto la notte – quando gli incubi la tormentano, e lei non può scacciarli via; ma ci sono anche giorni buoni, in cui Finnick l’ha persino udita canticchiare.
[Finnick/Annie - spoiler!alert se non avete letto Mockingjay, scritta per la Maratona in Piscina della community lj Piscina di Prompt]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Annie Cresta&Finnick Odair
Genere: Introspettivo, angst, sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: Possibili spoiler se non avete letto Mockingjay
Note: Scritta per la community Piscina di prompt e l’iniziativa Maratona in piscina, con il prompt Hunger Games, Finnick/Annie, ”Si accende una candela e si dice buonasera”. Non ho resistito all’idea di usare questo prompt: conosco la filastrocca da quand’ero bambina per colpa di IT di Stephen King (inserendo anche un omaggino :p), ed è uscita fuori questa flash che spero vi piaccia. <3
 
 
 
 
Piove, piove, la gatta non si muove,
 
C’era una filastrocca che Annie cantava, quando lei e Finnick vivevano ancora nel Distretto 4.
Una filastrocca per bambini, di quelle che si cantano saltando la corda, girando in triciclo o saltellando tra le onde sulla battigia.
 
Si accende una candela e si dice buonasera,
 
Dopo i Settantesimi Hunger Games, Annie aveva smesso di cantare la filastrocca.
Aveva smesso di sorridere, di nuotare – aveva smesso di essere Annie.
In quella figura fragile e spaventata, che urlava in preda ai ricordi degli orrori dell’arena, Finnick non vedeva più la ragazza che amava.
 
Si accende un lumicino e si dice buon mattino.
 
Ora Finnick ed Annie sono di nuovo insieme, nel Distretto 13, e lei sembra migliorare, poco a poco.
Non è più quella di un tempo – e probabilmente non potrà mai tornare ad esserlo, ma è più tranquilla, i suoi attacchi meno frequenti; ogni tanto riesce persino a regalare a Finnick uno di quei sorrisi della vecchia Annie.
Certi giorni urla ancora, soprattutto la notte – quando gli incubi la tormentano, e lei non può scacciarli via; ma ci sono anche giorni buoni, in cui Finnick l’ha persino udita canticchiare.
“Piove, piove, la gatta non si muove” sussurra, lo sguardo perso nel vuoto fissando un punto indefinito, per poi volgerlo verso di lui e sorridere “si accende una candela e si dice buonasera.”
E sono quelli i momenti in cui Finnick riesce a scorgere la Annie di una volta – e sorridere con lei.




   
 
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