Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: Rugerfred    21/02/2007    2 recensioni
Tre esseri di razze differenti si incontrano in una stanza bianca... Non sanno perchè sono lì, ne cosa devono fare... Qual'è la realtà?
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Wall Game

Lodak si alzò dal freddo pavimento, e aprì gli occhi improvvisamente.
Una luce abbagliante lo colpiva in pieno volto,e impiegò qualche minuto per abituarsi all’accecante bagliore.
“Do... Dove sono?”-disse l’uomo.
Silenzio.
“Dove sono???”-urlò.
“Non lo sappiamo... Nessuno lo sa qui...”-pronunciò una voce, dall’accento strano.
Gli occhi di Lodak si abituarono pian piano alla luce, e vide diverse figure.
Quando capì chi aveva davanti, indietreggiò, lanciando un urlo.
“Ma chi sei???”-domandò intimorito, vedendo l’enorme figuro, dalla pelle rossa e munito di 4 braccia.
“Bhe, ti sei mai visto allo specchio?”-disse il gigante-“Il mio nome è Pteke, e son nato nel pianeta Xavai... Ma non ho la più pallida idea di dove ci troviamo...”
“Silenzio stupidi esseri!”-pronunciò fermamente un’altra voce.
Gli occhi di Lodak si erano ormai abituati a quella luce abbagliante, e riuscì a scorgere l’altra figura.
Era una sottospecie di umano...
Tuttavia, era molto alta, circa 3-4 metri, e aveva la pelle untuosa, quasi come un anfibio, di uno strano colorito bluastro.
Sembrava avere una sottospecie di seno, perciò Lodak dedusse che era una femmina.
“Ma tu chi sei?”-chiese l’umano.
“Il mio nome completo non potresti udirlo, perciò chiamami pure Ekali... E vengo dal pianeta Matnor... Comunque, vi ho chiesto di fare silenzio!”-disse l’alta figura.
“E chi ti credi di essere tu, per imporre il silenzio ad uno Xavaiano?”-urlò la possente figura rossa.
Ekali alzò una mano, da cui scaturì un fulmine, che colpì Pteke al braccio sinistro.
“Cosa credi di farmi con questi pizzicotti?”-urlò il gigante, che stava correndo verso la Matnorriana, con la precisa intenzione di travolgerla.
“Basta!”-urlò Lodak.
Ekali e Pteke si fermarono a guardarlo, poi si sedettero per terra, in silenzio.
E fu allora, nel silenzio, che si udì un rumore meccanico provenire da dietro una parete.
“Ecco perchè vi avevo chiesto di fare silenzio...”-esclamò la Matnorriana.
Lodak si avvicinò alla parete, e passandoci una mano sopra, si accorse che c’era una specie di rettangolo in rielievo...
“Ehi... C’è qualcosa qui... Pteke, potresti spezzarlo con un pugno?”-chiese il terrestre.
“Certamente!”-disse lo Xavaiano, alzandosi e dirigendosi verso la parete.
Colpi con un pugno il rettangolo, che crollo in breve, rivelando un corridoio illuminato.
“Andiamo...”-pronunciò l’umano ai due alieni.
Giunsero alla fine del corridoio, dove c’era una porta.
Ma non era una porta normale...
Non c’erano maniglie, ma 5 pulsanti, e una targhetta.
“.....Non riesco a capire cosa c’è scritto...”-pronunciò Lodak.
“.....Solo il primo può passare...”-disse Ekali.
“Cosa...?”
“...Solo il primo può passare... Ho letto la targhetta: è scritta nell’antica lingua di Matnor...”
Lodak osservò meglio i pulsanti, e notò che vi erano incisi strani simboli.
“4, 8, 15 ,23 ,32.....”-disse Pteke.
“No aspetta... Fammi indovinare... Queste sono cifre numeriche scritte in Xavaiano...”-pronunciò l’umano.
“Si... Ma tu come fai a...”
Senza lasciar finire la frase al gigante rosso, il terrestre si premette il pulsante con il numero 23, e la porta si aprì.
“Ma tu come facevi a sapere che quel pulsante era quello esatto?”-chiese sorpresa la Matnorriana.
“Numeri primi... L’indizio sulla targhetta era chiaramente riferito ai numeri primi, e tra quelli il 23 era l’unico primo...”-esclamò con un sorriso l’umano.
“Allora, vogliamo attraversare questa soglia, o stiamo qui?”-pronunciò imponente Pteke.
I tre varcarono la soglia e si trovarono a camminare su un ponte, all’interno di un’enorme sfera.
Un ponte di un materiale sconosciuto, che collegava la porta aperta da loro ad un altra porta dalla parte opposta...
Lodak si sporse da un lato del ponte, per guardare giù, e subito indietreggio.
“Cavolo! Saremo almeno a 500 metri dal fondo! Fatico quasi a vederlo!”
Successivamente, alzo lo sguardo, e vide milioni, miliardi di ingranaggi enormi sopra di loro...
Causavano un ticchettio ripetuto, poi, all’improvviso, cadde un ingranaggio...
E un altro...
E altri ancora...
“Corriamo, presto!”-urlò il gigante rosso, che già stava percorrendo il ponte a grossi balzi.
E corsero, corsero fino a che il fiato glielo permetteva...
Ma all’improvviso, Ekali cadde...
“Correte presto, salvatevi alme.....”
E non fece in tempo a finire la frase, che un grosso ingranaggio la schiacciò, staccandosi anche un pezzo di ponte, e cadendo, sempre più velocemente, verso il fondo di quella enorme sfera...
Lodak e Pteke raggiunsero la porta, e il gigante rosso la aprì con così tanta furia che la staccò dai solidi cardini a cui era attaccata...
“Dannazione!”-gridò il terrestre.
“Lascia stare... Ormai è successo quel che è successo...”
“Non bisogna piangere sul latte versato, vero?”
“Cosa?”
“Lascia perdere... E’ solo un vecchio proverbio terrestre...”
Si guardarono intorno, scorgendo una scala, nascosta nell’oscurità della stanza...
I due si incamminarono, e sembrava quasi che gli scalini non finissero mai, tanti ne avevano percorsi e tanti ne vedevano...
Poi, finalmente, una porta...
Lodak tentò di aprirla, ma si accorse che non aveva maniglia...
Il gigante rosso, tentò di abbatterla con un pugno, ma invano...
E fu allora che.....

“Jonathan! Scendi! E’ pronta la cena!”
“Uffa! Ma stavo per finire il livello!”
“Niente ma! Subito giù! Lo sai che poi tuo padre si arrabbia se quando torna a casa ti vede attaccato alla nuova console!”
“E va bene, arrivo...”
E così, Jonathan tolse il CD dalla console, e lo mise nella custodia, dove a grandi lettere era scritto “Wall Game”...

Dedicata a tutti coloro che mi amano

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Rugerfred