21/02/2007
2 recensioniEarth Juice
La fabbrica all’esterno sembrava più che altro una fattoria modernizzata, con gli animali che pascolavano nei recinti elettrici, e il tetto coperto di pannelli solari che servivano a rendere la fabbrica autosufficiente, in modo che non dovesse dipendere dalle grandi multi-nazionali energetiche...
Secondo i dati che aveva sottomano, la fabbrica guadagnava circa 5 miliardi di dollari l’anno.
Rakon era lì per intervistare il famoso Juegan Keno, proprietario della fabbrica.
Entrò nell’atrio della fabbrica che, per essere una fabbrica che produceva nettare, era molto elegante: il pavimento in marmo e le pareti in acciaio le conferivano un aspetto molto moderno.
Appena entrato, quella che lui supponeva fosse la segretaria, gli disse di aspettare un attimo, poichè il signor Keno era in riunione..
L’intervistatore si accomodò quindi nelle poltroncine dell’atrio, preparandosi le domande da porre...
Pochi minuti dopo, la segretaria lo avvisò che il signor Keno era ora disponibile all’intervista, e accompagno Rakon fino all’ufficio di Juegan, ai piani alti dell’edificio.
“Benvenuto, signor Rakon!”-esclamò Keno, mentre offriva un bicchiere di succo Earth Juice all’intervistatore.
“E’ un onore essere qui per intervistarla! La sua fabbrica è ormai famosa persino sul lontano pianeta Kaleidon... Ma... Qual è il segreto di questo succo? Mi spiego meglio... Perchè crede che piaccia tanto alla gente?”
“Bhe, l’Earth Juice è molto nutriente, inoltre possiede molti anticorpi che eliminano parecchie malattie, e rinforzano il corpo...”
“Quindi, l’Earth Juice è comparabile quasi a un “Nettare degli Dei”? O è più come una “Panacea”, la cura a tutti i mali?”
“Bhe, non esageriamo!”-esclamo con un sorriso Juegan Keno-“Diciamo soltanto che fa molto bene, e che è pure buono... Ma, mi permetta di accompagnarla a fare un giro per la nostra fabbrica, in modo che possa vedere con i suoi occhi come produciamo il “Nettare degli Dei”, come l’ha chiamato prima...”
Così, Rakon seguì il proprietario della Earth Juice Inc. per i corridoi, fino ad arrivare ad una specie di stazione all’interno dell’edificio.
“Ecco, si accomodi pure nel vagoncino, che ci porterà alla visita della fabbrica... Io sarò personalmente la sua guida...”
E così, il vagone si mosse, entrando nella vera fabbrica del succo.
“Partiremo dal prodotto finale... Come può vedere, quel grande macchinario imbottiglia e impacchetta il succo in confezioni che poi vengono spedite ai supermarket...”
Il vagone avanzo è mostro una specie di imbuto gigante, fatto di un particolare acciaio.
“Quello serve per riempire le bottiglie di succo... Come può notare, la base dell’imbuto si apre a intermittenze regolari e precise, in modo da sprecare pochissime quantità di succo...”
E il vagoncino che portava i due prosegui, nella visita della fabbrica...
“E fra un po’ arriveremmo alla parte migliore... Per ora, la in alto può vedere il cosiddetto “Setaccio”... In pratica serve per lasciar filtrare solo la parte migliore del succo... In modo che il nostro prodotto sia sempre fatto solo con il meglio del meglio!”
“Molto interessante... Ma voi, da dove lo ricavate questo succo?”
“Se ha pazienza, fra un po’ arriveremo nella sala dove si estrae il succo...”
E il vagoncino entrò in una specie di corridoio, dove ai lati le pareti di vetro facevano intravedere come si estraeva il nettare...
“Ecco, il succo si estrae da quegli animali... In pratica noi li attacchiamo ad una macchina che estrae quel succo rosso che piace tanto...”
Ed in effetti, Rakon video quegli animali, a cui si attaccava una specie di tubo con all’estremità un ago...
Poco dopo, l’animale cade a terra quasi come “svuotato”, come se quella fosse solo la buccia di un frutto...
Il vagoncino uscì dall’edificio, e passò a fianco dei recinti elettrificati dove tutti quegli animali pascolavano, ignari forse del loro futuro destino...
“Bhe, signor Rakon, la visita è finita! Spero che le abbia fatto piacere visitare la Earth Juice Inc. ...”
“Si, veramente molto piacere... Ma, prima di andarmene, potrei assaporare ancora un calice del suo “Nettare degli Dei”? Gliene sarei molto grato...”
“Ma certo, ma certo!”-esclamò con un sorriso Juegan Keno, versando da una bottiglia il succo rossastro e porgendo il calice all’intervistatore.
Rakon afferrò il calice con la sua mano squamata e sorseggiò il gustoso nettare, osservando quei poveri animali nei recinti...
Erano così viscidi...
Senza squame, con solo due gambe e due braccia, e due occhi...
Degli animali veramente disgustosi...
Dedicata a tutti coloro che mi amano