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Autore: genioincompreso    09/08/2012    0 recensioni
Bando alle ciance... C'è chi si innamora e non viene ricambiato.
C'è chi nonostante questo va avanti lo stesso e dà il meglio di sè.
Ma c'è anche Brittany che è completamente presa da Santana e non sa come sfogarsi.
Lei la odia ma solo perchè la ama. La sua è solamente una stupida, comprensibile, idiota rabbia e non ci può fare niente.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi dicevano tutti che cantava e ballava divinamente solamente perchè era la rabbia a controllarla. Tutti mi dicevano inoltre che era semplicissimo notarlo ma ai miei occhi tutta questa rabbia proprio non ce la vedevo. Ogni suo verso, ogni suo passo mi parevan di più qualcosa di angelico... ai miei stessi occhi lei volava e suonava vocalmente un'arpa d'oro per dirla tutta.
Fino a quando... Fino a quando in un pomeriggio di metà maggio non uscì allo scoperto.
-Sì, Sam lo so che lo sapete tutti che l'amo a quella stronza tanto adorabile... smettila e anche gli altri.. smettetela di tirare frecciatine a destra e a manca, grazie-
Vi giuro, restai allibita.
Seduta dalla parte opposta alla sua, in braccio al mio Puck, la guardai con chissà quale faccia da ebete e ciò che mi ritrovai davanti fu solamente una sua espressione che in dodici anni di amicizia non avevo mai visto sul suo volto. Dura come la pietra ed al limiti della sopportazione, gli occhi parevan voler scoppiare a furia di tener le lacrime ed appunto per questo dopo qualche secondo fu costretta ad alzarsi per dirigersi fuori dall'aula.
"San smettila di osannarla... il suo non è talento"
"Dovresti sapere cosa gli provoca tanta rabbia..."
" Eh miss Meloni contraffatti la ucciderai senza volerlo se continui così"

Come avevo fatto a non accorgermi da sola di quello che mi stava accadendo di fianco? possibile che fossi stata così cieca da non percepire il suo dolore? E soprattutto perchè non mi aveva mai detto niente?
Quando stavamo insieme alla sera ed il pomeriggio dopo la scuola lei era sempre sorridente, rideva, scherzava con me... si lasciava baciare e toccare ogni volta che come una lucertola avevo bisogno di avere qualcosa di caldo sotto di me. Possibile che mi avesse nascosto tutto così hollywoodianamente? A quante pareva, sì.
Dopo quella mezza scenetta mi sentii come in obbligo di scendere dalle gambe di Puck, sconcertandolo ovviamente, dovendo districare il mio braccio dalle sue mani che mi rivolevano ma solo perchè non mi sembrava giusto.
Dei tremendi sensi di colpa, tutti in un secondo mi investirono come un fiume in piena e con la mente cercai di mettermi nei panni della mia biondina. Rimurginai su tutte le smancerie ed effusioni in pubblico che Puck ed io ci eravamo scambiati e subito capii quanto dolore avevo provocato.
Lo potevo capire sulla mia pelle, come se fossimo sempre state in contatto, potevo immaginare dentro di me il suono di quei singhiozzi strozzati affondati in chissà quale bagno puzzolente della scuola ed inoltre potevo visualizzare nella mia mente ogni immagine di quei momenti di solitudine. Una stretta al cuore mi colse all'improvviso ed oltre al sudore freddo, conseguenza dei sensi di colpa, incominciò pure a mancarmi il respiro.
Mr shue repentinamente, shoccato quanto me e gli altri di tutto quello che era successo mi disse che se volevo avrei potuto andare in bagno anche io.
E così feci, corsi fuori dall'aula e ad altrettanta velocità, fermandomi appena  in tempo sull'uscio dei servizi ebbi il tempo di scorgerla a terra, tutta raggomitolata e scossa da rantoli sommessi.
Fu una scena alquanto triste, mi venne da piangere pure a me per quella situazione ma facendomi forza e rannicchiandomi vicina a lei le feci toc toc con un dito sulla sua spalla. Lentamente alzò di un po il viso ma appena i suoi occhi rossi, infiammati si scontrarono con i miei si richiuse di tutta fratta in sè come in preda allo spavento.
-Dai Britt... Non fare così... sono sempre la tua San... Non devi avere paura di me...-
-Ah no? Mi sono automaticamente sputtanata da sola davanti a tutti..... davanti a te...-
Le parole mi morirono in bocca. In un certo senso anche se fino a quel secondo non ci avevo pensato, il classico " ehy, la tua migliore amica ti ama" mi colpì in pieno volto.
-Vedi?-
-No Britt...cioè...-
-Vattene ti prego. Vattene!!!-
-No. Non me ne vado... almeno.... non senza di te-


E come tutti mi dicevano, la sua non era altro che rabbia perchè appena cercai di tirarla su di forza, lei si alzò ma ne conseguì per me un violento schiaffo in faccia che mi lasciò per l'ennesima volta esterrefatta, oltre che dolorante.
-Mi dispiace ma ti avevo detto di andartene....-
-Britt...-
-Vattene, ti prego...-
-è questa la tua rabbia? quella che fai uscire quando canti e balli? -
Abbassò lo sguardo e non mi rispose.
-Se devi dirmi qualcosa... dimmelo, gli schiaffi e le canzoni servono a poco-
-Vuoi che ti dico quello che ho da dirti?-
-Eh sai sarebbe ben ....-
Non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai con le spalle al muro, le sue mani sulla mia faccia e le sue labbra ultra morbide che come indemoniate si erano attaccate alle mie, fameliche.
"la sua è solo rabbia.... è solo rabbia"
  
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