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Autore: Julia Veiss    10/08/2012    2 recensioni
«Niente, Natsu. Ora va tutto bene» rispondo.
«Vieni qui...» sussurra lui dolcemente.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Love is old, love is new. Love is all, love is you!'
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Finalmente ha smesso di piovere.
Mi giro e mi rigiro nel letto sfregandomi le mani. Caspita, se fa freddo.
Una folata di aria gelata mi scompiglia i capelli. Dannazione, chi ha lasciato la finestra aperta?
Natsu, di sicuro… lui questo freddo non lo sente, chiaro. Senza nemmeno accorgermene, mi sciolgo in un sorriso che va da orecchio ad orecchio.
Natsu, il mio Natsu.
Mi alzo e vado a chiudere la finestra. E’ notte fonda, e tutta Magnolia è immersa in un sonno profondo. Da uno squarcio nelle nubi si intravede un po’ di luna, che con la sua luce lattea rischiara il panorama.
Inspiro l’aria della notte. E’ così fredda che mi sembra che mi si stiano ghiacciando i polmoni.
Un po’ forse Natsu lo invidio. In fondo, lui problemi di questo genere non ne ha mai avuti.
Il mio amato Natsu… mi sembra ieri il giorno in cui mi ha portata a Fairy Tail.
Lui con quel suo ottimismo contagioso, lui che quando si intestardisce su una cosa diventa ancora più carino di quanto non sia già. Sbadiglio.
Torno a dormire, forse è meglio.
Mi piace guardarlo mentre dorme, sentire il suo respiro lieve, tiepido, con quell’espressione da bambino e i capelli rosa sempre arruffati. Potrei stare a guardarlo per ore.
Chiudo la finestra, attenta a non fare rumore. Mi tiro le coperte fino al naso. Faccio per per accarezzare il viso di Natsu sul cuscino accanto al mio ma la mia mano incontra solo la stoffa, morbida e fresca.
Natsu, dove sei?

Accendo le luci di colpo. Nel letto ci sono solo io. Guardo sotto le coperte, sotto il letto, frugo persino nell’armadio e sotto il tavolo. Anche Happy è sparito.
Il mio cuore comincia a battere all’impazzata. Senza neanche sapere bene cosa sto facendo corro in strada, ancora con il pigiama addosso.
Ormai del freddo pungente non m’importa più, l’unica cosa che mi importa è di ritrovare Natsu, il mio dolce Natsu.
Mi verrebbe da correre per tutte le vie di Magnolia gridando il suo nome, ma dopotutto è ancora notte fonda.
Che sia andato alla gilda? No, tutte le luci sono spente.
Comincio a correre, senza una meta precisa. Giro a destra, sinistra, di nuovo destra, non so dove sto andando.
Voglio solo tuffarmi nelle braccia di Natsu, le sue braccia calde e forti.
D’improvviso mi fermo. E’ un vicolo cieco. Alzo lo sguardo al cielo, pure la luna è stata inghiottita dalle nubi scure.
Un tuono lacera il silenzio della notte. Provo a tornare indietro, ma la strada chi se la ricorda?
Natsu, ti prego, dammi un segno. Tu sai sempre cosa fare, nel bene e nel male.
Un’ombra attraversa la strada di fronte a me, ma è solo un attimo. Sbatto le palpebre e ricomincio a camminare, affrettando il passo.
Natsu, dove te ne sei andato? Non so più dove sono, mi sono persa senza di te. I veri maghi non dovrebbero averne ma io… io ho paura. Natsu, torna da me.
Ecco, di nuovo l’ombra. Ricomincio a correre, sempre più forte, adesso sembra che l’ombra mi stia seguendo, ora ne sono sicura. Vado avanti, più veloce di così non posso andare, i miei piedi nudi incontrano qualcosa di scivoloso, forse del ghiaccio. Cado.
Natsu, ecco, lo vedi adesso? Io senza di te non valgo niente.
Faccio per alzarmi ma scivolo di nuovo, mi giro.
L’ombra si avvicina, come un serpente, in silenzio.
Natsu, salvami, ti prego. Torna da me, ti va? Se non ci sei tu non riesco a fare niente, nemmeno stare in piedi su dello stupido ghiaccio.
L’ombra è sopra di me. Sono spacciata.
Natsu, ormai è tardi ma sappi che ti amo, ti ho sempre amato, fin dal primo giorno. Anche se mi arrabbio, anche se ogni tanto metto il broncio io senza di te non ci so stare, io senza di te non sono nulla.
Natsu…


«Lucy! Hey, Lucy!»
Sbatto le palpebre. Una figura scura è sopra di me. L’ombra? Allora ce l’ha fatta a prendermi.
«Lucy, che hai da blaterare? Svegliati, dai, è stato tutto un brutto sogno.»
No, questa è… è la voce di Natsu. Il mio cuore comincia ad andare ai mille all’ora. Fuori piove ancora.
Mi sfrego gli occhi e lui è li, seduto sul letto che mi guarda sorridendo. Anche Happy è sveglio.
«Dicevi cose tipo “salviami, l’ombra, aiuto…" ...che stavi sognando?»
«Niente, Natsu, stai tranquillo. Ora va tutto bene» rispondo, sorridendo un po'.
«Vieni qui...» sussurra lui dolcemente.

Eccolo, finalmente, l’abbraccio che aspettavo. Caldo come il fuoco di un caminetto in pieno inverno. Forte, ma dolce allo stesso tempo, come solo lui sa essere. Posso sentire il suo cuore battere dentro al suo petto, tu-tum, tu-tum, tu-tum.
Ci sciogliamo dall’abbraccio, lui rimette la testa sul cuscino e ce ne stiamo lì, in silenzio, a guardarci negli occhi come due ragazzini troppo timidi per rivolgersi la parola.
D’un tratto lui si alza, si avvicina e mi da un piccolo bacio sulla guancia.
«Dai, Lucy, adesso dormi».

Oh, Natsu.
  
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