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Autore: piercethebony    10/08/2012    2 recensioni
Ci mettiamo sul divano, ma nessuno parla.
-Che strano abbiamo passato otto anni della nostra vita a sparare cazzate su questo divano e ora nessuno dei due sa cosa dire.- Le parole mi vengono fuori sole, non so che ho.
-Forse semplicemente non abbiamo nulla da dirci.- Mi risponde guardando davanti a sé.
-No Mikes non mi interessa può che anche finire il mondo, ma noi troveremo sempre qualcosa di cui parlare, perché tu sei il mio fottuto migliore amico e ti voglio bene.-
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NEVER COMING HOME



Hola gente,
in questa OS c’è un Gerard morto (che allegria) ed è incentrata di più sul rapporto di amicizia tra Frank e Mikey.
Detto ciò spero che vi piaccia e se volete lasciate un commento che fa sempre piacere.
Baci Juliet.
 
 
 
 
Sono in questa casa vuota e sento troppo la tua mancanza. Mi siedo sul divano e mi vengono in mente tutte le immagini di quello che abbiamo passato insieme. E poi il divano è l’inizio di tutto, ricordi Gee? È dove ci siamo conosciuti, tutto merito di Mikey. Lui è e sarà sempre il mio migliore amico. So che ci saremo sempre l’uno per l’altro. Ricordo perfettamente la prima volta che ho visto quel ragazzino nerd con gli occhiali, che poi la verità è che di nerd non ha proprio nulla, quello ci fotte a tutti.
Ricordo anche quando è morta vostra nonna Helena. Dio quanto amavo quella donna, lei è sempre stata dalla nostra parte. Credo sia il momento meno adatto per parlare di lei ora, così mi sprono e decido di andare a trovare Mikes, ho proprio bisogno di vedere una faccia amica.
Esco di casa e decido di andare a piedi, mi è sempre piaciuto camminare. Durante il tragitto penso a tante cose. Soprattutto penso a vostra madre Donna.
Ricordo che quando io e Mikes avevamo circa quattordici anni io ero sempre a casa vostra e che per lei ero come un figlio, ero come il fratello di Mikey. Poi quando io e te abbiamo iniziato a frequentarci tutto è cambiato. Se prima tua madre non voleva vedermi neanche in foto, ora mi vorrebbe morto. Credo che qualsiasi persona darebbe la mia vita per la tua ora, anche io. Tanto lo so che è tutta colpa mia, anche se la gente cerca di convincermi del contrario.
Dopo questa lunga e “divertente” riflessione mi accorgo di esser arrivato davanti casa Way. Busso e mi viene ad aprire un Mikey con la faccia assonnata e appena mi vede mi sorride.
-Ciao Mikes.- Lo saluto
-Hey Frank, che ci fai qui?- Mi chiede.
Lo so che è strano che io sia lì, se ne accorge anche Mikey. Io ci ho vissuto in quella casa e ora tutto mi fa allontanare da essa.
-Avevo voglia di uscire e parlare un po’ con te.- Rispondo sorridendo
-Hai fatto bene a venire, dai entra.-
Vengo a conoscenza dopo del fatto che siamo solo io e lui in casa, così mi rilasso un po’. Ci mettiamo sul divano, ma nessuno parla.
-Che strano abbiamo passato otto anni della nostra vita a sparare cazzate su questo divano e ora nessuno dei due sa cosa dire.- Le parole mi vengono fuori sole, non so che ho.
-Forse semplicemente non abbiamo nulla da dirci.- Mi risponde guardando davanti a sé.
-No Mikes non mi interessa può che anche finire il mondo, ma noi troveremo sempre qualcosa di cui parlare, perché tu sei il mio fottuto migliore amico e ti voglio bene.- Dico quello che veramente sento, questa situazione non la sopporto.
-Ti voglio bene anche io.- Per la prima volta da quando è iniziato questo discorso si gira a guardarmi negli occhi.
-Avanti Iero sputa il rospo, perché volevi parlarmi?-
Lo guardo con la mia migliore faccia offesa e lui si mette a ridere. Non ci credo che dopo quello che è successo sto trovando la voglia di scherzare ancora, sinceramente non me ne capacito proprio.
-Ohoh ti conosco da quando hai iniziato a essere un piccolo punk rompicoglioni, ti conosco troppo bene, quindi parla.-
-Fanculo Mikey fuckin Way mi hai sgamato un’altra volta-
Mi prendo un po’ di tempo forse perché non so bene come iniziare.
-Mi manca.- Prendo altro tempo, e lui sembra capire che non ho finito.
-Mi manca tanto e la gente sembra non capirlo. Le persone mi vedono solo come colui che ha portato sulla cattiva strada Gerard Way, il ragazzo buono e sognatore. Sanno come sono andate le cose e mi incolpano lo stesso e io non ce la faccio Mikey. Solo perché sto continuando a vivere la vita, non significa che io non pensi di andare da lui ogni singola notte. Non significa che io non pianga per lui. Non significa che io la mattina non mi svegli, se sono riuscito a dormire, e non pensi a lui e a quanto la mia vita già dal risveglio mi sembri insignificante.- Mi fermo e mi accorgo che alcune lacrime stanno bagnando il mio viso.
Mikey guarda di nuovo dritto davanti a se il nulla, ma capisco che mi sta seguendo dai suoi occhi. Sono lucidi come i miei.
-Mi maledico ogni santissimo giorno, ma la gente non lo sa e giudica lo stesso. Io sto male anche per questo e non capisco perché. Io lo amavo davvero e lo amo tutt’ora e non so perché non lo capiscono.-
-Era anche quello che si chiedeva continuamente Gerard, Frank. Le persone lo giudicavano sempre e non capivano quanto meraviglioso fosse. Non capivano tutto quello che lui aveva da dire e si teneva dentro. E lui moriva dentro ogni singolo giorno. Stava diventando sempre più spento. Poi sei arrivato tu e io ho visto mio fratello credere di nuovo nei suoi ideali e fottersene del parere della gente. Quindi fottitene Frank, lui vorrebbe che tu lo facessi.-
Lo sapevo bene quello che Gerard aveva passato e ricordarlo insieme a Mikey mi stava aiutando, almeno un po’.
-Io posso anche fottermene di quello che dicono, ma mi resta comunque il senso di colpa. Lo so che è colpa mia, non mi importa quello che mi dicono quando parlo con loro. Lo capisco dai loro sguardi lontani e lo capisco da me. Me lo dico da solo.-
-Frank io sono suo fratello e non ce l’ho con te per nessun motivo al mondo. Non potevi saperlo, non potevi prevederlo, non potevi impedirlo. Credi a me se ti dico che non è colpa tua, altrimenti ti avrei già preso a calci non credi?-
Si gira a guardarmi e fa un sorriso. Non è forzato e solo uno di quei sorrisi che fai quando stai rassicurando una persona. Ed era sincero.
-Sei l’unica persona che mi resta Mik, l’unica su cui so di poter contare sempre.-
-Lo so Frank. Ora tutti mi compatiscono, ma quando si saranno dimenticati di questa storia chi ci sarà con me? Tu Frank. Lo so perché mi è successo già una volta. Quando è morta Helena tu ci sei stato per me e per Gee.-
Sorrisi. Come avrei fatto senza Mikey? Ci stavamo rassicurando a vicenda era proprio di quello che avevamo bisogno.
-E tu ci sei ora per me. Ci siamo l’uno per l’altro. Sempre.- gli dico guardandolo
-Ok ora usciamo e facciamo vedere al mondo quanto questi due ragazzini nerd siano uniti, che ne dici Frankie?-
-Dico che sei un coglione e che è una splendida idea.-
Quella sera stavo bene. Non ero felice, ma non ero depresso. Sapevo di aver perso la cosa più importante della mia vita, ma sapevo di avere una persona che per me ci sarebbe sempre stata.
Come con te Gee, sapevo che non saresti mai tornato a casa, ma sapevo anche che ci saresti comunque stato per me. Sempre.  
  
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