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Autore: Magnifica Me    10/08/2012    3 recensioni
La risata scemò e poco, a poco si trasformò in un pianto liberatorio; si raggomitolò su sé stessa, la testa tra le gambe.
“Vorrei che voi foste reali, vorrei che poteste esistere, vorrei....avervi accanto.”
Una stella cadente raccolse il suo desiderio e ne fece un piccolo tesoro.
 
“Basta solitudine, sono stanca d'esser sempre messa da parte.”
La stella vide quella ragazza tanto triste e decise di realizzarne il desiderio.
Mai più sola, mai più.”
 
Il cielo si tinse per pochi attimi di un rosso intenso per poi tornare al cupo blu che tanto caratterizzava la notte.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Miriam Lisi, 17 anni. Seconda figlia del famoso Andrea Lisi, produttore televisivo. Nata in Italia. Passione principale realizzare fan art su Final Fantasy, otaku convinta e neo-cosplayer. Una comune adolescente.

“Una comune adolescente che si ritrova in una comune gabbia di comunissimi matti. Dannazione, è tutto troppo comune!” pensò tra sé osservando un gruppo di una ventina di persone dimenarsi goffamente sulle note di “Ai se te puego”. Prese dunque dalla sua borsa la psp e l'accese; la rilassava sentire attraverso le cuffie la musica di Final Fantasy Dissidia: il suono dell'arpa era terapeutico. Selezionò la modalità storia e sbuffò sonoramente: era bloccata all'ultimo livello da ormai un mese, maledetto Chaos!

Ancora una volta premette il tasto “X” selezionando Cloud, uno dei suoi personaggi preferiti. Non era riuscita mai a giocare al settimo capitolo della saga, ma s'era informata e ne conosceva la trama a memoria. In particolar modo amava il film “Advant Children” e il personaggio di Kadaj, che riteneva esser d'una dolcezza inaudita.

Crollo. Punti audacia: 9999. Ultimo Round.

“Sì! Sì...!”

Accadde l'impossibile: due candide mani si poggiarono sullo schermo, impedendo a Miriam di controllare il personaggio e Chaos fece fuori Cloud con “Condanna”.

“No...NOOOO! Chi.ha.osato!?”
Due occhioni verdi la fissavano supplichevole e la ragazza capì d'aver appena firmato la propria condanna a morte.

:///°///:

Ancora una volta Miriam si chiese perché fosse lì: Lucilla era la sua migliore amica, certo, ma non poteva costringerla a compiere azioni contro la sua volontà. Rabbia, odio e frustrazione; questo provava al momento dell'incontro con Davide.

“Perché devo parlargli io!? Piace a lei, non a me!” bofonchiava a denti stretti; rivolse lo sguardo alle spalle del ragazzo; quella camicia rosa shocking era orrenda.
“S-scusami...? P-potrei p-palarti...?”

Nessuna risposta, il volume della musica era troppo alto. Miriam riprovò sfiorandogli il braccio e questa volta riuscì nel suo intento.

“Oh, sei tu...” sul volto del ragazzo si dipinse un'espressione delusa che irritò la giovane non poco: chi si aspettava che fosse!?
“Senti...qualsiasi cosa voglia quella folle della tua amica dille che non sono interessato. Son qui solo perché mi hanno trascinato gli amici, però...se vuoi trascorrere la tua serata con me” le strinse un braccio intorno alla vita “sarò contento di tenerti compagnia.”
“No grazie, cortesemente va' al diavolo!” la ragazza gli pestò un piede liberandosi dalla sua stretta e si avviò verso il folto drappello che s'era riunito intorno alla festeggiata.

“Come glielo posso dire?” si morse un labbro a sangue “La verità, la verità è sempre la miglior delle soluzioni.”

Era ancora persa nei suoi pensieri quando gli occhi dell'amica individuarono la sua figura; immediatamente la raggiunse travolgendo chiunque le si parasse davanti.

“Cosa.ti.ha.detto?”

Miriam odiava quella voce: stridula, maligna e velenosa.

“Potrebbe doppiare la strega di Biancaneve...”rise tra sé; Lucilla la scosse violentemente.
“Allora!?”
“Ha detto che non gli interessi per nulla; è qui solo perché l'hanno costretto gli amici.”
Lo sguardo dell'amica divenne vacuo, lasciò cadere le braccia lungo i fianchi indietreggiando di qualche passo.
“Menti...”

Un sussurro a testa china, appena udibile.

“Cosa...? No, non è vero!”

Martina rialzò il capo e scosse la testa frenetica, alla ricerca di qualcosa.

“Menti, menti, MENTI!” ormai urlava a squarcia gola.

Miriam sbarrò gli occhi preoccupata: “L-Lucilla! C-calmati!”
“CALMARMI UN CORNO! VA' VIA, STRONZA! VA' VIA!”

La voce alterata dell'amica era ormai lontana; Miriam s'era data alla fuga. Salì precipitosamente le scale cercando di non inciampare; arrivò davanti alla porta dell'abitazione e cercò frettolosamente di girare il pomello.

Corri, scappa, ti insegue. Corri!
Il sangue alla testa, la tensione e finalmente l'aria fredda della notte, tuttavia non vi era tempo per goderne i benefici; la corsa della ragazza riprese. Si fermò solo dopo esser sicura che la casa dell'ex-amica, perché dopo questo la poteva mandare tranquillamente a quel paese, fosse diventata un lontano punto di luce; quindi decise di controllare i danni subiti: aveva diversi graffi sulle gambe, probabilmente se li era procurati durante la corsa; il bel vestito rosso e stropicciato e bagnato di sudore; la borsa...? La borsa! La mano della ragazza corse sul fianco destro alla ricerca della borsa. Era lì e presentava uno squarcio; la borsa aveva subito dei danni durante la corsa. L'aprì violentemente e notò con dispiacere che metà degli oggetti erano andati persi.

“Chiavi di casa, cellulare, portafogli...” mormorava senza voce, poi il sangue le si gelò nuovamente nelle vene: la psp. Non era lì. Il suo mondo: gli amici, le risate, le lacrime, la maggior parte dei suoi ricordi felici erano custoditi all'interno di quell'oggetto nero. Immagini, video, TUTTO distrutto.

Miriam si accasciò al suolo portandosi una mano al cuore; sentì l'odore dell'erba appena tagliata ed in quel momento realizzò di trovarsi nella campagna vicino a casa sua. Il suo cuore l'aveva condotta proprio a casa, era buffo.

Rivolse lo sguardo al cielo ed un'innaturale risata riempì l'aria. Aveva appena perso un'amica falsa ed i suoi VERI amici. Non era riduttivo affermare che per Miriam la psp rappresentasse la sua principale fonte di divertimento: sin da piccola non aveva legato molto con i suoi coetanei ed era cresciuta in solitudine, all'inizio delle medie aveva conosciuto una ragazza, Rosanna che era ben presto diventata la sua migliore amica ma s'era dovuta trasferire all'estero ed ora si vedevano solo d'estate. Infine alle superiori aveva conosciuto Lucilla e s'era nuovamente aperta, fidata di una persona. Tuttavia i suoi migliori amici si rivelavano essere ugualmente un ammasso di pixel, personaggi inesistenti.

La risata scemò e poco, a poco si trasformò in un pianto liberatorio; si raggomitolò su sé stessa, la testa tra le gambe.

“Vorrei che voi foste reali, vorrei che poteste esistere, vorrei....avervi accanto.”

Una stella cadente raccolse il suo desiderio e ne fece un piccolo tesoro.

 

“Basta solitudine, sono stanca d'esser sempre messa da parte.”

La stella vide quella ragazza tanto triste e decise di realizzarne il desiderio.

Mai più sola, mai più.”

 

Il cielo si tinse per pochi attimi di un rosso intenso per poi tornare al cupo blu che tanto caratterizzava la notte.

Lentamente Miriam si rialzò e zoppicando si diresse verso casa. I tagli sulle gambe le bruciavano, la vista era annebbiata dal velo di lacrime ma riuscì a distinguere un insolito bagliore provenire dalla casa.

“Le luci sono accese.”

Impossibile, si disse. I suoi genitori erano alle Hawaii insieme al fratello piccolo; il maggiore invece era a Roma come universitario. Ciò significava che qualcuno fosse entrato in casa.

 

Miriam, piccola luce nell'oscurità

e te faccio dono della felicità.

Danza, volteggia evitando l'Oscuro Signore

lasciati stringere da questo dolce tepore.

Aperta la porta una nuova vita t'aspetta:

Miriam, brillante luce, sola e perfetta.

 

Turn Page.

 

 

 

 

 

 

Angolo delle autrici:

Ok, questa è la nuova creazione by Magnifica Me e Miriam, tengo a precisare che l'illustrazione a fine capitolo è sua. ù.ù

Cosa c'è d'aggiungere? Speriamo che vi piaccia, per favore, commentate e criticate; se di critiche ne avete.

Al prossimo capitolo, promettiamo che non vi faremo aspettare troppo! ^-^

   
 
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