Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |      
Autore: The S    22/02/2007    7 recensioni
"Dimenticatelo. Non è niente. E non lo sarà mai."
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Riku, Sora
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UNMEI NO JOUKA
by The S
tradotto da CaskaLangley

Il suono delle onde. La brezza tropicale. Il gentile ondeggiare del tronco piegato. Quella era casa.

Un posto freddo, buio, dipinto dall’archeologia dell’infanzia. Nessun mostro nell’oscurità. Solo una porta.

Un caldo tramonto. Appoggiarsi contro il ragazzo più alto. La sensazione di forti braccia strette attorno a lui. Conforto. Sicurezza.
Il centro dell’universo. Riku.

“Credi che ce ne andremo mai di qui?”
“Whuh? Perché te ne vuoi andare?”

Uno scossone alla testa. Un sospiro frustrato. “Abbiamo vissuto tutte le avventure possibili, qui. Ne voglio di più. Voglio andarmene di qui.” una mano guantata che puntava l’orizzonte “Voglio vedere cosa c’è fuori di qui. Voglio fare tutto quello che è possibile fare.”

Voglio fuggire dai miei problemi. Guardo fuori perché non posso affrontare quello che c’è dentro.

“Voglio venire anch’io.”

Un pizzicotto tira la guancia di Sora. “Ow!”

“Ti conviene venire.”

Non voglio essere solo.

“Certo che verrò. Sei il mio migliore amico, no?”

Silenzio. “Credevo di sì.”

Gli occhi blu guardano alla maschera senza espressioni, accuratamente costruita. “Huh?”

“Niente. Non farci caso.”

Sora si rilassa di nuovo, dando ingenuamente retta alle sue parole.

Qualcosa da proteggere. Tutti hanno bisogno di qualcosa da proteggere.

Questa è la mia, pensa.

Per quanto lo faccia sentire disgustato e frustrato, a volte.

“Sora…”

Ti amo.

“…non mi sento la gamba.”

“Whuh? Oh.” lui rotola via, e Riku sente immediatamente la mancanza del calore di quel corpo adolescente, il contatto. Osserva il nulla per un momento, perso.

Poi un sorriso goffo e soleggiato appare sull’altro: “Stai rimuginando di nuovo.”

“Sta zitto.”

“E se faccio una faccia così?” il suo viso è fatto di sciocco pongo. Un personaggio dei cartoni animati. Riku non può non ridere.

Subito dopo, Sora sorride trionfante. Si mette in posa, con le mani sui fianchi.

“Sei un idiota.” Gli lancia un pugno di sabbia.

“Hey!”

“Scommetto che arrivo alla casa sull’albero prima di te.”

Un ghigno sfacciato dalla scimmia sfacciata: “Scommetto che non ce la fai.”

“Pronti. Attenti. Via!”

Si trattiene sempre per rendere più ravvicinata la gara, per poter correre dietro di lui per un po’ in modo da poterlo guardare. Perché? Qualche volta Sora vince proprio per questo.

“Hah hah!” lui salta su e giù sulle vecchie assi di legno “E questo ci porta tredici a, uh…” la sua espressione diventa involontariamente comica quando il numero raggiunge la sua mente, facile da distrarre “quarantatré?”

“Quarantasei.”

“Nuh-uh!”

Si appoggia contro la parate con un sorriso furbo: “Non devi per forza credermi, anche se è vero. Tre vittorie non fanno una grande differenza.”

Un cipiglio infantile. “Sta zitto!”

Lui ride. “Sei un perdente.”

“Perdo sempre in tutto, con te.” ma lo raggiunge e si appoggia comunque contro la parete accanto a lui.

Non è vero.

Gli occhi blu lo guardano: “Huh?”

Doveva aver parlato ad alta voce. Si sentiva strano, quel giorno. Forse glielo avrebbe detto.

No. Non lo avrebbe fatto.

“Non in tutto, Sora.”

Un comico aspetto pensieroso: “Tipo?”

Silenzio. Lo guarda e basta. La luce si riflette nelle profondità acquamarine.
Si avvicina. Un leggero tocco alle labbra screpolate dal sole. Poi era finita.

“Tipo questo.”

Nessuno era mai stato più confuso. “Huh?!”

Lui ride: “Lascia perdere.”

Dimenticatelo. Non è niente. E non lo sarà mai.

Dopo un lungo silenzio: “Sono stanco.”

“Allora mettiti giù.”

“…’kay.”

Nonostante quello che sembra a causa del gel per capelli, la sua testa è soffice. Nella sua infantile innocenza, non vede niente di male nell’appoggiarla in grembo a Riku. “Svegliami tra un po’, ok?”

“Forse.”

Un pugno leggero sul ginocchio. “Molto divertente.”

Un sorriso che Sora non avrebbe mai visto. “Chiudi gli occhi, cretino.”

E proprio come un bambino, in un attimo dormiva.

Riku guarda. Secondi. Minuti. Ore.
Si toglie un guanto per sentire i soffici capelli castani, appiccicosi di gel, sotto le sue dita.

Un leggero sospiro. Che cosa stai sognando, Sora?

Il suono delle onde. Il pizzicore del sale nell’aria. Il verso di un gabbiano.
Una prigione di sole.

Solo nel buio, ombre con una forma e una consistenza, una voce lo chiamava dove nessuno poteva vederla o sentirla. Dentro.

Quel posto tranquillo. L’amato, fiducioso, bambinesco viso posato sulla sua coscia. Vicino abbastanza da toccarlo, eppure così lontano. Predestinazione. Disperazione.
La fine del mondo. Sora.

***

Note di traduzione
Awh (tanto per cambiare). La cosa più amabile di questa storia è la sua collocazione incerta. Sicuramente Riku e Sora sono sull’Isola, e probabilmente prima dell’inizio del primo Kingdom Hearts, tuttavia l’atmosfera e alcuni dettagli fanno pensare che sia possibile collocarla anche alla fine di Kingdom Hearts 2, nel momento in cui i ragazzi si trovano nell’oscurità insieme. Spesso è ambigua, infatti rileggendola pensavo di aver cannato la traduzione io XD Invece è proprio così. Ci sono anche pochissimi soggetti, cosa insolita per un testo in inglese.
E’ così malinconica e carina ;_;
L’autrice lascia questa nota: “Il titolo è un gioco di parole, in quanto ‘jounka’ può significare sia ‘passione’ che l’inglese ‘joker’. Quindi il titolo può essere letto sia come ‘Destiny’s Passion’ che come ‘Destiny’s Fool’.”
…e farò finta di non essere sconvolta per aver usato le stesse parole del finale nello stesso identico ordine in una mia fic °_° Tutto ciò è inquietante, spero sinceramente di aver letto la storia e di esserne stata influenzata senza accorgermene ;_;”

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: The S