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Autore: Cali F Jones    10/08/2012    2 recensioni
Piccola fanfiction Spamano. Mi sono semplicemente immaginata Romano che aspetta il ritorno a casa di Antonio. Non è niente di particolare, è la prima volta che scrivo su questi due personaggi, quindi spero non sia uscito un disastro assoluto >.< Spero comunque che vi piaccia. [Dedicata alla Marghe ~]
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bastardo...
Dove sei?
Avevi promesso.
Avevi promesso che saresti tornato.
Dove sei?
Dove...

Il cielo tinto di rosso, illuminato dall'ultimo sole del tramonto che lentamente scompariva all'orizzonte, iniziò a coprirsi di una folta coltre di nubi nere come la pece. Il vento si alzò molto più forte rispetto a poco prima, sferzando con forza le fronde degli alberi e strappando qualche fiore dal suo stelo.
Romano aprì il pugno nel quale stringeva un ciuffo di fili d'erba appena strappati. Una folata improvvisa glieli strappò di mano, lasciandoli volteggiare nell'aria per qualche secondo, per poi precipitare nuovamente a terra, a qualche metro di distanza. I grandi fari color ambra del bambino seguirono i fili d'erba nella loro danza nel vento, sino a quando un frastuono in lontananza lo risvegliò da quella specie di incanto in cui sembrava essere caduto. Il piccolo sobbalzò dallo spavento. Il cielo era ora completamente oscurato, mentre lungo l'orizzonte si cominciavano ad intravedere violenti ed improvvisi lampi di luce, seguiti immediatamente da un nuovo tuono.
Il mare, fino a pochi istanti prima scintillante sotto la luce del sole, era scosso da onde alte ed impetuose che si frantumavano con veemenza contro le scogliere rocciose, trasformandosi in schiuma.
-Romano! Romano!-
Il bambino si voltò, sentendo la voce acuta di Belgio chiamare il suo nome.
-Romano! Devi rientrare, sta arrivando un temporale-.
-Credo...credo che rimarrò qui fuori un altro po'...-
La ragazza lanciò uno sguardo compassionevole al bambino che ancora sedeva sull'erba, a pochi metri dalla scogliera. Gli si avvicinò, posandogli quella che poteva sembrare una coperta a proteggergli la testa dall'acqua che, nel frattempo, aveva cominciato, sotto forma di piccole gelide gocce, a cadere. Indi si allontanò, lasciando nuovamente solo il bambino a contemplare quella linea lontana dalla quale sperava di poter scorgere presto delle vele che si avvicinavano.
Non appena scosse il capo, sentii un leggero tintinnio e subito si accorse che quella che gli aveva porto Belgio non era affatto una coperta. Era una giacca. La sua giacca. Una delle tante. La sua preferita.
Il piccolo Romano la strinse con forza al petto, mentre i suoi occhi vacui vagavano ancora sull'orizzonte, aggrappandosi ad una ormai tenue speranza.
Bastardo...
Si strinse nelle ginocchia. La pioggia cominciava a cadere sempre più forte e frequente.
Dove sei?
Affondò il viso nella giacca del suo padrone, respirando profondamente il suo profumo. Era un profumo esotico che, in qualche modo, gli ricordava il suo paese d'origine.
Avevi promesso.
Gli occhi gli si inumidirono. Alcune lacrime iniziarono a scendere lungo le guance, confondendosi con la pioggia, mentre altre rimanevano ancora intrappolate tra le ciglia.
Avevi promesso che saresti tornato.
La pioggia. La sua giacca. Il suo profumo.
Che cosa gli prendeva? Non voleva che qualcuno lo vedesse così debole. Il bambino si passò una manica del vestito sugli occhi, cercando di ricacciare indietro le lacrime. A lui non importava niente di quel bastardo di Antonio. Cosa...cosa poteva importargliene se quell'idiota si faceva uccidere? Però non era giusto. No, non era semplicemente giusto. Lo aveva promesso. Doveva tornare sano e salvo. Ogni promessa è debito e lui aveva fatto una...una...
Bastardo...
Dove sei?
Manchi...
Mi manchi...


Regresaré, Romano...
Regresaré...




*Angolo sclerotico dell'autrice*
Bubububu! Prima di dire quello che devo dire, specifico: la parola regresaré (che trovate nel titolo e poi nella frase finale di Antonio) è spagnolo e significa "ritornerò".
Allora, questa è la prima fanfiction Spamano che scrivo. Non sono una grande fan della coppia, anche se insieme mi piacciono tanto, quello sì (il mio cuore è per l'UsUk xD) però dovevo scriverla per una persona in particolare, ovverossia la Marghe. Ok, adesso mi devo anche impegnare a scrivere una pseudo-dedica pseudo-decente. No, vabbè, spero che questa storiella scritta un po' alla caffo ti sia piaciuta. Prometto che ne scriverò una più decente prima o poi. Più poi che prima. Dettagli.
Comunque, ne approfitto per ringraziarti del bellissimo disegno del mio ammmmmoretesorobimbocicciolomiodolce (comunemente noto come Alfio xD) che ho appeso in camera *w* E grazie anche del disegno del Quadrato dell'Hetaliati che mi ha finalmente fatto imparare quel cacchio di YON!!! YEEEEEE! Visto? Non ho neanche dovuto riguardare! Quando torneremo al corso sarà l'unica cosa che avrò imparato trattino studiato, ma vabbè, fa niente xD.
Mi sto rendendo conto che tra un po' diventa più lunga la dedica della storia, perciò arrivo al dunque: anche se ci conosciamo da poco, sono davvero felice di aver trovato un'altra persona che condivida i miei interessi e con cui sia piacevole non solo sclerare, ma anche parlare seriamente. Sei una ragazza molto sveglia e matura e spero davvero che col tempo potremo diventare ottime amiche <3 Grazie. Ti voglio bene ♥
p.s. Preparati che un giorno o l'altro ti fregherò gli art books di Hetalia u.u muahahahahah!!
Chu <3
Cali ~
  
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