Ciao... Sono sempre io a rompere le scatole...... Questa ff è nata come una 'Missing Moment', ovvero un'episodio inventato da me che non ha nulla a che fare con il manga e l'anime originali...eccetto i personaggi e le loro caratteristiche... Spero vi piaccia! :D

"Perfetto! Con questo orologio e questo secondo nome ora sei un cane dell'esercito... Un Alchimista di Stato!"

Il colonello Roy Mustang lo aveva appena annunciato ad un ragazzo di 23 anni, dai capelli ed occhi neri e con un'aspetto arrogante e severo. Il tenente Hawkeye lo accompagnò in uno dei 12 magazzini dell'esercito per potergli procurare un'uniforme ed un'arma. Alla soldatessa non piaceva affatto quell'uomo: sembrava nascondere qualcosa... Ma era impossibile decifrare il suo sguardo oscuro che, pensava il tenente, non aveva nulla di usuale...

Il ragazzo camminava appena dietro la sottoposta di Mustang silenziosamente. La soldatessa entrò nel magazzino e ne uscì con un pacco dello stesso colore delle divise militari di Amestris: blu, con una pistola e un fodero per essa.

-Ecco a lei, Mark Johnson, Alchimista di stato, signore!- esclamò, portandosi la mano ritta inclinata sulla fronte in segno di saluto. Egli fece un sorriso beffardo e le voltò le spalle. Riza sembrò colpita da quell'atteggiamento.

Successivamente la ragazza lo accompagnò agli alloggi destinati agli uomini.

-Fra qualche giorno il colonello Mustang le affiderà il suo primo incarico. Egli non ammette rifiuti e dissensi per quanto riguarda i dettagli... Si tenga pronto...per qualsiasi cosa...!!-. Detto questo, Hawkeye ritornò in ufficio.

-Certo...ne sono più che convinto...- rispose Johnson irrispettosamente.

Il ragazzo non fece il saluto ordinario e si avviò negli spogliatoi. Chiuse pacatamente la porta.

La donna certamente non avrebbe fatto scorrere un comportamento del genere. Quell'alchimista sarebbe stato capace di non obbedire agli ordini... ma non era tanto questa la ragione della sua inquietudine. Nessuno sapeva granché sul suo conto... Le uniche cose note su di lui erano che era un alchimista e che era riuscito a passare l'esame di ammissione per diventare uno State Alchemist!

Certo, fra gli alchimisti di stato ce n'erano stato di matti... Naturalmente non erano gli unici... Anche coloro che non erano alchimisti avevano comunque causato un sacco di guai allla nazione.

-Sembra che il nuovo arrivato sia restio a parlare di sè, anzi, non apre proprio bocca!- disse Riza, mentre ritornava da Mustang.

-Ho pensato di affidargli incarichi che interessino la città, al momento. Quel tizio non mi piace.- pensò Roy ad alta voce. -E per di più, è sotto la mia giurisdizione... Ma non potevano affidarlo a qualcun'altro?!- continuò innervosendosi.

-Lei è l'unico colonello che aveva pochi alchimisti di Stato come suoi sottoposti. è naturale che lo abbiano affidato a lei.-.

-Sarà... ma io non posso tenerlo d'occhio...-.

Si guardarono improvvisamente negli occhi, come per cercare di indovinare se in quel momento pensassero la stessa cosa, o meglio, la stessa persona.

L'alchimista di Fuoco sorrise. - Credo che qualcuno di nostra conoscenza dovrà darsi un bel po' da fare. Anche perchè è da un pò che non gli affido una missione, gli mancherei di rispetto, no?- sogghignò, mentre ammirava con poco interesse le sue dita.

Si sentì un cigolio di porta accompagnato dalla voce forte e squillante del sottotenente Breda. -Buongiorno, colonello... tenente...-.

-Buongiorno...- risposero i due, mentre Roy sbadigliava vistosamente.

-Ha sentito, colonello?! Il nuovo alchimista di Stato è riuscito a battere il maggiore Armstrong!-.

Era stato nominato poche ore prima ed aveva già una vittoria da far sfilare fra i ranghi dell'esercito! E la sua prima vittima era uno dei più grandi alchimisti statali!!!

-Ma come? Già arrivato e lancia sfide al primo che incontra?- chiese meravigliata Riza, voltandosi in direzione di Mustang in cerca di una replica.

-Sembra che abbia l'intenzione di sfidare tutti gli alchimisti di Stato. Ma lei, signore, non sarà facile da battere, eh?!- continuò Breda ridendo.

-Dov'è ora il maggiore Armstrong?- lo interruppe Mustang.

-Fino a poco tempo fa era in infermeria, ma... credo sia con il maresciallo Falman, adesso... Ho visto che lo accompagnava.-.

Il colonello di Fuoco si rabbuiò. Maledizione... Se aveva fatto secco Armstrong non aveva davvero scelta. Sapeva di non essere invincibile. Non molti hanno battuto Roy Mustang, ma quei pochi non erano di certo da sottovalutare. Perfino l'alchimista nerboruto aveva avuto la meglio su di lui una volta, anche se la sconfitta fu talmente bruciante da non riuscire ad ammetterlo neanche a se stesso. Tant'è che chiese a tutti quelli che erano a conoscenza dello scontro di tacere.

Passò in rassegna tutti gli individui degni della sua potenza nella sua mente. Una lista davvero minima..., pensò orgogliosamente.

Si alzò di scatto dalla scrivania, vi sbattè le mani sopra ed asclamò severamente: -Tenente Hawkeye, contatti il sottotenente Havoc, lo informi della situazione e... localizza Acciaio!-.