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Autore: kiara097    11/08/2012    4 recensioni
Spero vi piaccia, è la mia prima Ff sulla coppia Dott. E se volete fate un piccolo commentino .
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dawn, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Il sole era tramontato da un po’ ormai e Dawn si apprestava ad uscire.
Amava uscire la sera per ascoltare tutti i meravigliosi suoni notturni e vedere le coppiette che si abbracciavano felicemente.
In realtà a lei interessava molto di più le loro aure.
Adorava da impazzire vederle intrecciarsi e diventare di un bel rosa-fuxia. Le ricordava che tutto quello che la circondava era meraviglioso e che le persone non erano tutte malvagie ,dopo tutto.
Da quando aveva lasciato quel reality si sentiva più felice.
Aveva venduto alcuni oggetti appartenenti a quell` abominevole luogo e aveva ricavato abbastanza per mettere in salvo la maggior parte di quegli animaletti.
Era fiera di se, aveva fatto una cosa nobile e generosa e questo non faceva altro che accrescere il suo desiderio.
Si Dawn aveva un desiderio, il desiderio di mettere in salvo tutti gli animali del mondo.
Quel desiderio era nobile , ma c'e' l'avrebbe fatta?
Certo, lei era Raggio di Luna.
Ricordava perfettamente chi gli aveva dato quel soprannome.
Suo nonno ,prima di morire.
Il nonno discendeva da un antica tribù di pelle rossa e ogni volta portava la sua nipotina in piccole avventure nel boschetto vicino casa per insegnargli cos'era giusto e cos'era sbagliato.
Aveva imparato tantissimo da lui.
Aveva imparato a stare bene sia con l'anima che con il corpo , aveva imparato a dare equilibrio a tutto e a fronteggiare i pericoli senza avere timore. Insomma , era una ragazza degna della sua stirpe.
Raggio di Luna, era quello il nome con cui la chiamava suo nonno. Non per la sua pelle candida , ma per un significato ben preciso.
 
" Raggio di Luna, é cosi che ti chiamerò da adesso in poi '' disse il nonno con un sorriso sulle labbra.
" Perché ho la pelle chiara?'' disse la piccola dai capelli biondo chiaro.
" No, piccola mia,  ti ho chiamata cosi perché la luna veglia su tutti . Buoni e cattivi. E con i suoi raggi illumina ogni angolo buio ''.
" Nonno?'' disse la ragazzina .
" Si Raggio di Luna? ".
La piccola sorrise '' Mi piace , grazie '' disse abbracciandolo.
 
"Guarda un po’ chi si rivede la leggi aure'' .
La ragazza venne distolta da quei pensieri belli ,ma tristi da una voce maschile che non riuscì a riconoscere.
" Scusami? " disse lei perplessa.
'' Non venirmi a dire che non mi riconosci?'' disse il ragazzo.
Dawn non riusciva a davvero  riconoscere quella voce, ma le ricordava qualcosa , qualcosa che in quel momento le sfuggiva.
Non riusciva a vederlo in volto. Vedeva soltanto dei jeans blu scuro un po’ strappati e delle scarpe marroni.
'' Mi dispiace, ma non so tu chi sia'' disse la ragazza ancora più perplessa.
Il ragazzo fece un passo avanti, in modo che il lampione, su cui Dawn si trovava, illuminasse il suo volto.
Non era possibile, no, no, proprio lui no. Cosa aveva fatto di male per meritarsi proprio lui?
Dawn era  sconvolta , come aveva fatto a non riconoscerlo?
La sua voce era cambiata, ma il suo aspetto no. Un anno intero per dimenticarlo, ed ora lui era lì davanti a lei e le sorrideva con fare beffardo.
Non solo la sua voce era cambiata, ma anche la sua aura. Quel grigio che aveva sempre con se ,era svanito. Ora al suo posto si presentava un colore, un colore che non avrebbe mai pensato di vedere su quell' essere, un  blu scuro .
" Ora mi riconosci?'' disse il ragazzo beffardo appena vide l'espressione di stupore delineare il viso della dolce Dawn.
'' S...Scott !''
'' Si esatto é il mio nome, ma non sciuparlo '' disse lui.
'' S...Scott !'' ripete Dawn ancora incredula , era lui .
L`ultima volta che lo aveva visto era in una specie di robot che esprimeva le proprie emozioni attraverso due tasti, uno verde ed uno rosso.
Era lo stesso Scott che l'aveva ingannata e l'aveva respinta dopo il reality.
Lei voleva solo aiutarlo, ma lui non ha voluto , facendoglielo capire come poteva.
Lo stesso Scott che le aveva spezzato il cuore. Un cuore che , nei mesi avvenire, faticò a ricomporti. Era riuscita  a chiudere quel capitolo della sua vita finalmente, ma adesso era arrivato lui e lo aveva riaperto in un lampo.
Dawn si odiava per non aver capito prima chi fosse, ma cosa avrebbe fatto? .
La ragazza era in uno stato di shock , tutte quelle notti tormentate dal suo ricordo erano riaffiorate all'improvviso.
Non era  affatto pronta, non era pronta a quell'incontro, in realtà non pensava che lo avrebbe rivisto , proprio quella sera.
" Hai il cervello bacato o cosa? Perché sta sera mi sembri più strana di quanto ricordassi'' disse lui scrutandola in quegli occhi, occhi capaci di leggere anime che nessun'altro vedeva.
" Cosa ci fai qui?'' disse lei cercando di nascondere i suoi pensieri a quel ragazzo.
'' Niente, volevo sgranchirmi un po’ le gambe, dopo essere stato in quella scatola ci voleva proprio una passeggiata''. Disse lui stiracchiandosi un po’.
'' Quindi sei appena uscito da quella macchina ?'' disse Dawn.
Passato lo stupore iniziale, Dawn aveva lasciato entrare la curiosità , era curiosa di sapere il perché Scott le stava rivolgendo la parola, dopo tutto anche lei aveva riso di lui e lo aveva odiato per un po’. Abbastanza da accorgersi che in realtà a lei piaceva , anche se era un essere infido, a lei interessava. Forse perché , come diceva il nonno, lei era un anima buona e le anime buone aiutano sempre i malcapitati. O forse perché era amore, si amore. Quello che aveva visto nei film , quello che sognava di avere , un giorno. Quello che in questo momento faceva battere il suo cuore per lui. Quello che la tormentava di notte, insomma, si era innamorata senza accorgersene . La loro lontananza l'aveva spinto sempre a pensarlo anche quando era a scuola o quando meditava, lui era sempre nei suoi pensieri, soltanto che lei si ostinava a non volerlo ammettere.
'' Si '' rispose lui. Dopo un po’ ,sorridendo beffardo . Poi aggiunse '' E dove andiamo così in agghindata sta sera? " .
Dawn si accorse che Scott la stava guardando da capo a piede.
Indossava un vestitino corto sopra il ginocchio ,senza maniche ,pieno di colori sgargianti. Stivali bianchi e una catenina argentata con il simbolo della paca . In testa ,invece, aveva un bellissimo fiore di girasole che le reggeva una piccola ciocca di capelli. E in tinta aveva una bellissima borsa a tracolla bianco perla esattamente dello stesso colore degli stivali.
Era rossa in viso, sua madre l'aveva costretta a vestire in quel modo indecoroso. Non gli piaceva questo tipo di abiti, ma sua madre aveva così insistito che l'aveva accontentata senza indugi.
"Infondo chi mai mi potrà vedere cosi? Nessuno '' si era detta prima di uscire.
Come avrebbe potuto immaginare che quel giorno avrebbe incontrato Scott?
Si maledisse per aver dato soddisfazione  a sua madre, doveva ignorarla. Ma d'altronde cosa ci voleva fare, era una brava ragazza pronta a rendersi ridicola solo per far sorridere il prossimo.
'' Non sono affari tuoi Scott'' disse voltandosi di spalle per nascondere l'imbarazzo.
'' Ok , ma devo ammettere che hai un bel culo, sai non l'avevo mai notato''
'' Scottttt '' disse Dawn super imbarazzata voltandosi '' Ti sembra il caso di dire queste cose? "
'' Non dirmi che ti vergogni di me? " disse lui con un sorriso tra il divertito e il malizioso.
Dawn divenne ancora più rossa, si voltò di nuovo dall'altro lato e si rincamminò per la sua strada, ma venne fermato da una voce.
'' Dai aspetta, non ti sarai mica offesa. Tutto sommato era un complimento ''
'' Sei solo un maleducato''.
Scott sorrise, quella ragazza lo intrigava dopo tutto e da quello che aveva visto quella sera, aveva tutto in regola. Una preda facile .
Dopo un anno intero rinchiuso in quel coso  , aveva pur bisogno di uno svago e Dawn era la ragazza perfetta.
L' aveva intravista da lontano, ma non pensava fosse lei. Tutto quello che voleva fare quella notte era spassarsela con qualcuno. Gli andava bene anche una sconosciuta, non gli importava, l'avrebbe scaricata subito dopo essersi divertito con lei. Ma mai avrebbe immaginato che la biondina, a cui avesse puntato ,fosse proprio Dawn. Una sorpresa per lui molto gradita. Sarebbe stato facile. Doveva solo portarla in un angolo e lì sarebbe cominciato il divertimento. Sapeva benissimo che lei si sarebbe dimenata come una pazza e avrebbe urlato con tutto il fiato in gola, ma non importava, doveva sfogarsi e lo avrebbe fatto con lei.
'' Che ne dici di venire con me? " disse lui appena si accorse dello sguardo indagatore di lei .
'' Mi dispiace Scott ma non posso, ho da fare''.
Dawn stava molto male per avergli mentito, ma non voleva, anzi poteva , stare un altro po’ con lui. Lui , di sicuro, si sarebbe accorto di tutto, di tutto quel tempo impiegato a dimenticarlo , dei suoi sentimenti verso di lui. Lei non era pronta , non era pronta alla reazione di quell'individuo , dopotutto Scott era imprevedibile.
" Fa come vuoi'' gli disse lui da cinque metri con tono visibilmente arrabbiato .
Era arrabbiato , se avesse collaborato almeno per quel piccolo tratto sarebbe stato più facile per lui. Ma lei non ne voleva proprio sapere. Perfetto, ora gli toccava scegliere qualcun' altra.
Però lei non era male, avrebbe faticato a trovarne una cosi, se solo avesse collaborato , ora si sarebbe divertito.
Ma era davvero quello che voleva?
Voleva davvero fare quello che si era prefissato , con lei?
Certo che lo voleva.
Corse verso di lei e prendendola per il polso la spinse sul muro più vicino.
'' Scott, smettila . Lasciami ''.
'' Sai avevo intenzione di portarti in un posto più tranquillo, ma visto che sei cocciuta , qui va benissimo'' la guardava dritto i quegli occhi azzurro-viola. In quegli ''occhi magici''.
'' Scott,  ti prego lasciami, la tua aura é strana, mi fa paura''. Quel blu scuro stava diventando sempre più scuro, sembrava che si volesse confondere con il cielo notturno. Dawn non aveva mai visto un'aura del genere, era cupa, malvagia, le faceva paura.
Paura, lei che non aveva paura di nessuno, ora tremava davanti a quella figura che la tratteneva  e la guardava. La guardava negli occhi.
"Scott !'' disse lei supplichevole ,  ''Lasciami''.
Come risposta Scott rise .
Rideva, perché rideva. Dawn era sempre più spaventata, e se le avesse fatto del male?
No. Scacciò quel pensiero. Non voleva proprio immaginare una scena del genere.
'' Non posso '' disse ridendo.
" Sco...''
'' Shh , non parlare''
Dawn non capiva cosa stesse succedendo  a Scott, la sua aura era mutato ancora. Ora era arancione, un arancione chiaro, quasi come i suoi capelli . Questo cosa significava?
Lei non aveva mai visto una persona cambiare così velocemente aura, era come se fossa confuso.
Si, ecco cos'era, era confuso.
'' Và'' disse a denti stretti lasciandogli i polso, allontanandosi da lei di un paio di passi.
" Scott ... " esitò . " Cos'é che ti tormenta?''disse lei, prendendo il coraggio a quattro mani.
'' Di che diavolo parli '' .
Deglutì '' La tua aura cambia spesso. Sei incerto, confuso. Qualcosa ti blocca.''
'' Ti sbagli, ho solo cambiato idea, tutto qui. Ed ora ti  conviene andartene prima che mi penta di questa decisione''.
Dawn non si mosse. Rimase lì . Non sapeva nemmeno lei il perché, forse voleva aiutarlo. Continuava imperterrita a guardarlo.
'' Allora? Sei sorda o che, vattene ''.
'' No, non voglio ''.
" Fa come vuoi'' disse lui mettendosi le mani in tasca dirigendosi verso Old House.
Dawn lo guardò allontanarsi, ma poco dopo si fece coraggio e lo seguì. Sapeva che questa faccenda sarebbe andata male, se lo sentiva. Old House era uno di quei quartieri poco raccomandati della sua città. In tutta la sua vita non ci aveva mai messo piede. Sua madre le raccomandava sempre di stare lontana da lì. Lei le dava sempre retta, ma quella volta aveva una missione. Doveva aiutare Scott. Ma come poteva aiutarlo? Come poteva aiutare una persona che non voleva essere aiutata?
Le strade erano deserte , buio ovunque e l'aria gelida di quel luogo  le fece accapponare la pelle. Ormai camminava da un po’ , Scott era sempre più lontano, doveva affrettare il passo.
Ma Scott scomparve, all'improvviso. Non riusciva più a trovarlo. Era in preda al panico. Sola in quel luogo ostile ed ignoto.
“Forza Dawn, non avere paura, ritrova il tuo equilibrio”. Disse tra se
Chiuse gli occhi e fece uno, due, tre respiri profondi. Poi aprì gli occhi. Il buoi che la circondava era ancora lì e cercava di avvolgerla. Solo una luce di un lampione, che accesasi all'improvviso aveva fatto sobbalzare Dawn, la illuminava in quel momento. Non riusciva a fare un passo. Non voleva piombare di nuovo in quel buio e pregò che la luce non si spegnesse. Continuava a guardarsi intorno , doveva cercare una via d'uscita da quel luogo oscuro. Maledì se stessa per aver ceduto hai suoi sentimenti. Questo era il significato dell' amore?
Amare qualcuno vuol dire mettersi in situazioni difficili solo per essere vicino alla persona che ami?
Se era così , avrebbe messo persino la sua vita a repentaglio. Pur di stare pochi minuti con lui. In quell' arco di tempo si era resa conto che veramente amava Scott e che non fosse una cotta da quattro soldi per il bulletto di turno. Lei amava Scott, anche se non lo conosceva affondo. La sua aura era come un libro aperto per lei.
'' Guarda guarda, che bel bocconcino che abbiamo qui'' disse una voce alle spalle di Dawn, una voce carica di odio.
Al solo udire quella voce la ragazza si girò. Un ragazzo pressoché della sua età , le si stava avvicinando accompagnato da altri due .
Dawn sobbalzò , le loro aure erano completamente nere. Nere come la notte più buia,  come il petrolio. Il trio, con passi lenti ,si avvicinò a Dawn.
Aveva paura, paura di quei loschi personaggi comparsi ,come per magia, dai meandri dell'oblio. Le loro aure facevano paura, ma anche il loro aspetto non era da meno.
Dawn rimase silenziosa , mentre i tre ragazzi la guardavano da capo a piede . Notò con ribrezzo che due si erano soffermati a guardarle il sedere e uno a guardarle le gambe.
Non vorranno mica?
No, no , ti prego.
Proprio a lei doveva capitare?
Si era cacciata in un vero e proprio guaio e nessuno poteva tirarla fuori .
'' Allora , cosa ci fa un bambolina della New House , qui ?'' parlò il più muscoloso seguito dalle risatine divertite dei suoi due compagni.
Dawn non sapeva se scappare o restare li , al sicuro sotto la luce del lampione. Sicuro?
Era davvero al sicuro lì, probabilmente no.
L'unica soluzione ,per tanto, era scappare. E se poi l'avessero inseguita? Non sapeva che fare.
'' Allora non rispondi?'' disse il più alto.
'' Secondo me il gatto gli ha mangiato la lingua'' disse il più robusto con un sorrisetto sulle labbra.
Dawn tremava. Non per il freddo. Aveva paura di quello che sarebbe successo dopo. Aveva così paura che non riusciva a spiccicare parola.
'' Ragazzi, statele lontano. Non vedete che la spaventate? "disse il più muscoloso.
I due si allontanarono , probabilmente lui era il capo di quella combriccola. Era alto, muscoloso , con occhi azzurro ghiaccio , capaci di terrorizzarti al solo sguardo. Capelli biondi e vestito tutto di pura pelle nera. In mano aveva un tira pugni d'acciaio a dei guanti anch'essi di pelle nera.
Dawn lo guardò da capo a piede , tremante.
'' Non aver paura '' disse con voce rassicurante avvicinandosi al viso di Dawn.
Il suo alito puzzava di alcool , probabilmente aveva bevuto. Odiava l'alcool. Faceva fare alle persone cose che non voleva.
Dawn deglutì . Era terrorizzata, non riusciva a muovere un solo muscolo. Ma doveva riuscire a superare quella paura , perché , come immaginava,al più presto, avrebbe dovuto correre fino al limite.
" Sono solo andata a trovare un mio amico, ma adesso é ora che torni a casa'' disse tutto d'un fiato, poi si girò per andarsene.
'' Certo, capisco. Ma tu non vai da nessuna parte'' disse il biondo.
A quelle parole Dawn raccolse le sue forze e cominciò a correre. Non sapeva dove andare, o dove stesse andando, ma non gli importava. Qualsiasi posto sarebbe stato perfetto, bastava solo allontanarsi da quei tre tizi inquietanti. Come si voleva dimostrare i tre la rincorsero.
Dopo una decina di minuti a correre senza sosta Dawn si fermò  per prendere fiato. Ormai sfinita, ma certa che li avesse seminati. Si appoggiò al muro. Respirava a fatica e aveva le guancie arrossate per lo sforzo. Un sorriso felice si levò sulle sue labbra e dopo essersi riposata un po’ camminò senza meta. Non sapeva dove andare, ne in che parte di Old House si fosse andata a cacciare.
Maledetto amore. Proprio di uno come Scott si doveva innamorare?
Bah la vita e strana, e come dicevamo alcune persone, anche lei era strana.
" Ti abbiamo trovata finalmente'' .
Dawn si ritrovò quei loschi tizi a pochi metri da lei . Non era ancora finita. Non si sarebbero arresi cosi facilmente. Si girò e cominciò di nuovo a correre. Ma perché proprio a lei?
Non ce la faceva più a correre , era stremata. L'avrebbero raggiunta a breve.
"Dawn non puoi mollare'' si disse '' Ce la puoi fare, su continua a correre''.
Ma era inutile, stava rallentando sempre di più e loro la stavano raggiungendo. Con le lacrime agli occhi disse tra se '' Scott, dove sei? Aiutami ti prego ''.
 
" Hei ma dove é andata? Non può essere svanita nel nulla. Cercatela. Tu vai di là , tu lì ed io dall'altra parte. Chi la trova per primo avverte gli altri e ci rivediamo tutti al nascondiglio.''
'' Si signore'' dissero in coro. Poi si dispersero in quel vicolo di labirinti.
Dawn era rimasta immobile ad ascoltarli . Era salva per un soffio.  Appena i loro passi si dispersero,  a Dawn venne liberata la bocca , rimasta tappata dalla mano del suo salvatore.
"Grazie'' disse a colui che l'aveva aiutata.
Era stata tirata in quell'angolo da una mano misteriosa , sbattuta sul muro e le era stato tappato la bacca con una mano e con l'altra l'aveva stretta a se. Dalle fattezze sembrava un ragazzo. Lo capiva perché le sue mani erano poste sul suo petto. L'aveva esaminato da cima a fondo quel petto, durante il salvataggio. Aveva sfiorato delicatamente ogni suo angolo, ogni sua curvatura. Era un petto anche muscoloso , da quello che aveva sentito.
'' Ti sei cacciata in un bel guaio lo sai?''
No, non era possibile , non poteva essere lui.
" Scott ? Sei davvero tu?'' .
Era stupefatta. La persona che l'aveva cacciata in quel guaio , ora l'aveva aiutata.
Il ragazzo si spostò verso l'altra parte del muro, tirando a se Dawn .
La luna lo illuminava. Era bellissimo. Il suo volto risaltava al chiarore di luna, Dawn riusciva persino a contare tutte le lentiggini presenti nel suo volto. Una ad una le contava. Vedeva i suoi meravigliosi occhi brillare e lì si perse. Si perse in un mare  . In un mare in tempesta. Azzurro - grigio.
I suoi capelli color rame risaltavano e i suoi muscoli erano evidenti.
" Qualcosa non va Raggio di Luna?''
'' Si, cioè no''.
'' Bhe quindi se é tutto apposto, puoi anche togliere le tue mani da dosso ''.
Dawn divenne rossa come un pomodoro.
" Si , certo'' disse con voce tremante.
" Perché mi hai seguito? " disse lui
" Bhe, io...'' .
Dawn diede una veloce sguardo alla mano di Scott . La stava ancora tenendo a se. Possibile che non se ne fosse accorto?
Scott in quell'attimo staccò la sua mano da lei . Probabilmente se ne era reso conto.
In quell'attimo Dawn vide la sua aura cambiare di nuovo, diventare di un lieve fuxia. Somigliava molto alle aure degli innamorati. Allora Scott, era interessato di lei?.
" Allora? Perché mi hai seguito?'' quelle parole interruppero la vagonata di pensieri che si stava formando nella testa della biondina.
''Ecco io era preoccupata per te ''.
'' Ma non é un buon motivo per andare nel Old House ?'' disse lui con tono di rimprovero.
'' Lo so, ma nemmeno tu devi stare qui''.
" Io ci abito qui''.
'' Cosa? Davvero?''.
'' Si, certo''.
Un rumore interruppe la loro chicchera. Erano tornati?
Dawn non ci voleva pensare. In uno scatto veloce Scott si riposizionò dall'altro lato del muro. Dawn era sotto di lui e riassaporava con le mani i suoi muscoli .
Il rumore si era fatto sempre più vicino. Dawn aveva paura. E se li avesse scoperti? Cosa sarebbe successo a Scott e a lei?
Aveva paura, tanta paura. Tremava. Istintivamente chiuse gli occhi.
'' Sta tranquilla, ci sono qua io'' gli sussurrò Scott ad un orecchio. Aveva percepito la sua paura. A quelle parole Dawn aprì gli occhi ed alzò la testa. Si ritrovò a pochi centimetri dalla bocca di Scott , sentiva il suo alito accarezzargli le labbra. Il suo respiro farsi più lento e sentì i suoi occhi puntati su di lei. La stava guardando. Lo sapeva, nonostante fosse incredibilmente buio.
"Bacialo '' disse il suo cuore.
Doveva ascoltarlo? O doveva dare retta alla ragione?
La ragione che gli impediva di baciarlo, la stessa che aveva cercato di farglielo dimenticare. Quella ragione .
Era confusa, baciarlo o no?
Cosa avrebbe dovuto fare?
Se lo avesse baciato cosa sarebbe successo?
Troppe domande si stavano formando nella testa di Dawn , domande a cui lei non sapeva rispondere. La paura di essere scoperti se n'era completamente andata , ora in lei albergava il dubbio. Buttarsi o no. E se quella non fosse l'occasione giusta?
Stava impazzendo. Il rumore di passi si fece più nitido, era vicinissimo. Si stava dirigendo verso di loro. Ne era certa. Lo sentiva, lo vedeva, vedeva la sua aura oscura più della notte. L'avrebbe scoperta . Fece un respiro profondo. Il cuore le batteva all'impazzata. Era finita ormai.
 
Non riuscivo a dimenticare il suo volto, perché quel maledetto volto lo continuava a tormentare, perché quella maledetta ragazza lo stava tormentando. Cosa aveva fatto di male, per meritare questo.
Scott camminava con passo svelto , voleva dimenticare quella ragazza e forse con una bella dormita ci sarebbe riuscito. Dopo una mezzoretta , era arrivato. Era arrivato a casa. A quella squallida casa. Piena di topi. Odiava la sua vita, odiava la sua famigli , odiava tutti. Soltanto lei no. Aveva cercato in tutti i modi di odiarla ma da quando l'aveva incontrata quella sera  ma ,non riusciva proprio a farlo.
Aveva aperto la porta con un calcio e l'aveva chiusa mediante lo stesso mezzo. Se solo avesse vinto quel milione, ora non sarebbe qui, in questa catapecchia .
Guardava con disgusto tutto ciò che lo circondava. Poi svogliatamente si andò a buttarsi sul divano davanti alla Tv.
'' Dai stupido aggeggio accenditi ''. Aveva detto arrabbiato , picchiando il telecomando contro una specie di tavolino.
'' Aaaa... Va al diavolo aggeggio infernale '' disse dopo aver imprecato.
Alzatosi da quel polveroso divano  se ne andò rassegnato in camera , non prima di aver buttato quello stupido telecomando sul pavimento. Si era appena tolto la maglietta quando delle urla lo avevano incuriosito. 
'' Saranno gli idioti di turno'' aveva detto .
Ma quello che lo aspettò fuori dalla finestra lo fece strabuzzare gli occhi. Non era possibile, cosa ci faceva lei qui. E perché corre?
La sua domanda fu subito risposta, Jack e i suoi amici la stavano tormentando.
'' Se l'é cercata'' disse infastidito.
 Però dopo un paio di passi si era ricreduto.
'' Dannazione. Guarda cosa mi tocca fare''.
Scese le scale in fretta e si catapultò subito fuori per andarla a salvare.
'' Proprio di le mi dovevo innamorare?'' disse fra se.
 
Ora era lì , faccia a faccia con lei . La stava proteggendo. Proteggendo da quei balordi. Tutto sommato quella situazione non lo dispiaceva. Era vicino a lei. Vicino all'unica ragazza che avrebbe voluto. Vicino alla ragazza più strana del mondo, ma anche la più bella. Era a pochi centimetri da quelle sue labbra viola pallido. Quelle sue deliziose labbra. L'avrebbe baciata , ne era sicuro , non riusciva più a trattenersi.  La sentiva tremare, la sentiva toccargli il petto. Sentiva il suo respiro , il suo candido e soffice respiro . Ormai li avrebbero scoperti , avrebbero spezzato quel momento magico. Un momento così unico. Se solo trovasse il coraggio di baciarla, se solo sapesse cosa lei prova per lui. Lo avrebbe reso felice anche un sentimento di compassione.
Non importava, voleva almeno quello. " Perché mi sono innamorata di te, perché'' si ripeté. " Perché ho così paura di baciarti. Infondo sei una ragazza''.
"Forza Scott , fallo ''.
 
" Fallo '' si disse Dawn , in quel momento. Ormai é finita. Ci scoprirà.
La distanza che separava le loro bocche svanì in un milli secondo. Dawn baciava Scott e Scott baciava Dawn. Le loro lingue si intrecciarono, si volevano. Non smettevano di giocare . Di trovarsi. Le lebbra calde di Scott baciavano le labbra fredde della fragile Dawn. Le mani di lei, dal petto, erano salite verso il suo collo, fino a toccargli i capelli. Invece quelle di lui erano scese verso i glutei della biondina fino a sollevarla da terra. Le gambe di lei, un po’ alla volta, si stavano attaccando al bacino del ragazzo . Lui la spingeva con forza verso il muro , senza farle troppo male . Non voleva che la sua agognata Dawn si facesse male.
Dawn ,d'altro canto ,aveva cominciato a mordicchiargli il labbro inferiore .
Erano così travolti da quella passione che nemmeno si accorsero che i passi erano ormai cessati. Ormai non importava più. Erano insieme, niente li avrebbe separati.
Quella sera, fecero l'amore lì,in quel vicolo, dietro gli scatoloni . Incuranti di chi l'avrebbe sentiti e di chi l'avrebbe visti.
Tutto sommato Scott aveva realizzato quello che si era prefissato. Divertirsi con quella ragazza che tanto bramava. E non solo, aveva anche realizzato il grande desiderio di Dawn. Non quello di salvare tutti gli animali del mondo. Stare con la persona che le faceva battere il cuore. Lui.

Ecco un piccola immagine di Scott e Dawn , fatta dalla mia amica Dalhia : http://www.facebook.com/photo.php?fbid=253465924756512&set=a.244991458937292.36205.243291869107251&type=3&theater
   
 
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