Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Elieen03    11/08/2012    5 recensioni
E se anche i tributi del distretto 2 nutrissero sentimenti di odio e rancore verso Capitol City?
E se anche loro avessero dei sentimenti profondi che bruciano l'anima?
E se Cato fosse disposto a richiare la sua vita, per la famiglia che gli è stata sottratta?
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cato, Clove
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

<< Vedo quella piccolissima goccia di scendere verso il basso ed il mio cuore sprofonda. E’ finita. Non entrerò mai nell’arena. La mia ultima possibilità di vendicare la mia famiglia si schianta al suolo con quella stramaledetta goccia di sangue. Panico. Mi pulisco velocemente e sposto il polsino sul braccio sinistro per coprire il graffio prima che qualcuno mi veda. Alzo gli occhi ed incrocio quelli di Evoy. Da quanto tempo mi starà guardando? Assumo la mia miglior espressione di spavalderia mentre esco dalla palestra con sguardo fiero, ma dentro di me sento il mondo cadere a pezzi. E se mi avesse visto? Cosa farò? Solo Evoy può scegliere i volontari. Offrirsi come tributo contro la sua volontà vorrebbe dire entrare nell’arena senza alcun supporto da parte degli sponsor. E decido su due piedi che non mi importa. TUMP. TUMP. Il cuore mi batte in gola. TUMP. TUMP. Cerco di allontanarmi il più possibile dalla palestra per raccogliere i pensieri quando mi accorgo che qualcuno mi sta seguendo. Mi giro appena in tempo per prendere al volo un pacchetto. “Lì dentro ci sono due polsini. Uno per la cicatrice, uno per il graffio. Non farmene pentire.” Alzo gli occhi, e lo sguardo duro del mio mentore è lì ad aspettarmi. “Saresti entrato lo stesso nell’arena, non è vero?” Il mio volto si distende, e riesco quasi ad accennare un sorriso mentre annuisco. Tump. Tump. Il battito del mio cuore torna regolare. Ce l’ho fatta. >>

 
CATO:

“Trey.”

La sua voce riempie la caverna.

“Trey.”

Un brivido mi percorre la schiena.

Cosa diavolo sta succedendo?

Mi sento paralizzato. Inchiodato alla roccia su cui siedo.
Mi impongo di respirare con calma e mantenere la mente lucida.

Non può essere vero.

Una parte di me vorrebbe scattare verso di lei e tempestarla di domande.
Scuoterle le spalle per avere una risposta, una spiegazione. Qualsiasi cosa.
L’altra parte vorrebbe uscire dalla caverna e correre il più lontano possibile.

“Trey.”

Un richiamo incessante. Sussurra il mio nome nel silenzio più assoluto.

Ma è come se stesse urlando.

Mi avvicino molto lentamente, quasi come se la bolla di sapone in cui mi trovo potesse esplodere da un momento all’altro.

Ho paura.
Paura della verità, paura di una bugia.
Ho paura.

Le mie mani tremano mentre le avvicino ai polsini di Clove.
Lo tiro giù in un colpo secco e mi sento svenire.

E’ lì.

Un semicerchio quasi perfetto. Una linea incisa sulla pelle.

La nostra cicatrice.

Trattengo il respiro in maniera troppo rumorosa e sento Clove agitarsi nel sonno.
E’ irreale. Dannatamente irreale.
Cerco di aggrapparmi alla realtà con tutte le mie forze, di cancellare questa visione dai miei occhi.
Occhi.

Dove sono i miei occhi verdi?

Il mio appiglio, la mia speranza.

Forse quella cicatrice è solo un caso. Forse non è lei. Non può essere lei.

Prima che un immotivato senso di gioia mi pervada, una ciocca di capelli mi scende lungo il viso.

Capelli castani/Capelli biondi.
Occhi verdi/Occhi marroni.

Mi trascino fuori dalla caverna e lascio che il mio corpo si abbandoni ai conati di vomito.
 
CLOVE:

Fortunatamente, il sole spunta prima che gli incubi mi portino alla follia.
Ho bisogno di distendere i muscoli e schiarirmi i pensieri.
“Cato, quanti tributi sono rimasti?”
“Sette.”
Un ultimo colpo di cannone, e la nostra alleanza sarà sciolta.

E non ho ancora un piano.

CATO:

Mai come prima, l’arena mi appare piena di pericoli.
Mi muovo come l’ombra di Clove, pronto a scattare al minimo segnale.
E’ solo quando la vedo sgozzare un fagiano con un colpo secco che torno alla realtà.
La mia sorellina non c’è più…l’innocente bambina che giocava al lago e che necessitava della mia costante protezione ha lasciato il campo ad un’assassina fredda e cinica.

Come potrei smettere di volerle bene per questo?

La vita ci ha cambiati, non è colpa di nessuno…ma  non so cosa farò.
Gli Hunger Games, il mio sogno di vendetta contro Capitol City, si sono trasformati nel mio incubo peggiore.
Siamo entrati in 24, e solo uno di noi uscirà vivo dall’arena.

E non sarò io.

CLOVE:

L’arena è troppo silenziosa per i miei gusti, e sicuramente anche per quelli degli strateghi.
Non ho il tempo di esprimere la mia preoccupazione ad alta voce, che tre enormi bestie ci circondano.

Ibridi, senza ombra di dubbio.

Cato scagli la sua lancia verso il primo, uccidendolo. Io, con i miei coltelli, non sono da meno e faccio fuori il secondo.
Con un colpo di spada prova a ferire l’ultimo, ma la bestia lo disarma e si dirige verso di me.

Non lo temo, ma vedo un lampo di preoccupazione attraversare gli occhi del mio alleato.

Scarto a destra, e gli pianto un coltello nello stomaco.
“Cosa c’è? Avevi paura che mi staccasse la testa davanti ai tuoi occhi?”
“No, avevo solo paura di doverlo uccidere con i tuoi coltelli e trascinarti semisvenuta nella grotta.”
Cerco di fissarlo con sguardo truce, ma lascio che mi scappi una piccola risata.

CATO:

Vorrei solo fermare il tempo per un po’, per raccontarle tutto quello che è successo, per dirle che non l’ho mai abbandonata…che ogni sforzo che ho fatto è stato solo per ritrovarla.
Sogno un ipotetico dialogo a cuore aperto che non potrà mai avvenire.

Se le dicessi la verità non mi lascerebbe andare via. Io non posso sopravvivere. Devo salvare lei.

L’ho promesso.

“Salvami Trey.”
Ti salverò, Chloe.

Il nostro piccolo momento di tranquillità viene infranto da un colpo di cannone.
Bang!
Siamo in sei, e la nostra alleanza è rotta.
Mi sento come se stessi affogando in mare.
Provo a risalire, ma le onde mi spingono sempre più in basso e non mi lasciano via d’uscita.

TUMP. TUMP. TUMP.

Pensa Cato. Pensa.
Non posso continuare con l’alleanza.
Gli sponsor si appoggiano molto a queste promesse, se non voglio mettere in rischio la sua vita, devo andare via.
 Ma non ci riesco.
Nuoto lontano da lei, ma le onde mi riportano indietro.

Poi arriva.

“Attenzione tributi, attenzione. Il regolamento che stabiliva un unico vincitore è stato…sospeso!  D’ora in avanti potranno essere incoronati due vincitori, purchè provenienti dallo stesso distretto. “

La mia ancora di salvezza.
 
 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Elieen03