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Autore: alicegoth    11/08/2012    2 recensioni
una storia che racconta di due innamorati sul serio in cui però la loro storia d'amore subirà degli eventi un pochino tragici
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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UN’UNICA STORIA D’AMORE ALATA: Dopo esserci presentati e conosciuti, siamo andati in giro insieme molte volte e ogni giorno eravamo sempre più innamorati l’uno dell’altra. Poi dopo due anni che ci amavamo, per uno stupido incidente stradale la morte, in persona, si portò via l’unica mia ragione di vita, l’unica cosa che mi faceva sorridere, il mio cielo, le mie stelle, il mio unico e inesorabile universo. Ora sono qui dopo neanche un mese dalla sua morte che tutti mi incominciano a dire che sono depresso e che sto male e che avrei bisogno di un dottore, ma non capiscono che a me manca Lei, il suo sorriso, i suoi capelli, il suo corpo…no basta parlare qui nella mia camera dove ogni cosa sa di Lei il cuscino, il lenzuola ,il suo profumo che ho comprato, i suoi vestiti lasciati qui da me, i suoi regali, i suoi bigliettini dove scriveva tutto su di noi; adesso che ci ripenso aveva una calligrafia così minuta e leggera ripenso che quando scriveva i suoi capelli lunghi le ricadevano sulla spalla … oddio non posso continuare così impazzirò! Passarono i giorni e io stavo sempre peggio, ma non volevo andarmene da lì perché sarebbe stato come andarsene anche da Lei! Una notte sognai che volevo morire e uccidermi, perché vivere non aveva più senso, senza di Lei con me o vicino a me, ma all’improvviso nel bel mezzo del sogno, ma giurerei che fosse reale, mi apparve Lei bella più che mai, elegante, ma infelice, perché era infelice? Non parlai non volevo che la sua visone, se aprissi bocca se ne andasse. Rimasi lì a guardarla intensamente i suoi occhi color cioccolato mi fecero piangere gocce invisibili Lei c’era ma, era come se non ci fosse, fluttuava nell’aria in una veste angelica ci guardammo poi Lei disse:<> la sua voce era tale e quale a quella che sognavo ogni volta quando Lei era a casa sua a dormire e non da me, allora io annui per farle intendere che avevo capito; tanto che dopo averla vista e averla sentita a bassissima voce ma certo che mi avrebbe sentito dissi:<> Lei non rispose si limitò a sorridermi poi uno fascio di luce mi avvolse e Lei sparì. Io cercai di pendere qualcosa, ma il nulla nelle mie mani; io disperato non piansi non urlai mi limitai a urlare un soffocato e inespressivo NO di disperazione, mi girai verso il muro per placare la mia ira di disperazione poi vidi una mano che sfiorava la mia sul muro, mi giro e piango lacrime di gioia Lei era lì di fianco a me come sempre come se non se ne fosse mai andata, la veste celeste era sparita al suo posto c’erano i vestiti dell’ultima volta che è stata con me; ne fui felice talmente tanto che la baciai, dio quanto mi erano mancate le sue labbra dolci e morbide al mio tocco. Pensavo mi respingesse visto che non era reale, ma Lei mi rispose con un bacio così appassionato che mi fece scattare e le presi la sua gamba sulla mia Lei non si mosse anzi, mise il suo braccio intorno al mio fianco e sotto al mio braccio, poi mi resi conto mentre continuavamo a baciarci che non avrei potuto farlo con Lei non volevo profanarla visto che non reale mi fermai la guardai ancora piangente e la baciai sulle guance e sui capelli che sembravano appena lavati piansi un sacco di lacrime sulla sua spalla, mentre Lei mi coccolava le accarezza i capelli e la strinsi forte a me e Lei mi disse:<> fui molto contento di quelle parole che le dissi<> Lei mi diede un leggero bacio, ma che significava tutto sulla bocca e poi stretti così vicini per un ultima volta, ma un’ultima volta che sarebbe stato l’inizio di un altro abbraccio e di un altro bacio; mi addormentai con il suo odore nelle narici con il suo corpo tra le mie braccia e con Lei al mio fianco poi mi svegliai e Lei non c’era ma il suo odore e la sua presenza si sentivano e piansi lacrime di coccodrillo … Da quella volta la sognai ripetutamente, ma non fu mai reale come la prima volta, mi basta pensarla, sognarla o magari vederla che la mia voglia di riabbracciarla si faceva sempre più forte e le sue parole mi ritornavano in mente ogni volta che pensavo a Lei. DOPO UN PAIO DI GIORNI DI SFRENATE PASSEGGIATE PER NON PENSARE , MA CHE MI FACEVANO PEGGIO , ALL’IMPROVVISO UN GIORNO DI PIOGGIA LO STESSO DI QUANDO ERA MORTA LEI UNA MACCHINA, MENTRE ATTRAVERSAVO LA STRADA PIENO DI PENSIERI IN TESTA ,NON AVENDOLA VISTA, QUELLA MACCHINA MI TIRÒ SOTTO PRORIO COME SUCCESSE A LEI !!!! Anche se ero morto riuscivo a sentire benissimo. Avevo avuto un trauma cranico talmente forte per l’urto che dicevano che ero morto sul colpo. Non mi interessava, però, cosa pensavano gli altri; ero solo felice di essere morto. Il mio cuore, anche se non batteva più, era a mille perché sapeva che avrebbe rivisto l’altra metà. In fatti nello stesso istante in cui morivo un angelo che veniva dal cielo con le sue ali grandi mi portò via. E così la mia anima poté filmante riabbracciare Lei…appena la vidi corsi per poterla abbracciare una volta tra le mie braccia le dissi:<> Lei non disse niente mi ripose solo con un bacio che fu l’inizio della nostra inesorabile storia d’amore alata. Fine!!!
  
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