Riprovaci
-Certo che sì!- disse Ruki entusiasta.
-Però deve esserci anche Ryou.- disse l’uomo con cui stavano parlando Ruki e Ryou .
-No! Non se ne parla, non commento se c’è lui!- rispose Ruki.
-Così vuole il capo! O tutti e due o niente!- rispose l’uomo.
-Dai! quando mai ti ricapita di commentare le gare internazionali di carte di digimon che vengono trasmesse anche in televisione- aggiunse Ryou, che finora era stato in silenzio.
-Lo farò, ma solo perché è un occasione più che rara!- ringhiò Ruki contro entrambi.
-Allora affare fatto!- disse l’uomo salendo in macchina.
Ruki, arrabbiata, si girò verso di Ryou e gli ringhiò contro -non ti permettere a fare qualcosa di imbarazzante, tieni le distanze da me. Un metro e mezzo, e se la stanza non bastasse vai in un'altra stanza ma stai almeno un metro e mezzo lontano da me, o la pagherai!-
-Non ti scaldare, faremo a modo tuo!- rispose Ryou.
Era il giorno e Ryou, come previsto sedeva a un metro e mezzo da Ruki.
-E’ fantastico! Arrivano da tutto il mondo solo per la gara! Italia, India, Africa…! Vedo molti ragazzi che negli anni precedenti si sono classificati tra i primi dieci!- disse Ruki iniziando a scaldarsi.
Poi mando la pubblicità, che durò circa cinque minuti.
Non appena finì la pubblicità, si sentì Ryou dire al microfono: – Ruki, sai che così sei molto carina?-
Tutto lo stadio e i telespettatori lo sentirono.
-Riprovaci anche solo una volta -lo minacciò Ruki.
-Ok! Sei carina!- ripeté Ryou.
Ruki ricominciò a parlare senza preoccuparsi di Ryou, steso a terra dolorante, e del fatto che tutti l’avevano vista scaraventarlo a terra.