PROLOGO
Brock oramai aveva perso ogni speranza nei confronti dell’amico.
Dopotutto, non era lui quello che si era innamorato …
Era in cerca della donna perfetta e, facendosi rapire ogni volta da finte e prepotenti passioni, non l’aveva ancora trovata. Ash sì, però, ed era la sua anima gemella.
Sì, sì, combaciavano perfettamente.
E proprio per il fatto che erano tanto compatibili nemmeno lui se ne rese conto.
Brock sospirò distogliendo lo sguardo dallo schermo del computer, spinse indietro la sedia e si avviò verso la cucina, sperando che una birra gli avrebbe schiarito le idee. Era sempre lì, nella sua palestra di Peter City, dove qualche tempo prima lo venne a trovare proprio quel tonto del suo vecchio compagno di viaggio. Parlarono di molte cose, delle sue nuove avventure e alla morbosa routine da capo palestra. In fine il maggiore tocco il punto dolente: Lei. Non si vedevano da quasi dieci anni, troppi secondo entrambi, e nonostante il vagabondo l’abbia cercata, ogni sforzo fu vanificato dall’incertezza e dalla timidezza. Sì, quei giorni senza lei lo fecero cambiare: inizialmente diventò ancor più spavaldo e allegro per mascherare la mancanza, poi si lasciò andare e divenne ulteriormente silenzioso e riflessivo. Ora si era spento, ma quella voglia di vivere che aveva dentro non si era arrestata totalmente.. no, non si sarebbe potuta spegnere finché lei fosse vissuta dentro di lui.
Il ragazzo, che ormai andava per i venticinque, se ne stava lì, a fissare il frigorifero aperto senza molta speranza di riuscita. Finalmente trovò la birra. Sua madre, in quel periodo aveva la mania dell’ordine, tanto che aveva ordinato perfino pomodori e zucchine!
Soddisfatto ma ancora pensieroso apri con un agile movimento delle mani la lattina, fece per portarsela alle labbra e… si blocco.
-Idea!!- gridò esaltante. Appoggiò la bibita sul tavolo, richiuse con un colpo deciso l’anta, si diresse alla scrivania e prese carta e penna.
-Ecco cosa farò…-