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Autore: Livin_la_vida_Loki    12/08/2012    3 recensioni
Sono forte in superficie, non lo sono dentro di me.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Your Arms Feel Like Home 
 
Sto cadendo. Sto precipitando nel vuoto. Lui mi guarda, lo sento urlare ma non riesco a sentire cosa sta dicendo. 
Aspetta, è cambiato tutto, sono un mago strabiliante! Ma…dove sono? È…è un’immensa città midgariana. La sto distruggendo. Sto uccidendo migliaia di persone, ma non perché li odi. Allora perché lo sto facendo? No, non odio loro….odio mio fratello! MIO FRATELLO, l’unica persona che mi ha sempre voluto bene, mi ha sempre accettato, mi è sempre venuto a cercare anche quando era arrabbiato con me, l’unico che mi conosce come nessun’altro…ed io lo odio?!  Cosa mi prende? Mi sento ferito, non fuori, ma dentro. Lo…lo vorrei uccidere…è una sensazione orrenda.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH”
Mi sveglio di colpo. Sono seduto nel mio letto. 
“È stato tutto un sogno? Era così….reale…” sussurro.
Sono sudato e tremo, sento dei passi provenire dai lunghi e lussuosi corridoi dell’immenso palazzo reale. Vedo aprire la porta della mia stanza e una testolina dorata fa capolino.
“Loki…” a piccoli passi il ragazzino entra nella stanza e richiude la porta alle sue spalle.
“Loki, stai bene?”
Non rispondo. Rimango immobile sul letto, osservando le mie mani, una lacrima scende dai miei occhi, attraversa la guancia e finisce sul morbido lenzuolo di seta verde. 
Il biondo si avvicina e si siede accanto a me sul mio letto e mi osserva, non lo guardo negli occhi ma sento il suo sguardo su di me.
“Loki cosa è successo?”
Scuoto la testa e un’altra lacrima solca il mio viso.
 “Non ne voglio parlare Thor…” 
E come era prevedibile, quel testardo di mio fratello non si arrende, si siede di fronte a me, mi prende le mani
“Fratellino, sai che qualsiasi cosa sia, puoi parlarmene, ti capirò, non ti prenderò in giro, non l’ho mai fatto…forza racconta!” dice con tono deciso.
“Thor…io…”
Alzo il viso e il mio sguardo incrocia il suo, lui mi scosta i capelli corvini dal viso, i suoi occhi, colore dello zaffiro, mi scrutano preoccupati
“Tu, cosa?”
“Io ho sognato di cadere dal ponte, tu eri così spaventato e io mi sentivo perso. Poi stavo distruggendo Midgard e…”
Mi si spezzò la voce in gola, non riuscivo…non volevo dirlo…
“Fratellino, continua...”
“Non voglio dirlo Thor, mi fa troppo male…”
“Forza, ti farà più male se lo tieni dentro!”
Mi porto le mani al viso e scoppio a piangere
“E io ti odiavo, distruggevo Midgard perché ti odiavo, volevo ucciderti…”
Dico, tra un singhiozzo e l’altro.
“Forse, dentro di me c’è un mostro, forse sono davvero cattivo…adesso mi odierai, non è così??”
Urlo in preda alle lacrime.
Thor si sistema accanto a me e mi avvolge con le sue braccia, forti per essere un bambino di soli 10 anni. 
“Loki, non sei  cattivo e…come potrebbe starci un mostro in un corpicino così piccolo?”
Mi dice sorridendo, si avvicina con il viso al mio orecchio e sussurra:
“Perché dovrei odiarti per uno stupido incubo? Non potrei mai odiarti, per nessuna ragione! Sei il mio fratellino, sei la cosa più importante che ho e nulla potrà farmi mai cambiare idea. Se solo potessi, farei in modo di non farti sognare più nulla del genere, non voglio che tu soffra così. Ed anche se un giorno tu dovessi odiarmi veramente…”
“Non…dirlo….non pensarlo neanche…non accadrà mai!”
Dico ricambiando il suo abbraccio
“È una promessa?” mi dice il biondo sorridendo
Con ancora gli occhi lucidi ricambio il sorriso
“È una promessa.” 
Sono stremato, appoggio la testa sul soffice cuscino, Thor si sdraia accanto a me e mi abbraccia. 
“Ehm…fratellone?”
“Si fratellino?”
“Promettimi che un giorno, se dovessi diventare cattivo, tu mi fermerai, dimenticherai tutti gli sbagli che avrò fatto e non ce l’avrai con me.”
“Non c’è neanche bisogno di chiederlo, è scontato”
Mi stringe più forte a lui. Le sue braccia mi fanno sentire protetto e…a casa. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare nel mondo dei sogni. 
 
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Come sono arrivato a questo?
Dov’è che ho sbagliato?
Cosa è cambiato in me?
Come ho potuto tentare di distruggere Midgard?
Come sono arrivato ad odiare l’unica persona che mi abbia mai amato?
Così tante domande, così poche risposte.
Forse sono davvero cattivo, forse lo sono sempre stato.
Ho centinaia di pensieri per la testa e questa dannata museruola mi sta uccidendo, per di più ho i polsi ammanettati e legati con una lunga catena che li collega alle manette delle caviglie.
Eccolo, il Dio del Tuono, si avvicina a me con il Tesseract  rinchiuso in un contenitore, lui lo tiene per una delle maniglie e porge l’altra a me. Che altra scelta ho se non afferrarla?
Afferro l’altra maniglia e Thor gira la sua azionando il Tesseract che ci teletrasporta su Asgard.
Non la ricordavo esattamente così…
Entriamo nella città eterna ed ai lati della strada principale vi è radunata tantissima gente. Il silenzio è surreale…cos’hanno tutti? Perché non dicono nulla e si limitano ad osservarmi? Gli unici rumori che sento sono i nostri passi e i battiti del mio cuore che accelerano.
Interpreto i loro sguardi, nei loro occhi c’è disprezzo, che c’è sempre stato, ma ora vi era anche una punta d’odio e di incomprensione. Ma del resto chi poteva capirmi veramente? Chi saprebbe leggere il Dio degli Inganni? Vorrei poter uccidere tutti, annientarli in tutti i modi che conosco.
Thor non dice una parola, non lo ha fatto per tutto il tempo, si limita ad accompagnarmi verso la reggia. Ma per quale motivo non ci sono guardie con noi? Non hanno paura che io possa uccidere mio frate…Thor e fuggire? 
Senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo davanti all’entrata della sontuosa reggia che una volta, non molto tempo fa, chiamavo casa.
Il portone enorme e dorato si apre al nostro arrivo, varchiamo la soglia; è…strano ma sembra non esserci nessuno. 
Il Dio biondo mi conduce nei corridoi più oscuri del palazzo e poi giù per una fredda e buia scala. I muri sono spogli e umidi, gli scalini piccoli e scivolosi. Continuiamo a scendere, più scendiamo più l’oscurità si infittisce. Non ci sono finestre e la luce è prodotta soltanto da qualche torcia qua e la. Sono consapevole di quale sarà la nostra meta; le prigioni.
Cos’altro avrei potuto aspettarmi? Sono un traditore, un omicida, un mostro. Quale migliore trattamento se non la reclusione per un essere come me? Ovviamente dovrò attendere il processo per conoscere la mia vera pena.
Le scale terminano in un enorme spiazzo, freddo e poco illuminato da cui partono 5 corridoi, talmente bui da sembrare infiniti. C’è odore di umido, muffa e di mille altri disgustosi odori mischiati insieme.
Due guardie ci attendono e Thor rompere il silenzio:
“All-father mi ha assegnato il compito di rinchiudere Loki, il Dio degli Inganni, nelle nostre prigioni. Avete svuotato le altre celle?”
“Sissignore.”rispondono all’unisono le guardie.
“Perfetto, ora potete andare.” 
Le due guardie lo osservano interrogative
“Ne è sicuro?” chiede il più alto dei due.
Thor li fulmina con lo sguardo, li congeda con un gesto della mano e mi spinge verso il corridoio in mezzo, è freddissimo e talmente buio da celare la fine. 
Non sento più la sua mano premuta contro la mia schiena. Mi volto di scatto e…lui non c’è! Cosa diavolo? Mi…mi ha lasciato qui?
Non ho avuto nemmeno il tempo di mettere completamente a fuoco la situazione che lo vedo tornare.
“Scusami fratello, dovevo prima accertarmi che se ne fossero andati.”
Fratello? Dopo tutto quello che ho fatto, dopo che ho cercato di distruggere il suo amato pianeta e dopo che ho persino cercato di ucciderlo…mi chiama ancora fratello?
E poi accertarti per quale assurdo motiv…
“Come prima cosa ti tolgo questo orrendo mezzo di tortura, so che non poter parlare è la più grande e crudele tortura che ti si possa infliggere”
Sento la museruola staccarsi dalla mia pelle. 
“Ed ora le catene, ho visto quanto è difficoltoso muoversi con queste.”
Cosa diavolo sta facendo questo idiota? Potrei…potrei ucciderlo da un momento all’altro senza batter ciglio!
Sento la circolazione tornare nei polsi e nelle caviglie. Mi massaggio la mascella indolenzita fissando gli occhi color zaffiro del Dio biondo di fronte a me, la mia mente elabora centinaia di ipotesi sulla motivazione delle sue azioni. Lui si limita a scrutarmi, in attesa.
“Immagino che la tua abile mente stia tentando di elaborare una spiegazione logica alle mie azioni, ma non c’è logica! Non so nemmeno io perché lo sto facendo, o meglio lo so…ma non so se tu riesci ancora a immaginarlo. Allora? Non hai intenzione di chiedermi nulla?”
“Perché sei un idiota, potrei ucciderti, distruggere Asgard e scappare prima che All-father si accorga che mi hai liberato!”
“Tu non mi ucciderai.”
“E come lo sai?”
“Mi hai fatto una promessa, e io ne ho fatta una a te, ricordi?”
Rimango in silenzio, so di cosa sta parlando ma le cose sono cambiate da allora. 
“Dove sono finiti quei momenti Loki? E le nostre promesse? So che ricordi fratello…” 
“Ricordo, so di quali promesse parli, Thor” lo interrompo 
“Ma le cose sono cambiate, molto. Io sono cambiato, sono consapevole di chi…di cosa sono. Quelle parole appartengono al passato, ad un bambino impaurito, un bambino che aveva bisogno del fratello, o almeno di quello che considerava un fratello…”
“Loki, io SONO tuo fratello!”
“No, non lo sei, non lo sei mai stato! Io sono solo al mondo!”
Il biondo si avvicina e mi stringe con le sue possenti braccia, proprio come quella notte. 
“No, non sei solo al mondo, io ci sono sempre stato, e sempre ci sarò per te fratellino.”
Tento di divincolarmi ma è difficile sfuggire a una presa del genere. 
“Sei mio fratello, lo sei sempre stato, sei la cosa più importante che ho e nulla potrà mai cambiare questo, nemmeno le tue azioni. Non potrei mai odiarti, per nessuna ragione! Quella notte tu mi feci promettere che se un giorno tu fossi diventato cattivo ti avrei dovuto fermare, dimenticare tutti gli sbagli che avresti fatto e non ti avrei dovuto odiare. Ho mantenuto fede alla mia promessa.”
Abbassai lo sguardo, mi odio per le mie debolezze, ma lui riusciva sempre a farmi desistere. 
Smisi di divincolarmi e gettai le mie braccia intorno al collo del mio amato fratello.
Si, per me è sempre stato mio fratello e nonostante il fatto che io fossi un gigante di ghiaccio, lui mi ha sempre capito, difeso e amato, come io amavo lui.
“Io ti promisi di non odiarti, mai.”
Mi strinse con più forza, mi mancavano queste braccia, mi mancava il suo affetto.
“Mi sei mancato Loki”
“E a me sei mancato tu Thor.”
Le sue braccia mi fanno sentire a casa.
 
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Sono forte in superficie, non lo sono dentro di me.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo della pazzia:
Mi scuso per la marea di stupidaggini che ho scritto ma sono praticamente secoli che non scrivo, scrivevo su un forum e non ho mai scritto One-shot…è anche la prima storia che pubblico qui. (quindi siate clementi, no scherzo ditemi tutto ciò che pensate!)
Questa One-shot mi è venuta in mente oggi in macchina e l’ho scritta su un fazzoletto lol 
Ringrazio in anticipo chi recensirà! Le critiche, se costruttive, saranno più che ben accette!
Un bacio a tutte
Ale 
   
 
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