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Autore: Akemi_Kaires    12/08/2012    4 recensioni
{Partecipante alla Challenge Chi, con chi, che cosa facevano indetto da Kukiness sul forum di EFP}
Situazioni assurde. Personaggi strampalati. AU scolastiche inimmaginabili e (spesso e mal volentieri) senza senso.
Il tutto nelle mani di un'Autrice sadica e ricca di fantasia. Che cosa succederà?
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1) Blue e N sono ubriachi, e Karen se ne approfitta:
- E poi, sai… - esclamò frivola la liceale, accavallando le gambe e gesticolando come una donna vissuta. Si rivolgeva a lei e al loro compagno come una signorina in carriera, parlando degli altri con superiorità e con aria saccente. – Yellow ci prova costantemente con Red… ma lui non la calcola minimamente, capisci? La considera solo un’amica! E poi… poi Touko! Dice di essere innamorata di un ragazzo molto bello, ma non lo nomina mai. Potrebbe parlar di te, mio caro N… o di Touya!
- Interessante… - commentò l'altra, facendole cenno di proseguire, mentre vergava accuratamente ogni dichiarazione sul suo amato taccuino. Nel frattempo, accese il registratore del suo cellulare, con la speranza di poter cogliere le sue parole in quella musica assordante. – E poi? Qualcos'altro...?
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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Piccola introduzione: Allora, gente

Piccola introduzione: Allora, gente! Vi sono mancata, vero? NO?! Beh, meglio così. Sappiate che, oggi, sono tornata con l’intenzione di postare la prima shot partecipante alla Challange Chi, Con Chi, Che Cosa Facevano. Consiste nel scegliere 10 personaggi a caso. Dopodiché, vi sono trenta plot, dove questi personaggi sono i protagonisti. …Capiterete meglio con un esempio, mi sa.

Ecco la mia lista!

1) Blue (manga)

2) Touya (Black)

3) Touko (White)

4) Sandra

5) Karen

6) Pino

7) N Harmonia

8) Silver

9) Gold

10) Lance

La prima situazione, che oggi tratterò, è: 1 e 7 sono ubriachi, e 5 se ne approfitta.

Non avete ancora capito? Fa lo stesso. Leggete pure questa shot, con la speranza che possa strapparvi un sorriso! Buona lettura!

 

You Make Me Crazier

 

 

Il più grande difetto di Karen era la curiosità. Nonostante apparisse agli occhi dei suoi compagni come una ragazza seria e riservata, dentro di sé nutriva il malsano desiderio di scoprire tutti i segreti dell’intero corpo studentesco. Si diceva che sarebbe stata perfino disposta a vendere l’anima al diavolo e a scendere a compromessi con lui, pur di appagare la sua bramosia di notizie.

Adorava essere a conoscenza di intime rivelazioni, di scorci imbarazzanti del passato altrui o di piccoli pensieri mai confessati a nessuno. Tutto questo insieme di pericolose conoscenze rappresentava il suo piccolo, prezioso, tesoro. Non per niente, era stata nominata direttrice del giornalino scolastico proprio per la sua ampia rete di informazioni.

Se quel giorno era in procinto di immergersi nel caotico mare della discoteca, era proprio per pescare qualche succulenta informazione in grado placare la sua accesa sete di scoop. Approfittando dell’annuale festa della scuola – dove avrebbe partecipato tutto il polo scolastico -, era sicura di riuscire ad ottenere notizie piccanti, con le quali avrebbe composto perfetti articoli ricattatori e umilianti.

Sfoderò un sorriso beffardo e soddisfatto, non appena fece il suo glorioso ingresso tra le luci accecanti e la musica assordante. L’aria che aleggiava in quel luogo trasudava allegria ed ebbrezza, e gli alunni si stavano divertendo come non mai, sorseggiando bevande alcoliche e ballando sfrenatamente sulla pista.

La giovane si guardò attorno, alla ricerca di qualcosa che catturasse la sua completa attenzione. Nonostante la maggior parte degli adolescenti avesse già abbandonato i lidi della realtà, nessuno stava facendo qualcosa di eclatante o sorprendente. Si accorse addirittura che il suo fidanzato Pino, ormai vinto dalla stanchezza, si era appisolato sul divano.

“Che razza di mortorio è mai questo…?!” pensò la ragazza, inarcando un sopracciglio e puntano le mani sui fianchi. Squadrò ogni cosa con scetticismo e disgusto, quasi disapprovando quella situazione per lei ben poco propizia. “Dov’è la vera festa? Dove sono le coppiette improvvisate? E le risse? Sembra di stare in un ospizio!”.

Decise di sedersi sopra la superficie lucida di un tavolino, in un punto piuttosto favorevole da dove poteva scrutare tutto il salone. Alzò gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto, non appena notò con disgusto come la maggior parte degli studenti fosse così ubriaca da non essere in grado di fare alcunché. Si aggiravano come zombie in mezzo alla folla, con le bottiglie di vodka in mano, urlando cose prive di alcun senso logico.

Nulla di interessante, dunque.

Solo Sandra e Lance, cugini ed eterni rivali, non sembravano aver fatto uso di alcolici. A giudicare dalla bottiglia di coca cola sul loro tavolo, effettivamente doveva essere così. Tuttavia, avvinghiati tra loro com’erano, non parevano essere consci del guaio in cui si stavano cacciando. Intenti a scambiarsi spinte effusioni amorose, senza alcun pudore o ritegno, non si curavano affatto del contesto ove si trovavano.

Forse erano convinti che nessuno si sarebbe ricordato di quella serata, essendo tutti così sbronzi da non ricordare neppure il nome della propria madre. Alcuni di loro lo erano talmente tanto che, se gli avessero messo tra le braccia un tostapane, lo avrebbero trovato sexy e attraente.

Tuttavia, i due poveri liceali erano ignari di quella predatrice, che avrebbe fatto del loro amore segreto una preda invitante e saziante. La giornalista afferrò la sua portentosa macchina fotografica, mettendo immediatamente a fuoco e immortalando uno dei loro tanti baci passionali.

Quanto si sarebbe divertita a ricattare il povero Lance! E quanto piacere avrebbe provato nello spaventare la fredda e arcigna Sandra, minacciando di spedire quella vergognosa foto alla loro famiglia!

Finalmente Karen aveva tra le mani una vera notizia bomba degna di nota e attenzione. Sebbene quello fosse il suo tanto agognato e bramato scoop, però, non era affatto soddisfatta. Un attimo prima andava a dir poco fiera di quello scatto eppure, una volta riguardatolo più e più volte, la sua esaltazione era divenuta pian piano polvere al vento.

Ormai tutta la scuola sapeva della segreta tresca dei due parenti, sebbene loro si ostinassero a negarlo. Quell’immagine sarebbe stata solo una conferma ai pochi dubbi rimasti, non di certo una notizia degna della prima pagina del giornalino rosa.

Necessitava di qualcosa di più grande, di inaudito…

Improvvisamente, la porta d’ingresso si spalancò, lasciando penetrare il gelido vento invernale. La studentessa si voltò di scatto, pronta ad imprecare decorosamente contro quello stolto che aveva avuto la geniale idea di raffreddarla, ma le sue labbra si curvarono in un sorriso raggiante, non appena riconobbe le due figure che erano appena arrivate.

- Ehi, Karen! – esclamò Blue, abbracciandola e stringendola a sé non appena la raggiunse. In quel rumore assordante, difficilmente si distingueva la sua voce. – Non siamo arrivati troppo tardi, vero?

La giovane scosse la testa, squadrandola dall’alto al basso con enorme soddisfazione. – Tu e N siete in perfetto orario. La festa durerà ancora molto, suppongo. Perciò stai tranquilla! – esclamò con finta dolcezza, indicando con un cenno di capo tutti i loro amici, ancora intenti a ballare e a bere.

L’esuberante e innocente ragazzo dai capelli verdi spiccò un saltello di gioia, esultando a gran voce. – Evviva! Sai dirci dove vendono le bibite, Kar? – le domandò, mentre tra le mani stringeva il suo beneamato portafogli nero pece.

In quel preciso istante, non appena quelle parole dolci e gentili giunsero alle sue orecchie, il suo istinto di giornalista si riaccese, dibattendosi e predominando con furia su ogni altra cosa. Poggiò una mano sulla sua spalla, invitandoli con un ghignetto sadico e soddisfatto a seguirla verso un tavolo poco distante.

- Non preoccupatevi! – disse, facendoli sedere su un comodo divanetto di pelle rossa. Fece un cenno al barista, poggiando delle banconote sul bancone, per poi porgere due bicchieri ai suoi compagni. – Oggi offro io.

I poveri sventurati non immaginavo affatto che, dentro ciò che era stato gentilmente offerto dalla bella liceale, vi fosse una quantità esagerata di alcol.

O almeno, ve n’era quanto bastava per inibire il loro freno alla lingua…

Ignari di ciò, bevvero avidamente quel liquido caldo e bruciante, cadendo nella trappola tesa dall’amica.

 

Karen rise, soddisfatta come non mai, mentre appuntava con velocità inaudita le parole che sgorgavano a fiotti dalle labbra di Blue. La ragazza, in totale balia dell’ebbrezza, non si era posta alcun genere di problema a confessare ogni pettegolezzo alla fascinosa giornalista.

Anzi, a giudicare dalla sua allegria, sembrava alquanto orgogliosa di riferirle tutto. Confessava ogni segreto con fierezza, come se convinta di fare una cosa buona e giusta.

Dal canto suo, ovviamente, la giovane dagli occhi cenerei non era affatto intenzionata ad avvertirla che stava solo infrangendo le promesse fatte ai suoi amici. Chissà quale magnifico articolo da prima pagina avrebbe prodotto, grazie a quelle succulente informazioni!

- E poi, sai… - esclamò frivola la liceale, accavallando le gambe e gesticolando come una donna vissuta. Si rivolgeva a lei e al loro compagno come una signorina in carriera, parlando degli altri con superiorità e con aria saccente. – Yellow ci prova costantemente con Red… ma lui non la calcola minimamente, capisci? La considera solo un’amica! E poi… poi Touko! Dice di essere innamorata di un ragazzo molto bello, ma non lo nomina mai. Potrebbe parlar di te, mio caro N… o di Touya!

- Interessante… - commentò l'altra, facendole cenno di proseguire, mentre vergava accuratamente ogni dichiarazione sul suo amato taccuino. Nel frattempo, accese il registratore del suo cellulare, con la speranza di poter cogliere le sue parole in quella musica assordante. – E poi? Qualcos'altro...?

- Ah, certo! – gridò improvvisamente Blue, picchiando le mani sul tavolo, eccitata come non mai. Sembrava sul punto di confessare qualcosa di veramente inaudito ed eclatante. – Una volta ho aperto il diario di Lance. Hai presente chi è, no? Quel figo dai capelli rossi, che mi piace tanto… sì, insomma, lui. Dicono tanto di essere dei santi, lui e quel maschiaccio poco aggraziato di Sandra… però tutte le pagine di quell’agenda sono dannatamente piene di foto sulla cugina! E sono molto… equivocabili.

L’istinto giornalistico di Karen riprese ad ardere come fuoco vivo, accendendo nei suoi occhi una luca carica di soddisfazione e profonda emozione. Se solo fosse riuscita a scoprire le caratteristiche di quelle foto, sarebbe stato un gioco da ragazzi rovinarli e umiliarli davanti a tutti!

Annuì con impeto, pronta a segnarsi ciò che aveva visto quella ragazza curiosa, quando notò con orrore che lei aveva proseguito il discorso senza soffermarsi su quell’importante dettaglio.

- Sai che Pino ha un album di ricordi sulla storia con la sua ragazza? – sussurrò la castana, indicandolo mentre ancora sonnecchiava sulla poltrona. Si lasciò sfuggire una fastidiosa risatina maliziosa, ormai sul punto di ridere a crepapelle. – Ti rendi conto che esiste una pazza… capace di mettersi con quello sfigato? Non vedo l’ora di sapere chi sia quella fuori di testa. Anche tu non vedi l’ora, vero, Kar…? E tu, N…?

La giovane scattò in piedi, spezzando a metà la sua biro per la rabbia. Fulminò con lo sguardo l’amica ubriaca, pronta ad assestarle un ceffone non appena tutti avrebbero smesso di fissarla.

Quella pettegola non poteva affatto permettersi di infangare la sua reputazione, di schernirla e tantomeno di violare la sua privacy. Nessuno avrebbe mai avuto il permesso di interessarsi della sua relazione amorosa con Pino, né di compromettere la sua carriera raccontando a tutti quel suo intimo segreto.

Ancor meno, a Blue non era affatto concesso permettersi di offendere il liceale in sua presenza.

La giornalista socchiuse gli occhi fino a farli divenire due fessure minacciose, pronta ad attaccare senza alcuna pietà la sua fonte di informazioni, quando la sua ira fu immediatamente smorzata da un inquietante e pericoloso richiamo. Posò i suoi occhi sul posto accanto alla castana, notando con orrore la mancanza di N.

Si voltò di scatto, restando a bocca aperta non appena vide ciò che stava accadendo. Sbiancò, osservando con enorme terrore il giovane Harmonia mentre si erigeva in posa eroica sul tavolino accanto al loro.

- Ra… Ragazzi! – esclamò lo studente, ondeggiando per l’uso eccessivo di alcol, con voce stridula e fin troppo allegra. – Ho una… ho una notizia… da darvi!

Karen indietreggiò di un passo, pronta a scappare non appena sarebbe arrivato il momento critico. Se quel ragazzo, rimasto accanto a loro fino a quel momento, aveva davvero ascoltato ogni cosa, allora correva l’enorme rischio che questo spifferasse ogni cosa riguardo Pino e il loro rapporto segreto.

Chissà che cosa avrebbe potuto dire di imbarazzante, dal momento che l’alcol aveva inibito il freno della sua lingua. Per la prima volta nella sua vita, stavolta era la liceale che rischiava di essere umiliata di fronte a tutti.

Posò il suo sguardo ricolmo di paura e ansia sul corpo slanciato del bel liceale, pregando con tutto il cuore che egli non dicesse ciò che più temeva. Chiuse gli occhi, coprendosi il volto con le mani, non appena vide il ragazzo dischiudere leggermente le labbra.

- Vi… vi sto per confessare… un segreto… importantissimo…! Una… una cosa che… che voi non immaginereste… mai….! – urlò poi, allargando le braccia e osservando il suo pubblico con emozione e agitazione. Sembrava eccitato, a dir poco entusiasta come mai prima di allora. Non appena guadagnò l’attenzione di tutti i presenti, sfoderò un sorriso beffardo.

La giovane dagli occhi cenerei si tappò le orecchie, pronta a scoppiare in un pianto poco maturo e umiliante, quando un grido improvviso dissipò immediatamente il suo tormento.

- I believe I can fly! – strillò N, spiccando un balzo in avanti, cercando di sbattere le braccia come se fossero ali. Inutile dire che si schiantò inevitabilmente al suolo, sotto lo sguardo attonito dei pochi sobri e tra le risa incontrollate di quelli meno lucidi.

La giornalista inspirò profondamente, appena ripresa dallo shock, sollevata e rincuorata. Fortunatamente per lei e Pino, la loro relazione era ancora salva. Non osava immaginare che cosa sarebbe accaduto, se il giovane Harmonia avesse confessato il loro segreto, invece di uscire di scena con una simile cretinata.

Sobbalzò leggermente, non appena all’improvviso una mano sfiorò la sua spalla nuda.

- Stai male, Kar? – le domandò Sandra, ovviamente affiancata dal suo amante, guardandola con preoccupazione e assurda premura. A quanto pareva, doveva essersi allarmata di fronte al colorito pallido e vitreo del suo volto. – Stai male? Dobbiamo accompagnarti a casa? Gestiamo noi le macchinate, dato che siamo sobri, e se vuoi c’è posto.

- Va tutto bene, ragazzi – li rassicurò, annuendo impercettibilmente, concedendosi un sorriso forzato. – Ho solo bisogno di lavarmi la faccia. Però accetto volentieri un passaggio. Aspettatemi, ok?

Si avviò poi di corsa verso i bagni del locale, lasciando i due cugini spiazzati e ancora confusi. Sentiva assolutamente il bisogno di fare una cosa, di liberarsi di un peso, prima di lasciare quella maledetta discoteca.

Non appena giunse vicino alla tazza, fece un sospiro, gettandovi dentro tutti i suoi appunti. Tirò immediatamente lo sciacquone, vanificando così tutto il suo lavoro e cancellando i ricordi di quella tremenda serata. Con riluttanza, eliminò perfino la fotografia piccante che aveva scattato ai due fidanzatini, rinunciando perfino allo scoop di riserva.

Per un po’, avrebbe sicuramente fatto una pausa dal giornalismo.

 

 

Parla l’Autrice gusto Cappuccino:

Eccomi qua, gente! Mi auguro sinceramente che questa storiella vi sia piaciuta. Ho intenzione di farne altre a sfondo scolastico, perciò aspettatevi altre simili torture da parte mia.

Karen non smetterà di fare la giornalista, fidatevi. Anzi. Ben presto tornerà all’azione, suppongo. Immagino che abbiatre preso paura di fronte all’affermazione di Blue “che mi piace tanto”, riferito a Lance. Sappiate che è tutto calcolato! Questa cosa verrà spiegata prossimamente, in un altro prompt.

Detto questo… mi dileguo!

  
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